sabato 23 aprile 2011

MA PERCHE'....

quando riguardo le gare già fatte, il 95% delle tratte mi sembrano di una semplicità tale che sbagliarle pare richiedere un discreto impegno?

lunedì 18 aprile 2011

CAMPIONATI ITALIANI SPRINT 2011 E 2a PROVA COPPA ITALIA

CAMPIONATO ITALIANO SPRINT 2011
Su questa gara, data la mia pessima prestazione mi auto-prendo il permesso di sorvolare. A volte capita di non entrare proprio in gara e così è stato, non c'è nulla da commentare. Non posso non essere felice per il mio grande amico Michele che con una gara pazzesca ha vinto il titolo lasciando non uno qualunque come Roberto Pradel a oltre un minuto: standing ovation!
2a PROVA COPPA ITALIA
Le premesse della vigilia mi avevo preoccupato un po' nel senso che ero rassegnato a correre su una carta copia della 1a prova di coppa italia. La gara però non si è dimostrata tale perchè era vero che alcuni punti erano in zone impegnative, ma molte altre tratte erano molto corribili, rendendo le zone "scomode" accettabili. A mio avviso il tracciatore è stato davvero bravo perchè ha alternato tutti i tipi di orientamento e tratte (specie in lunghezza e direzione), sfruttando al massimo una carta che di per sè non offriva molte possibilità.
SERIE B
E' la mia attuale classificazione di orientista (come un simpatico anonimo mi ha correttamente catalogato dopo che avevo scritto che gareggiare su sassi e dentro rovi non mi piace). A scanso di equivoci lo scrivo con il sorriso sulle labbra, senza fini autocommiserativi, solo osservando serenamente la realtà. I Rigoni, Dalla Santa, Corona, Cipriani, Pedrotti, Casagrande sono oggettivamente di un'altra categoria. Nonostante il mio impegno negli allenamenti atletici e quest'anno anche nella ricerca di un approccio tecnico e mentale alla gara che mi consentisse di fare un salto di qualità non riesco nemmeno ad avvicinarmi alle loro prestazioni. Lo dico essendomi divertito molto in queste due giornate perchè questo sport è davvero meraviglioso. Ho ancora una gran voglia di gareggiare per vincere la sfida, ormai solo personale con me stesso, nel riuscire a fare delle gare "pulite". Però oggettivamente non posso pensare di lottare per le posizioni di vertice nelle gare nazionali, senza ipocritamente negare che la cosa mi farebbe assai piacere. Essere sportivi è anche sapere riconoscere con serenità che ci sono altri migliori di te. Posso non essere un grande orientista, ma cerco di essere un atleta leale con me stesso e soprattutto con gli altri: per questo anche un nono posto "farina del mio sacco" può avere un gran valore.
ORGANIZZAZIONE
Giù il cappello di fronte agli amici dell'Orienteering Prealpi, Orienteering Miane e l'Orienteering Tarzo.
Gare interessanti che hanno valorizzato i migliori atleti, logistica ultra lusso, cura del dettaglio come ad esempio gelato per tutti a fine gara sabato..una vera chicca!!, indicazioni pre gara minuziose, classifiche e split time pubblicati immediatamente. Uno standard organizzativo così sfiora davvero la perfezione.
A livello personale un particolare ringraziamento per il percorso alla corda con premio medaglia per i bambini: ho visto in mia figlia una grande gioia e la sera del sabato era tanto "presa" che non vedeva l'ora che arrivasse il giorno dopo per farne un'altra. Forse è anche attraverso queste piccole attenzioni che si possono attirare i piccoli alla nostra disciplina.
LA PROSSIMA
Ora mi aspetta la O-Marathon della Lessinia. Il mio obiettivo stagionale dichiarato è fare bene nelle tre manifestazioni Ultra-Long in calendario. Comunque vada sono certo che sarà bellissimo.

domenica 3 aprile 2011

OLTREBRENTA – 1° prova coppa Italia 2011

PM…. il risultato di giornata. Quello che nessun orientista vorrebbe sentirsi dire dopo aver scaricato i suoi dati Sport Ident all’arrivo. Passati i primi 20 secondi di incazzatura solenne, anche perché la lanterna saltata era la penultima a 70 metri dalla 100, e analizzando bene la trappola che si è venuta a creare sulla carta credo che non posso prendermela più di tanto in quanto è stato un errore che può capitare di commettere. Meglio di certo era punzonare anche quella lanterna, ma il mucchio di punti disegnati in pochi centimetri di carta mi fornisce una certa giustificazione.
La gara, ottimamente organizzata nella logistica e con percorsi estremamente tecnici, si è svolta su un tipo di carta che proprio non riesco a digerire. Possibilità di corsa molto limitate da un terreno estremamente disconnesso e gran parte della navigazione in zone verdi dove a causa della mia scarsa abilità, la principale preoccupazione è non prendere una ramata in faccia o non procurarmi una distorsione alle caviglie. A molti questo piace, a me che non sono un “duro” purtroppo non piace affatto. Le mie gambe e braccia grattugiate nonostante un abbigliamento protettivo specifico se potessero questa sera mi manderebbero affffa…nzumm
Considerando il tempo che ho fatto segnare (1h esatta) sarebbe da “integrare” con non più di 20 secondi per punzonare la lanterna 18 che ho saltato, non posso essere del tutto insoddisfatto della prestazione, considerato che da quel bosco qualche anno fa non sarei uscito vivo.
I miei errori si sono concentrati alla lanterna 2, e ci può stare, perché il punto era oggettivamente difficile: buca nel verde (il tipo di punto più subdolo dell’orientamento) senza alcun punto di attacco significativo. Lanterna 5: qui pascolavano nell’ordine : Denis Dalla Santa, Enrico Casagrande e … ebbene sì incredibbbbbbile pure lui il maestro dei maestri Pierpaolo Corona!!! Se tutte codeste pietre miliari dell’Orienteering italico hanno avuto i loro bei problemi, davvero mi sento assolutamente giustificato per i 3-4 minuti che ho perso.
Dopo quel punto provo ad attaccarmi al treno “superlusso” che si viene a creare. Con soddisfazione vedo che fisicamente sarei in grado di seguirli con facilità, ma è evidente che non risucirei a leggere la carta. Allora li lascio andare al loro impressionante ritmo di corsa-lettura, perché la vera sfida è con me stesso e correre dietro agli altri tenendo solo la carta in mano non è a mio modo di vedere cosa ne leale ne sensata.
L’errore più grave è stato quello alla 9, almeno 7 minuti, dove i riferimenti per arrivare al punto c’erano. Per il resto, con qualche imprecisione ho trovato bene i punti e su una carta simile non è cosa da buttare. Un tempo di 50 minuti, con appena un pizzico di attenzione in più, era decisamente alla portata.
Ma veniamo al fattaccio (per me , Rusky e Grilli) della giornata. Arrivo al punto e 17 mancano due lanterne alla fine. La 18 e la 19 hanno i cerchi praticamente tangenti da quanto sono attaccate. A complicare la leggibilità della zona il punto 7 e l’arrivo molto vicini pure quelli. Ma la trappola mortale è la doppia riga rossa, con le linee quasi parallele delle tratte 8-9 e 17-18 in direzioni opposte fra loro. Arrivato alla 17, forse anche per la voglia di sprintare la mia attenzione si è spostata dalla linea 17-18 alla linea della tratta 8-9 che portava diretti alla 100. Altro elemento che mi ha ingannato è stato che il numero 18 è posizionato sulla linea congiungente la tratta 8-9. Forse sarebbe stato più chiaro posizionarlo verso il cerchio della lanterna 18 vicino alla corrispettiva linea rossa.
Frittata servita e a casa con la PM. Non cerco scuse, la colpa è solo mia e dovevo stare più attento. Un calo di concentrazione mi è costato la squalifica anche se, come già detto, la trappola era cattivella ed esserci caduto è una cosa che rientra nel campo dell’accetabilità, specie alla fine della gara quando la stanchezza toglie lucidità. La cosa che più mi è dispiaciuta è aver trascinato all’errore l’amico Marco “Rusky”…. con il quale mi sono scusato a fine gara pur non avendo colpe, ma capendo che è stato il mio sprint finale a trarlo in inganno.
Una bella lezione per le prossime volte.
Finisco con i complimenti al vincitore Enrico… Meno di 40 minuti, un tempo stellare, anche considerando qualche minuto di pascolata alla 5. Per me decisamente fuori portata, su terreni del genere.