giovedì 1 novembre 2007

Mass start in bosco : è davvero Orienteering?

Prendo spunto dalla gara che si è svolta Domenica ad Alberè di Tenna, come finale del Criterium CSI 2007. Le premesse per una bella gara c'erano tutte : molti partecipanti, una carta che può nascondere qualche insidia per i suoi memorabili "verdacci" nei quali è facile distruggersi l'abbigliamento, ma anche la pellaccia.
Purtroppo però è stata scelta la formula di gara a sequenza libera con partenza in massa.
Personalmete questo tipo di competizione non piace per nulla, in particolar modo nel bosco (ma anche nei CS non è un gran che).
Elenco le ragioni :
1) La partenza è un gran "casotto". La logica vorrebbe che in una sequenza libera si dedichi qualche secondo per esaminare il "giro" migliore da fare. Purtroppo invece , specie se si è in tanti, quasi nessuno lo fa e c'è un generale inseguimento ai pochi bravissimi orientisti che riescono con un semplice colpo d'occhio a capire quale è la prima lanterna su cui gettarsi (complimenti a loro..non è davvero facile in pochi secondi). Io ovviamente non faccio parte di quel gruppetto di virtuosi, detesto inseguire alla cieca (tanto vale farsi un allenamento da solo...) e mi servono i canonici 15-20 secondi per scegliere con la mia testa la sequenza. Risultato: nel momento in cui arrivo alla prima lanterna scelta trovo, come nel caso di Domenica, almeno 40-50 persone e perdo un minuto buono a punzonare. A Tenna c'era un intasamento tale che ho deciso di andare ad una lanterna vicino e poi tornare indietro. Con il risultato di trovare colonna in tutte e due e perdere complessivamente almeno 3 minuti.
2) Ma il peggio doveva ancora venire... in uscita dai punti riuscivo con la corsa a passare qualcuno, arrivando però alla lanterna successiva con il regolare intasamento. Se poi non sei "deciso" ad afferrare il punzone, in generale te lo strappano di mano (ed è tutto sommato comprensibile nell'eccitazione della gara) e magari quelli che faticosamente hai superato con la corsa ti beffano al "pit stop" . In effetti metaforicamente la cosa è ben paragonabile ai sorpassi ai box nei GP di F1. In definitiva se vuoi essere in gara sei quasi costretto ad ingaggiare duelli di "presa punzone" che proprio non mi piacciono.
3) La zona punto non esiste : una vota arrivato in prossimità di ogni lanterna c'è sempre un via vai di atleti che ti toglie il gusto dell'orientamento fine in zona punto.
Di fronte a tutto questo mi domando se non sarebbe più proficuo fare una gara di corsa con percorso fetucciato nel bosco.
Con questo non voglio assolutamente togliere nulla ai bravi organizzatori, che hanno dedicato a noi il loro tempo per permetterci di gareggiare. Certo però che se vogliamo che il livello tecnico generale possa salire, questa formula di gara va eliminata.
Di certo credo che in futuro, almeno che non abbia proprio bisogno di un allenamento fisico, mi imporrò di non partecipare a gare con questa formula in Bosco.
Nelle gare cittadine è certamente più facile che il gruppo si sfilacci a causa delle maggiori velocità di percorrenza che correre sull'asfalto permette. In ogni caso la formula non mi piace nemmeno per i CS. Ricordo invece qualche anno fa a Pinè una sequenza libera a cronometro davvero molto interessante : la difficoltà di scegliere la successione dei punti era affidata alla mente del singolo orientista e non ad un selvaggio inseguimento di chi è davanti. Un esempio da seguire.
Infine.... un appello agli organizzatori : fare delle griglie di partenza e organizzare uno start a cronometro non è tutta questa gran fatica.

Concludo con un appello. Alle gare trovo molti amici che mi dicono ".... ho letto sul tuo blog.....interessante...." però poi non intervengono mai. Io sono interessato alle opinioni di tutti.
L'invito è quindi scrivete, scrivete, scrivete... è dallo scambio di opinioni che nascono le cose interessanti. Se non volte favi riconoscere.. c'è sempre la possibilità di scrivere come anonimi anche se......

14 commenti:

Aaron ha detto...

ciao andrea, sono abbastanza d'accordo con quanto dici (e infatti me ne sono restato a casa domenica...), hai elencato perfettamente le problematiche di una gara score mass start.
che dire, forse diverse possibilità sul primo punto da scegliere e l'utilizzo dello sport-ident potrebbero evitare "code" assurde ai punti.
Se poi pensiamo che la manifestazione era promozionale, forse la formula di gara è buona e da la possibilità a chi prova di correre con amici in compagnia e divertirsi...

Eddys ha detto...

Veramente Smuckfest (Aaron x chi non segue le sue peripezie su skodeg-o.com) disdegna le gare CSI e quest'anno le ha saltate tutte, non solamente domenica!

In questa gara io ho trovato giovamento da questa formula, avendo per pura fortuna trovato e cercato di tenere per quello che era possibile il trenino migliore del lotto. Tant'è che non ho trovato coda in nessuna delle lanterne. Solo che il triangolo della partenza lo ho letto solamente dopo aver punzonato la 2° lanterna. Non molto orientistico, ma efficace ai fini della performance cronometrica.
Quando ho perso i top runners però sono riuscito finelmente a divertirmi e a fare una vera gara di orienteering. Da solo fra dei rovi particolarmente cattivi.

Fondamentalmente concordo con te sulle critiche alla modalità di gara. Anche se risulta più facile da realizzare e gestire da parte degli organizzatori che di solito sono pochi ed hanno già molte cose da seguire.
Bye!

Anonimo ha detto...

Che dire … per chi predilige l’Orienteering “di una volta” la formula a sequenza libera non è neanche da prendere in considerazione, così come proposta ad Alberè (io non c’ero).
Ci sono tuttavia alcune eccezioni.
1. Si può proporre la sequenza libera adottando la partenza a cronometro. L’organizzazione in questo modo dovrebbe solo allestire una griglia senza stampare cartine diversificate per percorso.
2. Si può proporre la sequenza libera con partenza in massa con un paio di lanterne iniziali a sequenza obbligata, poste molto lontane dalla partenza e dotate di 3 o 4 punzoni ciascuna, in modo tale che il gruppone abbia modo di scremarsi e il tempo di leggere la carta per i punti “liberi” successivi al secondo.
3. Si può proporre la sequenza libera solo per gare promozionali (quella di Alberè aveva la pretesa di esserlo, ma se guardiamo la lista dei partecipanti …)
Per la partenza in massa c’è un altra considerazione da fare: e’ spettacolare se ben studiata. La formula “one man relay” non è male, ma un numero eccessivo di concorrenti la rende anche in questo caso caotica.
Per i Campionati Sprint di Pergine del 2008 gli organizzatori proveranno a chiedere alla Fiso di far disputare una seconda manche di finale (probabilmente solo all’Elite) con numero ristretto di finalisti, partenza in linea, sequenza obbligata e metodo farsta (con un cambio carta quindi). Un po’ quanto avevo chiesto di fare io l’anno scorso a Marcesina (poi rifiutatomi dalla commissione tecnica della Fiso con motivazioni grottesche). Se la cosa dovesse andare in porto saremmo i primi a realizzare una cosa simile, rendendo spettacolare una gara che ancora non lo è, pur essendo stata creata per esserlo.

Anonimo ha detto...

Due assunti:
1) la gara, essendo promozionale, è abbastanza facile (diciamo che non ci sono le difficoltà tecniche di Barricata)
2) partenza ed arrivo distano pochi passi

Se è così, la situazione è simile a quella di altre gare che in passato erano comuni in Lombardia. Per queste occasioni, essendo io un gatto di marmo poco propenso anche alla lotta per il punzone (fosse una mozzarella di bufala...), impostavo le gare in modo da garantirmi: gara solitaria, divertimento e... persino qualche inattesa soddisfazione come risultati.
Mi bastava aspettare qualche secondo che il gruppone si fiondasse nellla direzione pià ovvia fino a sparire all'orizzonte, studiare il giro esattamente contrario e procedere di conseguenza. Gara solitaria, divertimento anche nel vedere le facce dei capotreni che mi incrociavano nelle tratte o sul punto, grande confusione nei trenini di testa e, una volta, anche una vittoria per "manifesto surplace" sulle ultime lanterne da parte dei 3 più forti

Anonimo ha detto...

Concordo con la critica in generale,ma posso dire che quest' anno il campionato veneto in notturna,svolto in mass start,è stato davvero divertente (e a questo concorre la bravura del tracciatore nel mettere una rosa di punti a 360° rispetto la partenza;io ho fatto la gara in solitudine...)

Andrea Segatta ha detto...

Mi pare di capire che siamo praticamente tutti d'accordo.
Una sequenza libera a cronometro non si vede da tempo...speriamo che qualcuno ci ascolti!

Anonimo ha detto...

Io credo che la formula di partenza "mass start" a sequenza libera sia una buona idea nelle gare come quelle ad Albere di Tenna perchè lo scopo della gara è quello di fare promozione e quindi di far conoscere lo sport e far divertire e far piacere l'Orinteering a persone che non lo hanno mai praticato o che lo sentono nominare per la prima volta nella loro vita... Lo scopo nn è quello di creare una bella gara... Certo sarebbe meglio ma vorrebbe dire anche creare una gara più difficile e quindi i concorrenti "alle prime armi" sarebbero meno attratti dal nostro sport...cio significa meno promozione...
La mass start credo che crei un clima più di festa in cui anche chi non è bravo può cercare di togliersi qualche soddisfazione... Non è bello per chi si meriterebbe di vincere sul serio ma credo che si possa fare anche un sacrificio in gare di questo tipo e tollerare anche brutte cose che Andrea ha elencato nell'articolo come le lotte libere per prendere il punzone per primo che,confermo, non sono proprio divertenti...
Invece credo sia molto utile,in questo senso ,come diceva Aaron, iniziare a pensare al bricchetto che risolverebbe soprattutto questo problema fastidioso

Andrea Segatta ha detto...

Concordo che se non piace si può stare a casa, ed è quello che credo farò l'anno prossimo.
A me però starebbe a cuore una certa crescita del movimento orientistico in generale.

Anonimo ha detto...

Giusto Andrea ... a chi non piace, se ne stia pure a casa (o vada a correre da un'altra parte).
Detto questo, prendendo spunto da Rusky, mi si consenta una precisazione: gara score e gara a sequenza libera non sono la stessa cosa!
Nella gara score c'è il punteggio che ti fa vincere, e non è obbligatorio visitare tutti i punti di controllo, nella gara a sequenza libera è il tempo che conta, e tutte le lanterne devono essere visitate.
All'ultimo Campionato veneto in notturna nella locandina d'invito c'era riportato:
TIPO DI GARA: sequenza libera (score) con punzonatura tradizionale.
(...)

Anonimo ha detto...

ciao.
Le gare con partenza in massa hanno molto valore di allenamento. La partenza in massa (ove non con troppi concorrenti (in quel caso basta poi fare due lanci distanziati di qualche minuto) è molto importante per la crescita di diversi aspetti orientistici: 1. velocità nelle scelte con molti fattori che influenzano la scelta.
2. cambi di ritmo in gara
3. corsa sull'uomo.

Se poi la gara è a sequenza libera compaiono ancora molti altri fattori di tecnica anche avanzata come ad esempio la lettura totale della gara fin dall'inizio (cosa che bisorrebbe fare anche in una gara a sequenza obbligata)

Inoltre ci aggiungo anche diverse altre utilità:
1. velocità della gara per chi ha un gruppo abbastanza numeroso, grazie alla partenza in massa che spesso è in prossimità dell'arrivo.
2. possibilità di correre con atleti più forti per rendersi conto di quanto ti manca sia di fisico che di tecnica.
3. organizzativamente consente di usare le stesse persone per arrivo e partenza, quindi può essere organizzata in 3 persone.

Penso che il problema di Tenna sia che la carta era il 5000 e quindi i punti erano troppo vicini.

Per quanto riguarda i CS credo che sia la formula più bella.

Progetto Andrea R. per il 2008: organizzare una gara a sequenza libera nel bosco per far cambiare idea ad Andrea S.

ciao Andrea R

Andrea Segatta ha detto...

Come ho scritto la sequenza libera piace.
Detesto solo la partenza in massa che ti costringe a una guerra ogni volta che devi punzonare. A mio modo di vedere è quanto di più fastidioso ci possa essere.
Si facciano le sequenze libere, ma a cronometro. Allora tutte le valenze che hai elencato assumerebbero un interessante significato tecnico. Altrimenti è corsa e prepotenza e basta.

Anonimo ha detto...

Non sono comunqeu daccordo. Ne ho fatte nolte di partenze in massa. E a seconda dei partenti erano partenze da centometrista per arrivare primo a punzonare opure partenze alternative per poter correre il più possibile senza perdere tempo. A seconda del posto della carta, delle esperienze precedenti ecc... Come dice zonori prime tratte un po' più lunghe. Alla Jukola dove ti porterò a giugno quest'anno han fatto una mass start di 14 staffette. Pensi che uno solo fra tutti non ne sia stato felice? La risposta è che quelli che facevano le altre frazioni avrebbero voluto provare l'eccitazione del lancio.
andrea R

Andrea Segatta ha detto...

Nelle staffette ci sono i grappoli che spezzano i treni, a partire dal primo punto. Quindi il traffico è limitato a pochi atleti e non a 50 persone su una singola lanterna.

Andrea Segatta ha detto...

PS: magari con punzonatura meccanica e 1 solo punzone....