Seconda gara della stagione e primo "titulo" in palio. Si corre sulla carta di Roncegno.
La forma è buona e ci arrivo con già 4 allenamenti in carta, pertanto è lecito aspettarsi qualcosa di buono. Il lotto dei partecipanti non è molto folto ma come sempre la concorrenza è spietata. Le griglie presentano intervalli di 1 minuto e mi trovo in una posizione di partenza alquanto scomoda, con Enrico e Michele che partono 1 e 2 minuti dopo di me. Quando vedo la partenza presso le terme e noto che vi è un ampia visibilità verso i concorrenti che ti precedono mi rassegno già sul fatto che Enrico potrà prendermi con riferimento e probabilmente potrà accelerare i suoi ritmi. I primi 5 punti sono estremamente ravvicinati, "a mitraglia". Non forzo troppo i ritmi perché so che correrei grossi rischi di compromettere la gara da subito. Esco bene dal parco ma girandomi incrocio già lo sguardo di Enrico che mi “punta” come un predatore con la sua vittima. Per fortuna riesco ad isolare la mente e non mi faccio influenzare. Alla lanterna 7 compio l’unico errore di giornata cioè la scelta bassa. Nella sprint ci sono pochi istanti per decidere: inizialmente avevo optato per salire ma poi vedendo parecchie curve verso l'alto ho cambiato idea. Tuttavia la scelta bassa è decisamente più lunga e l’equidistanza delle c.d.l. a 2.5 metri non rendeva gravoso il dislivello. Analizzando i parziali a fine gara la scelta sbagliata mi costa 25 secondi.
Fra il punto 9 e il 10 Enrico mi raggiunge, me lo aspettavo, ma per fortuna rimango molto concentrato e attento. Alla 10 punzona prima lui, ma poi riprendo il mio passo e dopo un paio di punti ripasso davanti e ci rimarrò fino a fine gara. Gli ultimi punti sono velocissimi, e piani: pane per i miei denti! Riesco a tenere un ritmo di corsa notevole e arrivo molto bene alla fine.
Il cronometro segna 15’45’’, per 2.7 Km e 80m di dislivello. Il calcolo kmsf dice 4’30’’. Il GPS da un esatta corrispondenza indicando una percorrenza di 3.5 Km, alla media di 4’35’’.
Considerazioni: per la prima volta nella mia “carriera” di orientista raggiungo il “podio” di un campionato trentino in una gara individuale e già questo è una prima soddisfazione; la partecipazione non era delle più numerose ma chi mi ha preceduto (Michele ed Enrico) non sono i primi arrivati. Ho corso lo stesso percorso delle Donne Elite e fatto segnare, al secondo, lo stesso tempo di Cristine K. e anche questo è un buon segnale. Non ho fatto errori di percorrenza, ma solo un errore di scelta, perdendo 25 secondi… e per me contare gli errori in secondi e non in minuti (come mi scrisse tempo fa il mitico “Bepi” Simoni in un post) sebbene in una sprint è forse la cosa migliore di tutte. Parlando dell’organizzazione un complimento a Fabio Hueller che ha tracciato una sprint secondo me bellissima, che alternava tratte ravvicinate dove occorreva prestare molta attenzione all’uscita punto per avere fluidità di azione, a tratte più lunghe e fisiche dove lo sforzo atletico doveva essere massimo. Queste sono le gare sprint che vorrei sempre! Se con la massima moderazione dovessi esprimere una perplessità è sull’intervallo di 1 minuto fra le partenze. Mentre ero al -1 potevo vedere con chiarezza il concorrente davanti a me per parecchio tempo. In questo modo chi partiva dietro aveva un comodo riferimento per accelerare in zona punto nelle prime tratte. Un intervallo di 2 minuti mi sarebbe sembrato più adeguato. Detto questo, complimenti a Michele (che bissa il successo dell’anno scorso a Fondo) ed Enrico, rispetto ai quali ho ancora un gap generale da colmare. Però mi conforta che sono li vicino….
3 ore fa
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