lunedì 18 aprile 2011

CAMPIONATI ITALIANI SPRINT 2011 E 2a PROVA COPPA ITALIA

CAMPIONATO ITALIANO SPRINT 2011
Su questa gara, data la mia pessima prestazione mi auto-prendo il permesso di sorvolare. A volte capita di non entrare proprio in gara e così è stato, non c'è nulla da commentare. Non posso non essere felice per il mio grande amico Michele che con una gara pazzesca ha vinto il titolo lasciando non uno qualunque come Roberto Pradel a oltre un minuto: standing ovation!
2a PROVA COPPA ITALIA
Le premesse della vigilia mi avevo preoccupato un po' nel senso che ero rassegnato a correre su una carta copia della 1a prova di coppa italia. La gara però non si è dimostrata tale perchè era vero che alcuni punti erano in zone impegnative, ma molte altre tratte erano molto corribili, rendendo le zone "scomode" accettabili. A mio avviso il tracciatore è stato davvero bravo perchè ha alternato tutti i tipi di orientamento e tratte (specie in lunghezza e direzione), sfruttando al massimo una carta che di per sè non offriva molte possibilità.
SERIE B
E' la mia attuale classificazione di orientista (come un simpatico anonimo mi ha correttamente catalogato dopo che avevo scritto che gareggiare su sassi e dentro rovi non mi piace). A scanso di equivoci lo scrivo con il sorriso sulle labbra, senza fini autocommiserativi, solo osservando serenamente la realtà. I Rigoni, Dalla Santa, Corona, Cipriani, Pedrotti, Casagrande sono oggettivamente di un'altra categoria. Nonostante il mio impegno negli allenamenti atletici e quest'anno anche nella ricerca di un approccio tecnico e mentale alla gara che mi consentisse di fare un salto di qualità non riesco nemmeno ad avvicinarmi alle loro prestazioni. Lo dico essendomi divertito molto in queste due giornate perchè questo sport è davvero meraviglioso. Ho ancora una gran voglia di gareggiare per vincere la sfida, ormai solo personale con me stesso, nel riuscire a fare delle gare "pulite". Però oggettivamente non posso pensare di lottare per le posizioni di vertice nelle gare nazionali, senza ipocritamente negare che la cosa mi farebbe assai piacere. Essere sportivi è anche sapere riconoscere con serenità che ci sono altri migliori di te. Posso non essere un grande orientista, ma cerco di essere un atleta leale con me stesso e soprattutto con gli altri: per questo anche un nono posto "farina del mio sacco" può avere un gran valore.
ORGANIZZAZIONE
Giù il cappello di fronte agli amici dell'Orienteering Prealpi, Orienteering Miane e l'Orienteering Tarzo.
Gare interessanti che hanno valorizzato i migliori atleti, logistica ultra lusso, cura del dettaglio come ad esempio gelato per tutti a fine gara sabato..una vera chicca!!, indicazioni pre gara minuziose, classifiche e split time pubblicati immediatamente. Uno standard organizzativo così sfiora davvero la perfezione.
A livello personale un particolare ringraziamento per il percorso alla corda con premio medaglia per i bambini: ho visto in mia figlia una grande gioia e la sera del sabato era tanto "presa" che non vedeva l'ora che arrivasse il giorno dopo per farne un'altra. Forse è anche attraverso queste piccole attenzioni che si possono attirare i piccoli alla nostra disciplina.
LA PROSSIMA
Ora mi aspetta la O-Marathon della Lessinia. Il mio obiettivo stagionale dichiarato è fare bene nelle tre manifestazioni Ultra-Long in calendario. Comunque vada sono certo che sarà bellissimo.

2 commenti:

rusky ha detto...

Non volevo scrivertelo ma ormai.... La presa di coscienza sul tuo vero valore e capacità di orienteering è un grande passo avanti verso dei miglioramenti che magari, ora, non immagini nemmeno. Ho sempre notato nei master, che provvengono dall'agonismo, una ricerca spasmodica di risultato ad ogni costo; questo a discapito del divertimento che si può provare nel correre contro se stessi o amici che hanno le tue stesse potenzialità. Se io guardassi il risultato, non affronterei le gare nazionali in quanto so che gente come Rigoni, Dallasanta, Corona e compagnia bella non sono alla mia portata. Non m'illudo nemmeno di diventare come loro perchè, oltre a limiti fisici, ci sono anche quelli tecnici prodotti da anni ed anni di allenamenti in categorie èlite non solo nazionali! in un vecchio post, avevo evidenziato la differenza fra master ex-professionisti e master fai da te... credo che, impegnandoti, tu possa sfidare Pedro, Enrico, Frizz, cioè master che hanno la tua velocità ma si sono evoluti meglio nella tecnica. C'è solo da capire se la tua testa non sia portata per certe cartine; non tutti siamo uguali e quindi le preferenze e le capacità cambiano ad ogni gara. Per il resto credo che, guardare meno la classifica, aiuti ad apprezzare meglio le trasferte in quanto tali ed il fatto che tua figlia si sia divertita può rappresentare una gioia maggiore che un 5° posto nella sprint. Un saluto

Anonimo ha detto...

Secondo me tu dovresti prendere esempio dal tuo amico Michele (bravo davvero) il quale, secondo me, è il nostro primo vero specialista in gare di città. In questo tipo di manifestazioni sono richieste infatti meno abilità orientistiche "forestali" e più velocità di lettura (che risulta più semplice) e di spostamento. Considerate le tue caratteristiche mi permetto di invitarti ad allenare queste peculiarità: le soddisfazioni non ti macheranno e finalmente avremo una netta divisione tra gli specialisti del bosco e della sprint.
Un altro specialista che mi viene in mente è Bruno Lanini, Svizzero del CUS Parma, normale nel bosco, ma una belva nelle sprint e nei CS (4° ai Mondiali Master in M55!)