domenica 18 ottobre 2009

Finalmente!!!

Dopo quasi sette anni di orientamento oggi sono finalmente riuscito a vincere il mio primo titolo "Trentino" nei campionati a staffetta disputatisi a Fonsazo, correndo con l'ormai compagno fisso di questa avventura cioè Michele.
Come ho scritto nel post precedente da un po’ di tempo a questa parte sono riuscito ad allenarmi bene e con una certa continuità pertanto fisicamente mi sentivo decisamente "in palla", come non accedeva da un bel po' di tempo. Devo anche scrivere che qualche tempo fa parlando con Lorenzo Vivian ho saputo che si occupava di osteopatia con particolare interesse ai problemi della schiena... malanno che mi affligge ma molto tempo. Ho quindi deciso di ricorrere alle sue "cure" che hanno prodotto risultati a dir poco sorprendenti in poco tempo e che hanno contribuito, assieme all'allenamento, a restituirmi quelle sensazioni di corsa sciolta che tanto piacciono a noi podisti. Quindi un ringraziamento e un complimento a Lorenzo per la bravura e professionalità dimostrata è obbligatorio!!
Tornando alla gara di oggi il destino ha voluto che un sicuro vincitore con praticamente qualsiasi compagno (parlo ovviamente di Rigoni) abbia scelto di correre in categoria assoluta, lasciando il pronostico incerto nella M35.
Alla partenza, verso il punto 1 ho optato per una scelta un po' "larga" prevalentemente su sentiero ma in sicurezza dato che ad un certo punto ho visto "il mucchio" della mass start scendere per una scarpata ripida che mi ha spaventato un po'. Mentre attaccavo il primo punto in quel modo, unico ad aver fatto quella scelta, mi sono un po’ preoccupato di avere fatto una sciocchezza, ma per fortuna ho punzonato praticamente a pochi secondi di distacco dai principali avversari che ho subito raggiunto al punto 3. Le tratte verso i punti 4 e 5 erano molto fisiche e sfruttando il buono stato di forma sono riuscito a passare in testa (e parlo di staffette trentine perché la staffetta Veneta Erebus con Stefani che non conoscevo prima di questa gara forse era lì lì con me).
Al verso il punto 9 è successa una cosa che rimarrà nei miei ricordi meno piacevoli… pur essendo effettivamente segnata in carta una palude non attraversabile, una volta cercato di aggirarla verso sud, e sembrando l’acqua abbastanza bassa ho deciso di attraversarla. All’inizio l’acqua arrivava alle ginocchia, poi alla cintura… e dopo un paio di passi in cui praticamente non vedevo più dove mettevo i piedi a causa della profondità dell’acqua, mi sono trovato praticamente immerso fino al petto. Complice forse un attimo di preoccupazione sono scivolato in avanti finendo con le braccia nell’acqua, impigliate in ramaglie, praticamente bloccato e con l’acqua appena sotto il mento. Per mia fortuna dietro di me c’era un ragazzo, che non conosco di nome ma ringrazio pubblicamente, a cui ho chiesto di aiutarmi e che mi letteralmente sollevato di peso da quella poco piacevole situazione. Superato lo spavento sono riuscito a riprendete un buon ritmo, procedendo bene fino alla fine, con due piccoli errori ai punti 15 e 17. Con grande soddisfazione ho dato il cambio a Michele in prima posizione fra i Trentini e seconda assoluta. Il resto è stata la solita trepidante attesa dell’arrivo del compagno, dato che in questi anni per un motivo o per l’altro era sempre successo qualcosa che ci aveva negato il risultato massimo. Per fortuna, anche se qualche minuto dopo il previsto che mi hanno fatto venire un “coccolone” il buon Mike è arrivato e si è portato a casa, dopo quello sprint, il suo secondo titolo trentino 2009.
Ammetto che per me, che non ho mai vinto nulla in manifestazioni di campionati, si è trattato di una grande soddisfazione, anche per la buona frazione conclusa con il secondo tempo e mi pare anche uno fra i migliori di tutta la gara. Moralmente anche una lezione, perché anche quando le cose non vanno benissimo, e non mi riferisco solo allo sport, impegnarsi a fondo per ribaltare le situazioni alla fine spesso premia. Non bisogna mai arrendersi e quasi sempre sta a noi costruirci con tenacia nuove opportunità.

5 commenti:

Eddys ha detto...

COMPLIMENTI CAMPIONE !!!!
ma adeso dovrai abituarti alle paludine. Norvegia e Svezia ne sono piene ...
Ed è li che si allenano i grandi orientisti ...

Cris ha detto...

"E parlo di staffette trentine perché la staffetta Veneta Erebus con Stefani che non conoscevo prima di questa gara forse era lì lì con me".

Sacrilegio!!!

. ha detto...

il tuo "salvatore" dalle acque della palude dovrebbe essere Federico Venezian del Panda Marostica :-)

ciao,

Alberto

Anonimo ha detto...

complimenti! buffa la scena in cui venivi risucchiato dalla palude! ma ora sei ancora in salute? l'acqua non era molto calda...
magu

Andrea Segatta ha detto...

x Eddys... per fortuna io NON sono un grande orientista e di conseguenza non dovrò allenarmi nelle paludi che proprio non mi garbano....
x Cris... purtoppo quest'anno non ho gareggiato molto e non avevo mai avuto l'occasione di conoscere di ppersona il simpatico Dario. Abbiamo fatto due chiacchiere molto divertenti nel post gara assieme al suo compagno di staffetta Simone. Questo a dimostrazione che il nostro è uno sport vero e finita la competizione è bello complimentarsi con chi è stato più bravo di te
x Alberto... ho ringraziato il buon Federico a fine gara. Ora so anche come si chiama... se romperò le scatole ancora per molti anni... prendetevela con lui ah ah ah
x Magu... in effetti la temperatura dell'acqua non era delle più... tropicali. Appena venuto fuori avevo un certo fastidio alla pancia. Per fortuna poi correndo è passato e appena arrivato ho proceduto ad accurata "asciugatura" e cambio completo dell'abbigliamento.