martedì 6 maggio 2008

Family trophy in PREDAIA

Domenica ho corso una di quelle gare che mi rendono entusiasta per l'orientamento.
Il family trophy ha amalgamato una serie di fattori positivi davvero notevoli e che vado ad elencare.
Logistica di accesso comodissima. Ritrovo spazioso, con panorama mozzafiato. Cartina variegata e tecnica. Percorsi ben pensati, con tratte lunghe e tratte corte, cambi di direzione, dislivello ben distribuito, tratte fisiche da correre "a tutta" alternate a tratte tecniche da affrontare con cautela. Premiazioni fornite e simpatiche. Va bene...non sarà è possibile avere sempre gare così. Però che BELLO quando capita!!
Credo che per andare bene su questi percorsi occorreva essere davvero bravi, ed infatti ho collezionato una serie di piccole imprecisioni (per fortuna non erroracci) che sommate fra loro hanno però determinato un bel distacco dal bravissimo Marco Giovannini che ha dimostrato di essere ormai davvero uno dei migliori master in circolazione. Bravo!!!
La lezione che mi porto a casa è che anch'io inizio ad essere capace di fare orientamento, però mi manca ancora parecchio nella capacità di non sbagliare nemmeno un punto e mantenere la concentrazione al massimo per tutte le tratte delle gare. Convinzione confermata anche dal fatto che quando sto bene fisicamente, dal punto di vista atletico mi rendo conto di avere un potenziale notevole : purtroppo combinando questa consapevolezza ai distacchi a volte importanti che gli altri concorrenti mi rifilano, non posso pensare altro che dal lato "orientamento" ancora non ci siamo del tutto. Le scuse lasciamole perdere.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ti ringrazio, ma non dirlo troppo forte: basta guardare le classifiche di sabato e giovedì per rientrare nella norma....

Anonimo ha detto...

Dai miei conti, che non possono essere che approssimativi ma ti danno un'idea, sei più lento di un vecchietto come me del 6% e del vecchiaccio Renzone del 20%! fisicamente sarai senz'altro più tonico di noi, quindi son tutti errori e/o imprecisioni.

Andrea Segatta ha detto...

Caro Silvano... numeri alla mano... so bene che devo fare ancora parecchi passi avanti nella tecnica. Anche se quest'anno ho migliorato parecchio. Credo sia un processo "evolutivo" che dura anni e anni. Se poi ha iniziato tardi come me, occore ancora più pazienza.