domenica 5 luglio 2009

Ruioch

Per continuare la preparazione alla O-Marathon, abbinando il piacere di salire in montagna oggi sono riuscito a trovare il tempo per salire il monte Ruioch, che con i suoi 2415 metri è il secondo rilievo del Lagorai occidentale, secondo solo al vicino Monte Croce, alto 2490 metri.
L'attacco è partito da Palù del Fersina, a quota 1400 metri tondi tondi. L'inizio della salita è stato complicati dal fatto che l'inizio del sentiero 314 non è dove segnato sulla mia carta Compass "Valsugana e Tesino" ma bensì nel bel mezzo della piccolo abitato denominato "Tollen". Un errore abbastanza clamoroso, verificato poi con il tracciato GPS. Per spirito orientistico e di avventura ho allora deciso per una prima parte di salita "free" fino a raggiungere la prima chiara direttrice a circa 1650 metri di quota. Di li tutto chiaro: salita verso Passo Cagnon e il successivo Passo val del Mattio.
Di li la traccia del sentiero non è molto chiara a causa del terreno completamente sassoso. Anche in questo caso ha prevalso lo spirito orientistico, con salita "lungo la linea" verso il punto più alto del rilievo a 2435 metri, che stranamente però non è identificato come la vetta, posta sulla cresta sommitale a un centinaio di metri, ma a quota 2415. Questo fatto è abbastanza singolare: di solito molte montagne haoo la cosiddetta "anticima" che è un picco in prossimità della vetta ma a quota leggermente inferiore (Celebre la vicenda della prima salita del Broad Peak in Karakorum dove i salitori arrivarono proprio sull'anticima e rimasero di stucco quando si accorsero di non essere sul punto più alto della montagna)
La cresta sommitale è davvero molto difficoltosa da percorrere, in quanto è un autentico ammasso di sassi, anche di grosse dimensioni, da percorrere con estrema attenzione. Superata al cresta la discesa, effettuata dal versante occidentale, è decisamente più piacevole. Sia arriva al picco del "Uomo vecchio" e si scende verso l'incantevole scenario del Passo Polpen.
Una nota tecnica piacevole sono le nuove scarpe che ho acquistato: un paio di "Inov" per uso orientistico e per escursione in montagna. In pratica una scarpa da corsa con suola rinforzata e con profilo a "tacchetti" che garantisce un aderenza sorprendente. Se aggiungo che la calzata è di una comodità quasi assoluta, credo di avere trovato un prodotto eccellente che mi sarà utilissimo per questo genere di uscite.
Ultime righe per le immancabili considerazioni "numeriche" in merito al tracciato percorso e rilevato dal GPS. In salita distanza in pianta 6.82 Km con un dislivello di 1035 metri, in 1h e 21'. Pendenza media 15%, 17,15 Km sforzo, con una media di 4'43'' / kmsfz. Considerando anche la discesa 13,36 Km, in 2h11'. 23.7 Kmsfs a una media di 5'32''. La discesa è stata tuttavia rallentata moltissimo nella parte iniziale sulla cresta a causa della già citata difficile percorrenza della zona sassosa.
Termino consigliando a chi ha tempo e voglia di fare questo itinerario: è davvero spettacolare e la vista a 360° che si ha in vetta magnifica.

1 commento:

Lorenzino ha detto...

Grande Andrea! Oggi ho provato anch'io a raggiungere per la prima volta il Ruioch, ma la mia preparazione è praticamente nulla e non sono riuscito ad arrivare sulla vetta. La mia partenza è stata però da P.sso Redebus, non so quale sia la strada migliore, forse da dove sono partito io si è un po' più alti.
Con Giorgio Paoli si va spesso dalla parte della Panarotta: non credo di avere il tuo cell. mandami una mail con il tuo numero che così quando facciamo qualche uscita ti chiamo!
Ciao!