La sfortuna si può manifestare sotto diverse forme. Una può tranquillamente essere quando una delle potenzialmente più belle gare di orientamento dell'anno viene "disturbata" non da una, ma diverse nevicate nei giorni a cavallo fra Maggio e Giugno. Una situazione davvero imprevedibile.
In partenza, come tutti, fremo per partire, ma non immagino quale sia la reale situazione del campo di gara, specie nella zona più alta, come il DT Bepi Simoni (che si trova una bella gatta da pelare) prova a descriverci.
Una volta partito però mi rendo subito conto che la percorrenza in questa gara sarà assai difficoltosa. GIà nella prima costa, nemmeno troppo inclinata vado per terra 2 volte. Non riesco a correre: essere apripista non era di certo d'aiuto.
Il momento più critico è la tratta verso il punto 5 dove cerco di fare una scelta più orientistica possibile, senza immaginare che sto per "ficcarmi" in un pasticcio. Mi trovo a transitare su di un pendio dove affiorano sassi dalla neve (in certi tratti dove il vento l'ha ammucchiata davvero tanta) , ma non si vede cosa c'è sotto. Mi prendo una serie di legnate alle caviglie le cui conseguenze durano da una settimana. Purtroppo lo so.... sono un infame pistarolo e caviglie dei pistaroli sono solitamente di vetro. Le mie sicuramente. Del resto mi sono sempre trovato in difficoltà "sullo sporco". Sono atleticamente competitivo con percorsi scorrevoli e privi di particolati avversità. In situazioni come quelle di questa gara, vado davvero piano.
Un po' malconcio ho proseguito la gara, e dal punto di vista tecnico posso dire di essermi comportato molto bene. Fino al punto 19. Messo a dura prova dalla badilata di dislivello, l'acido lattico si è impadronito irrimediabilmente del mio cervello facendomi commettere una serie di errori che sono spiegabili solo con la stanchezza dato che fino a quel momento avevo sbagliato pochissimo.
Dopo il laghetto ho in mente di salire verso destra in una fascia gialla. Peccato che salgo inizialmente dalla rampa prima del muretto che era logicamente da attraversare!!, e poi da quella successiva a quella giusta. Risultato 25 minuti per un punto da circa 10.
Pazienza. Non riesco a darmi grandi colpe e giudicare la gara negativa, seppure il tempo perso è stato tantissimo. Fino ad allora era stato percorso netto e a circa 3/4 gara, finchè ho retto fisicamente, sono arrivato fino al settimo posto in classifica (finito al 14°....). Quando ho sbagliato grossolanamente, ero fisicamente distrutto come fatica e come "carrozzeria" e quindi non posso farmene una grossa colpa.
Una valutazione sullo svolgimento della gara: dopo una settimana , posso dire che il DT ha fatto bene a fare disputare la competizione. Alcuni tratti, almeno dove sono transitato io, erano secondo me obiettivamente pericolosi, ma siccome non ce lo ordina il dottore di gareggiare , ognuno era libero di continuare o ritirasi se riteneva non vi fossero le condizioni opportune. Personalmente dopo la 5 ero seriamente intenzionato a farlo ma si sa, quando ormai si è in ballo è molto difficile decidere di gettare la spugna.
Stupefacente il tempo di Andrea Cipriani... un gatto delle nevi e carro armato assieme, complimenti.
Nel blog del Lessinia Orienteering (grande Stefano Z! "tracciatore-controllore-cartografo-giudice
di partenza-segretario-webmaster-fisorelationman-e molte altre cose" con così poche persone preparare una gara nazionale..... anche se mi hai fatto schiattare con quei continui sue giù) ho scritto che sono diventato una mezza cartuccia. Dopo quasi una settimana ai box con caviglie acciaccate devo doverosamente declassare il mio rating a "3/4 cartuccia". Però, dati i progressi tecnici, con outlook positivo :)
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