lunedì 12 novembre 2007

VENEZIA 2007. Orientisti travolgenti?


Anche quest'anno ho avuto il piacere di partecipare al MOV, penultima gara della mia stagione orientistica. La giornata è sempre piacevole in quanto scendiamo in laguna con il treno della Valsugana (mannaggia quanto è lento però!!!! 3h per 150 km... sigh) assieme alla gran parte degli atleti del Trent-O. Credo non ci sia un evento nella stagione che ci faccia stare assieme in così tanti.
Come sempre arrivati alla stazione c'è una vera e propria lotta contro il tempo per arrivare alla partenza in tempo utile, se si è fra i primi del gruppo. Quest'anno partivo alle 11.36. Arrivo del treno con 15 min di ritardo alle 10.15. Partenza a piedi dalla stazione alle 10.30. Arrivo all'Arsenale alle 11.05 a passo molto deciso, cambio indumenti alla massima velocità ...panico per la fila al bagno.... e arrivo allo start alle 11.33, con soli 3 minuti di margine. Troppo stressante davvero, spero di non dover avere più tempi così ridotti, vivendo apprensione per non riuscire ad arrivare in tempo (inoltre eliminando del tutto il riscaldamento).
Un veloce commento alla gara, anche alla luce della visione degli split mi dice che quest'anno ero partito veramente bene e in gara avevo la percezione che stavo correndo sciolto e tenendo un contatto con la carta che solitamente a Venezia mi crea dei problemi. Non ho mai avuto un gra feeling tecnico con questa manifestazione.
Dalla metà gara in poi, l'insinuarsi nel dedalo dei vialetti e l'asfissiante difficoltà nel trovare un varco nella fiumana di turisti mi hanno notevolmente rallentato e deconcentrato. ho molta difficoltà a spintonare o rischiare urti nelle zone affollate. Inoltre anche dal punto di vista tecnico guardare continuamente dove si va, staccando l'attenzione dalla carta mi crea delle grandi difficoltà che non mi permettono di proseguire con ritmo. Spesso mi sono trovato a camminare per non perdere il contatto carta, e la mia prestazione ne ha risentito molto. Ma in fondo non è poi così grave.
Questo mi porta ad affrontare una considerazione già apparsa sul sito dell'amico Zonori, che finalmente ho avuto il piacere di salutare di persona. Il "conflitto di interessi" fra noi orientisti e i turisti che transitano per le calle di Venezia è un problema davvero difficile da risolvere.
Il punto di vista dell'orientista è che occupiamo la città per 3 ore all'anno e che la cosa non deve rappresentare un elemento di disturbo.
Il punto di vista del turista che spesso si vede letteralmente piombare addosso gente che corre ad elevate velocità, è che si incorra in situazioni di pericolo, e chi spinge per passare è un gran maleducato che non alcuna ragione di farlo.
Vedendola dalle due parti ci sono elementi di ragione in entrambe le opinioni. Quello che mi domando è : esiste un punto di equilibrio? A prima vista la mia risposta pare essere NO, perchè parrebbe davvero impossibile trovare una data ed un ora in cui si potrebbe riuscire a far convergere il popolo dell'orientamento (che annovera moltissime persone provenienti dall'estero) in un momento in cui ci sia poca gente in giro per la città.
Purtroppo l'amara considerazione che mi pongo è che in questo modo rischiamo davvero di renderci antipatici agli occhi della gente, che inevitabilmente ci vede come quelli maleducati che spingono e a volte buttano per terra le persone. Magari bambini od anziani, come pare essere stato scritto da quotidiani locali.
Purtroppo il conflitto è insanabile : se c'è gara c'è agonismo. Se c'è agonismo si corre forte. Se si corre forte attraversando una via affollata si urtano le persone . Se si affronta un angolo di calle a 90 gradi, a 4'00''/Km e dall'altra parte c'è una persona vicina la probabilità di travolgerla è consistente.
Che fare allora? Temo che non ci siano molte soluzioni per i motivi che ho elencato. Sarebbe bello che qualcuno avesse la classica "idea geniale" perchè correre a Venezia, magari in un momento di relativa assenza di turisti sarebbe magnifico.

2 commenti:

Eddys ha detto...

Se vuoi la prox volta c'è il treno con partenza Primolano delle 6.35.
Sul discorso del travolgere la gente debbo dire che quest'anno non ho trovato molte persone, forse perchè avevo partenza presto, verso le 10.30. Un paio di scontri tuttavia li ho avuti su angoli a 90° ma eravamo entrambi con orientisti e quindi passi.
Il disturbo maggiore penso sia per gli abitanti di Venezia. I turisti invece mi parevano spesso felici di vedere quello spettacolo e a volte li trovavo con la macchina fotografica spuntare oltre un ponte o in mezzo ad una via stretta alla ricerca di foto spettacolari.
Io non amo molto essere spintonato e neppure spintonare. Avvisavo per tempo del mio passaggio con grida che chiedono permesso a volte in più lingue. Debbo dire che ben pochi se ne curavano e molti proseguivano sulla loro strada indifferenti e non c'era alternativa che rallentare e chiedere il passo.
Forse ci vorrebbe maggiore educazione da parte degli orientisti, ma anche attenzione da parte dei passanti. Vecchine e bimbi a parte nei confronti dei quali è sempre doveroso stare particolarmente attenti.

Anonimo ha detto...

L'unico motivo per cui non mi piace tanto gareggiare a Venezia è proprio la troppa folla, anche perchè, oltre che quanto già detto da Andrea ed Eddys, crea una disparità di condizioni tra chi parte presto e chi parte tardi.
Però ad inizio anno ho avuto occasione di partecipare alla gara in notturna che viene organizzata a Venezia come prova del circuito centri storici del veneto. La sera devo dire che le strade sono molto più sgombre, e non ho avuto nessun problema con i passanti. Dal punto di vista tecnico la difficoltà è la stessa, infatti la città è quasi tutta illuminata dai lampioni, e con una pila frontale si riesce a leggere bene la carta.
Questa potrebbe essere una soluzione.