
L'attacco è partito da Palù del Fersina, a quota 1400 metri tondi tondi. L'inizio della salita è stato complicati dal fatto che l'inizio del sentiero 314 non è dove segnato sulla mia carta Compass "Valsugana e Tesino" ma bensì nel bel mezzo della piccolo abitato denominato "Tollen". Un errore abbastanza clamoroso, verificato poi con il tracciato GPS. Per spirito orientistico e di avventura ho allora deciso per una prima parte di salita "free" fino a raggiungere la prima chiara direttrice a circa 1650 metri di quota. Di li tutto chiaro: salita verso Passo Cagnon e il successivo Passo val del Mattio.
Di li la traccia del sentiero non è molto chiara a causa del terreno completamente sassoso. Anche in questo caso ha prevalso lo spirito orientistico, con salita "lungo la linea" verso il punto più alto del rilievo a 2435 metri, che stranamente però non è identificato come la vetta, posta sulla cresta sommitale a un centinaio di metri, ma a quota 2415. Questo fatto è abbastanza singolare: di solito molte montagne haoo la cosiddetta "anticima" che è un picco in prossimità della vetta ma a quota leggermente inferiore (Celebre la vicenda della prima salita del Broad Peak in Karakorum dove i salitori arrivarono proprio sull'anticima e rimasero di stucco quando si accorsero di non essere sul punto più alto della montagna)

Una nota tecnica piacevole sono le nuove scarpe che ho acquistato: un paio di "Inov" per uso orientistico e per escursione in montagna. In pratica una scarpa da corsa con suola rinforzata e con profilo a "tacchetti" che garantisce un aderenza sorprendente. Se aggiungo che la calzata è di una comodità quasi assoluta, credo di avere trovato un prodotto eccellente che mi sarà utilissimo per questo genere di uscite.

Termino consigliando a chi ha tempo e voglia di fare questo itinerario: è davvero spettacolare e la vista a 360° che si ha in vetta magnifica.