sabato 17 novembre 2007

Allenamento curve di livello-colori

Oggi sfidando il freddo (zero gradi) siamo saliti a Lavarone per effettuare un allenamento in carta, con rappresentate le sole curve di livello (c.d.l) e i colori.Trovo questo allenamento particolarmente formativo in quanto la capacità di riconoscere bene le forme del terreno è probabilmente l'aspetto che più devo curare per migliorare la mia tecnica. Sono anche convinto che è la capacità che può dare una marcia in più all'orientista in quanto specie le c.d.l. se bene interpretate possono costituire un "sentiero" virtuale quando non si hanno a disposizione altri elementi. Allego l'immagine dell'allenamento tracciato dal Maestro Andrea R, ringraziando Lorenzo per essere salito addirittura il giorno prima per posizionare le lanterne, che durante l'allenamento mi sono sembrare posate in maniera estremamente precisa. Vorrei analizzare i singoli tratti, mettendo in evidenza gli elementi che hanno determinato le scelte di percorso.
1) Dopo la partenza si poteva costeggiare la parte alta del prato, uscendo in corrispondenza di un bianco in basso, salire lungo un avvallamento e puntare ad un evidente spianta vicina al punto.
Qui, probabilmente "freddo" in tutti i sensi ho commesso l'unico errore della giornata deviando verso destra. Per fortuna mi sono accorto in fretta dell'errore e ho corretto verso l'evidente colle dove la lanterna era posizionata.
Rivedendo a freddo il punto forse la scelta migliore è quella colorata in verde: il naso portava con ancora più facilità alla spianata , dalla quale era davvero facile attaccare il colle con la lanterna.
2) Prendendo una buona direzione in uscita punto, si passava fra due collinette. La forma dove era posizionato il punto, un rilievo lungo e stretto era facilmente individuabile. Il punto no presentava quindi particolari difficoltà.
3) La tratta più difficile della giornata. Ho impiegato un po prima di decidere il da farsi. La scelta in uscita è stata quella di aggirare il colle a est del punto, particolarmente evidente, puntando poi in discesa verso una zona pianeggiante che permetteva un buona avanzamento in sicurezza. Alla fine della pianeggiata quello che ho notato erano due collo : uno ampio ed uno più stretto con pendenze più accentuate. La zona è più complicata di quanto la carta raffigura : arrivato sul colle più piccolo mi è sembrato di essere in zona punto, essendoci poi una lieve discesa. Non trovando la lanterna ho temuto di essermi perso ma per fortuna ho fatto il ragionamento giusto. Il colle a valle del quale doveva esserci il punto doveva essere davvero alto, e poi se lo avessi superato c'era una chiara linea di arresto costituita da una ripida discesa. Armato di buona fede ho proseguito, arrivando al "muro" costituito dal colle. L'ho aggirato e ... lanterna. Ero solo in bosco e ho cacciato un urlo di soddisfazione... la passione per l'orientamento è anche questo. Se qualche animale mi ha sentito avrà pensato..ma che ha questo da rompere le scatole??
4) Questo punto è forse stato tracciato da Andrea per dare un esempio di "Manuale dell'orientamento". Quello che io ho interpretato è : orientamento grezzo e corsa veloce fino a macroforme del terreno particolarmente evidenti. Poi orientamento fino in zona punto. Presa la direzione in uscita dal punto 3 mi sono fiondato a "manetta" verso la spianata prima dell'incredibile colle (il primo) che costituiva un chiaro punto di arresto. In questa tratta ho cercato di ricordare che significa "semplificare" la lettura. Fino al grande colle infatti, quasi impossibile da sbagliare date le dimensioni, non aveva molto senso leggere la carta. In questo caso però vorrei sottolineare l'importanza della percezione della distanza percorsa. Una volta partiti a tutto gas, e avendo individuato la distanza da percorre fino al punto di arresto, avere idea di quanta strada si ha percorso può dare molta sicurezza. Dico questo perchè a me capita spesso, specie nelle tratte lunghe, che se no trovo quello che cerco (magari perchè è effettivamente lontano) inizia a prendemi un po di ansia del tipo ... ma son andato lungo?
Arrivato al grande colle, arrivare alla lanterna era un gioco da ragazzi. Sfruttando il secondo grande colle (che spettacolo naturale!)
5) Forse potevo fare di meglio, ma la cosa più appariscente che ho visto a colpo d'occhio è stato il colle a Nord-Est del punto. Mi sono staccato un po dalla linea, ma una volta arrivato lì, puntare in discesa al grande avvallamento dove stava il punto è stato facile. Ho potuto mantenere un buon ritmo di corsa che ha rimediato al leggero allungamento della tratta.
6) Punto più ingannevole del previsto. In fondo bastava uscire bene e stare in c.d.l. In realtà il terreno è molto ingannevole : infatti sono arrivato ad una buca prima del punto credendo di essere giusto. Per fortuna osservando il colle davanti a me ho capito subito che ero corto e ho rimediato molto velocemente. Anche qui però ho percepito una distanza errata. Mi mancava un ancora bel pezzo al punto : devo lavorare su questo aspetto.
7) A prima vista mi è sembrato complicato però poi mi sono concentrato sulle macro forme che si potevano incontrare. Una spianata all'uscita punto, un colle a metà strada, un prato in zona punto. Individuati questi capisaldi, arrivare al punto è stato più facile e veloce del previsto.
8) Anche qui ho un sospetto sulle intenzioni del tracciatore che forse voleva farci transitare sull'"autostrada naturale" che c'era a disposizione. Usciti dal punto a breve distanza c'era un evidente avvallamento da percorrere in salita fino all'accentuarsi palese della pendenza. Da li deviazione a destra attraverso la sella costituita dall'altro colle. Ma non era finita... qui occorreva lettura fine perchè il punto era in un avvallamento non subito visibile dopo la sella.
Bell'allenamento davvero. All'inizio ho faticato un po ', ma poi la percorrenza è stata sicura.
Credo che dovrò fare molte di queste esercitazioni.
PS: graditi anche i commenti di chi non ha fatto questo allenamento. Condividete le scelte? Che avreste fatto?

20 commenti:

Anonimo ha detto...

Davvero un bel allenamento: a me correre solo con le curve piace un sacco!
Però voglio farti un appunto: per arrivare al punto 3, che tu hai trovato piuttosto difficile io sarei sceso nella depressione a nord delle colline, dove ci sono tutti i "giallini" e la avrei percorsa fino in fondo, poi sarei salito al punto. Molto più veloce e soprattutto facile!

Andrea Segatta ha detto...

Per Piero : hai ragione, era la scelta più semplice e veloce.
Per Marco : ho usato la bussola solo per prendere una direzione grezza in uscita punto quanto volevo puntare una macro forma del terreno (ad esempio punto 4).
Lo scopo di questo allenamento era usare più possibile le curve, anche se un minimo di bussola è sempre utile e non comprometteva lo scopo dell'allenamento.

Anonimo ha detto...

E' stato proprio un bel allenamento e devo dire che mi sono davvero divertito. Il mio allenamento era uguale al tuo a partire dal punto 3. Ho notato che le mie scelte di percorso sono state molto simili alle tue sopratutto per arrivare al punto 4 e al punto 8. Per arrivare al 4 ho corso anch' io utilizzando la bussola fino a sbattere contro la prima di quelle due grandi colline. Mentre per arrivare alla 8 bastava trovare il prato, salire per quel grande avvalamento, prendere la sella a destra e infine bisognava avere un pò di attenzione nel trovare l'avvalamento, ma nulla di troppo difficile...
Per quando riguarda il percorso per arrivare alla lanterna n. 3, (io avevo una tratta simile alla tua ma non uguale)non ho notato nemmeno io, durante allenamento, la presenza dei "giallini", e ho corso seguendo le curve. Concordo comunque con il fatto che avrebbero potuto essere la via più veloce.
emilio

Anonimo ha detto...

E' stato proprio un bel allenamento e devo dire che mi sono davvero divertito. Il mio allenamento era uguale al tuo a partire dal punto 3. Ho notato che le mie scelte di percorso sono state molto simili alle tue sopratutto per arrivare al punto 4 e al punto 8. Per arrivare al 4 ho corso anch' io utilizzando la bussola fino a sbattere contro la prima di quelle due grandi colline. Mentre per arrivare alla 8 bastava trovare il prato, salire per quel grande avvalamento, prendere la sella a destra e infine bisognava avere un pò di attenzione nel trovare l'avvalamento, ma nulla di troppo difficile...
Per quando riguarda il percorso per arrivare alla lanterna n. 3, (io avevo una tratta simile alla tua ma non uguale)non ho notato nemmeno io, durante allenamento, la presenza dei "giallini", e ho corso seguendo le curve. Concordo comunque con il fatto che avrebbero potuto essere la via più veloce.
emilio

Anonimo ha detto...

Beh dai , pensavo peggio.
No dai scherzo. Come avete notato sicuramente non vi ho messo le linee del nord sulla carta per non consentirvi l'Azimut.

Per quanto riguarda il punto numero 4, vi rimando alla cartina completa con alcuni sentieri. Sarebbero seriviti per questa tratta? risposta NO. Se aveste avuto la cartina con i sentieri li avreste usati? aspetto la vostra risposta.
Come sottolineato da Andrea questi allenamenti non sono improntati sulla difficoltà di ogni singola tratta, ma a far capire quanto certe volte le curve siano la chiave di volta per far diventare farcile e VELOCE un punto complesso.
ciao Andrea

PS. C'era anche una seconda parte ma siete troppo lenti rispetto alla rotazione torrestre :)

PS2. Per i non trent-O gli allenamenti saranno ogni due sabati e non siamo gelosi :)

Anonimo ha detto...

Scusa Andrea, ma cos'è la rotazione TORRESTRE?

Andrea Segatta ha detto...

Zonori, provo io ad interpretare le parole del maestro. Credo sia il movimento rotatorio di una torre, evidente punto di attacco in molte gare cittadine.

Anonimo ha detto...

ok ok, terrestre.... che pignoli...

la parola importante della frase era LENTI!!!

ciao Andrea

Anonimo ha detto...

Allora visto che siamo pignoli, vorrei farti presente che la velocità della rotazione terrestre alla ns. latitudine è di circa 1180km/h, che equivale a circa 196 km/min., che equivale a 3/10 di secondo al km.
Quindi mi sembra che dire LENTI sia quantomeno improprio.
(si fa per ridere ... permaloso!)

Anonimo ha detto...

uscendo dal discorso in cui mi sono infilato la seconda parte era anche molto interessante. C'era un lungo punto in costa con linea di arresto con del verde uno in cui cercare di non variare la quota poi una discesa a bordo crinale (due linee conduttrici marroni da imparare ad usare come fossero autostrade. In tutto sarebbero stati 7 kmsf. mica tanti. in un'ora Andrea ci doveva stare.

Andrea Segatta ha detto...

Se mi cercavi l'avvocato per la causa di divorzio lo facevo anche.
In questi allenamenti per ora non mi curo della velocità di percorrenza. Ho una lacuna da colmare sull'osservazione delle c.d.l. e delle forme del terreno. Lo voglio fare BENE, con CALMA, CAPENDO al 100% quello che sto facendo. Quando arriveremo a Marzo 2008, spero con consistenti progressi, allora cercherò di aumentare i ritmi. Prima non avrebbe senso perchè non capirei ciò che sto facendo ed osservando.

Anonimo ha detto...

Andrea, lo sai che su questa cosa della velocità ci siamo scontrati spesso. Tu dici sempre che quando vai piano non hai nessuna difficoltà, ma poi a ritmo gara ti imbamboli un po'.

Io credo che la cosa migliore per crescere sia fare allenamenti specifici, ma farli ad un ritmo troppo diverso dalla gara è inutile.

Anche perchè la tecnica + importante di tutte nell'orienteering è la rilocalizzazione. E quella la si allena perdendosi...

Andrea Segatta ha detto...

La mia intenzione è ovviamente arrivare a farlo molto velocemente. Per ora però, con SOLO CURVE, ho difficoltà se non leggo bene. Mi ritroverei perso praticamente sempre.
Infatti nella prima parte di allenamento ho avuto un po' di difficoltà ad entrare "in esercizio". Verso la fine però, ho preso confidenza e riuscivo a tenere un contatto carta-terreno molto migliore.
Abbi fiducia, un po' di pratica e le velocità di percorrenza aumenteranno. Ne sono convinto.
E se prendo piena padronanza del sistema curve-colori... credo che l'anno prossimo mi divertirò parecchio....

Anonimo ha detto...

mi aspettavo di trovare l'allenamento di sabato... ma alla fine non ci sei andato?
Andrea R.

Andrea Segatta ha detto...

Si sono andato. Il giro è stato semplice a parte un imprecisione nel tratto 2-3.
Purtroppo sono massacrato col lavoro , e parlo di 13 ore nette al giorno.
Non avrei il tempo materiale di scannerizzare e commentare.
Magari nelle vacanze di Natale.
Ciao

Anonimo ha detto...

sto pensando di fare una specie di one man relay in curve di livello a Sella per domenica 16.

non puoi mancare

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good