
Alla partenza le prime tre lanterne vanno via lisce come l’olio e pur con un po’ di stanchezza per la sprint corsa sabato “a bombazza” le cose sembrano andare bene finché la prima congiuntura negativa della stagione ci mette lo zampino. Scendendo a tutta dal punto 3, in diagonale per andare a percorrere la comoda strada che porta verso la quattro appoggio il piede male e la caviglia prende una brutta torsione. Sento una fitta abbastanza violenta, ma per fortuna dopo una piccola sosta di “check” proseguo con cautela e riesco a correre anche se con un certo fastidio. Ma la tratta della disfatta non è terminata. Arrivo al sentiero in salita che porta al punto 4 con in testa l’input del bivio di sentieri verso destra. Con un po’ di disattenzione da parte mia, e un po’ di sfortuna dovuta al fatto che il simbolo è parzialmente nascosto dal cerchio rosso, invece di prendere il bivio a destra imbocco la canaletta che mi porta fuori rotta. Mi aspetto di trovare il sasso entro pochi secondi ma salgo, salgo e non trovo nulla, passando beffardamente a circa 30 metri a sinistra del punto ma volgendo lo sguardo verso destra convinto di essere sul sentiero. Non riesco a capire con prontezza cosa è successo e con disappunto arrivo fino alla strada superiore. Osservo bene la carta e in 1 minuto circa di stop ancora non capisco cosa è successo. Rientro velocemente in carta grazie ad un sentierino e trovo subito il punto. Purtroppo però la gara per me finisce qui. Un po’ malconcio e un po’demoralizzato continuo con buona precisione generale se non in un errato approccio alla 6. I punti dalla 10 alla 15 sono per me di sofferenza fisica totale. So di non essere un mostro in salita ma oggi sono in giornata no e mi trascino miseramente in cima al colle delle ultime tre lanterne. Una prestazione atletica veramente pessima… spero sia stato solo un episodio.
Al traguardo vedendo i tempi di Michele e Dario mi stupisco: sono andati entrambi molto forte. Anche senza errori non sarei riuscito a fare i loro tempi. Del resto lo so bene, sulle pendenze estreme non sono competitivo, e oggi di muri da scalare ce ne erano in abbondanza.
Adesso si va in Emilia per i campionati Italiani e la CI Long, su un bosco che pare essere descritto come ben percorribile. Spero di recuperare al 100%, perché in serata la caviglia si è un po’ gonfiata anche se non pare essere una cosa seria.
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