domenica 15 maggio 2011

CAMPIONATI ITALIANO MIDDLE 2011 – QUALIFICAZIONI

Finalmente i "Middle". La mia gara preferita perchè mi piace davvero il clima di suspense che si crea con la formula delle qualificazioni e delle finali. Arrivo all'appuntamento galvanizzato dalla buona prova di Avelengo e ho una voglia matta di confermare un certo tipo di crescita tecnica e sopratutto mentale.
In partenza mi sento particolarmente tranquillo, ma specialmente felice di essere al VIA. Ecco al sequenza della gara
1 : Piano piano per entrare in carta. Dentro nel sentierino, dopo la curva a sinistra dentro in zona punto. Il terreno ha una forma che mi pare più articolata della semplice depressione nel verde, ma forse ero nelle due buche di lato. Lo capisco e trovo subito la lanterna
2 : In direzione veloce verso il prato e in particolare verso il punto di attacco (PDA) incrocio dei recinti. Da li facile a destra verso il terrazzino
3 : Facile : salgo sulla collinetta e scendo sul suo crinale.
4 : PDA sarà la collinetta con l’oggetto particolare e in più vi passa un sentiero. Dovrebbe essere facile trovarlo navigando a bussola: infatti lo trovo subito. Dal PDA alla lanterna è un gioco da ragazzi
5 : primo punto di scelta. Si potrebbe attaccare dal sentiero sopra o da quello sotto. Scelgo quello sopra perché la strada è più breve. Corro guardando a destra cercano la depressione PDA . La vedo , punto la bussola e la lanterna è sulla mia traiettoria con una precisione che mi sorprende. La cosa da morale.
6 : Scelgo la sicurezza assoluta allungando sicuramente dalla migliore traiettoria: Aggiro il recinto, entro nel sentiero e alla curva entro in direzione. Sono proprio uno schifoso pistarolo… ma la lanterna mi si presenta davanti, anche correndo spedito. Io la saluto e la ringrazio per l’ospitalità.
7 : Non trovo un PDA. Punto la bussola e non vendendo nulla intorno spero di beccarla. Semmai mi fermerò sul pianoro. Ma oggi gira bene e mi finisce in faccia.
8 : tratta lunga = guaio grosso. Spesso è così. Pistarolo sono e pistarolo sarò sempre , ergo mi adeguo. Attraverso i due sentierini per portarmi sul sentiero grande, arrivo al bivio e mi porto sull’altro sentiero che porta al punto , PDA. Di li facile poco più di 100 m in curva di livello (CDL). Sono davvero curiosissimo di vedere gli split dei grandi tecnici orientistici se con le loro linee ideali hanno fatto un tempo migliore dell’infame pistarolo.
9 e 10 : bussola, con un po’ di timore perché la zona è infida. Per fortuna tutto bene.
11 : l’unica tratta problematica della giornata. Punto la depressone a destra della linea rossa, ma poi cado malamente a terra. Stefano Z. da gran signore passa per chiedermi come sto. Rispondo bene e riparto, ma non soddisfatto di essermela cavaa senza danni ricasco letteralmente di faccia. Mettendomi la mano sul naso per la botta vedo sangue dappertutto. Per un attimo mi preoccupo ma dopo un check generale pare che non sia nulla di grave. Però perdo la concentrazione e riparto a caso, dimenticando cosa avevo pensato di fare. Risultato, mi muovo alla confusa in un tratto di carta infido. Quando decido di uscire sul sentiero dopo passa Andrea R. che mi esorta a non stare fermo, esattamente nel momento in cui avevo preso la stessa decisione. Oggi “butta” proprio bene. “Superinfampistarolstrategy” : esco sul sentiero di fronte, prendo il sentierino che avvicina, e in meno di un minuto posso accarezzare il prisma codice 57. Essere infami oggi pare pagare bene.
12 : il punto che mi da la maggiore soddisfazione della giornata. Esco sul sentiero fino alla “S”, salgo in direzione fino alla collinetta, raggiungo il sentiero sulla piccola depressione e scendo centrando in pieno il muretto dove la lanterna mi sorride. E io contraccambio con gioia.
13 : 100 m in CDL e il punto è lì
14 : Noto la possibilità di scendere sul prato o prendere il sentiero a destra. MI piace di più l’idea di correre un po’ in zona aperta, costeggio il recinto fino alla sua seconda risega che è PDA, 60 metri in bussola e centro anche questa volta. Mi sforzo di non pensare che sta andando bene, dato che quando lo si pensa di solito no succedono buone cose….
15 : in sicurezza punto il rudere PDA, e risalendo in direzione verso la collinetta il gioco è banale.
16: oggi la pistarolinfamia non tradisce, pertanto scendo al sentiero parallelo alla macchia di verde2 fino al sentiero. Da lì so che basta muovere le gambe in quanto il punto è appena a destra della traccia
17 : meno di 100 m in bussola. Con un po’ di cagozzo di sbagliare dato che è l’ultima proseguo al passo e con sollievo il prisma mi viene incontro
18 : giù a bombazza alla 100 e ho quasi la tentazione di passeggiare allo sprint in quanto in cuor mio mi sento certo della qualificazione. Per deformazione professionale non ce la faccio e accenno un cambio di passo al limite della dignità.
Ho trovato questa gara una delle più belle dei miei quasi 10 anni di orientista. Forse anche perché per la prima volta ho retto mentalmente per tutta la gara, senza sbagliare davvero niente, a parte alla 11 dove mi giustifico per aver insistito con determinazione a voler accarezzare il suolo con la mia faccia per ben due volte. Al di la di questo il tracciatore, più volte ha dato la possibilità ai concorrenti se sfruttare la tecnica o la velocità di corsa, o a volte entrambe. Inoltre si è potuto provare il piacere di correre su di una carta decisamente tecnica senza per forza doversi massacrare caviglie , gambe e braccia
Per il mio morale sportivo un’enorme, davvero enorme soddisfazione per aver dimostrato a me stesso che anche su una carta da tutti riconosciuta tecnica ho fatto qualcosa di buono.
C’è un solo problema… l’orientista di serie B, pare essersi qualificato comodo comodo per la finale A. Eh bhe, allora c’è qualcosa che non va. Io vorrei quasi autodenunciarmi e scusarmi per lo sbaglio, per restituire piena dignità alla competizione.. Decido per un atteggiamento integralmente omertoso e spero che nessuno se ne accorga. Pur non spifferando nulla in giro il computer dell’Erebus deve riuscire a fare una telelettura del mio cervello e cerca di mandare tutto all’aria bloccando la procedura informatica dei risultati. Porcaccia…. lo sapevo che non lo dovevo fare….. guarda che casino che ho combinato!!! Il panico dura fino a tarda sera quando apprendo via SMS che sono in finale con addirittura il quinto tempo.
Anche nell’orienteering, evidentemente, non c’ è più religione…..

2 commenti:

Rudi ha detto...

OT: grazie per le previsioni :)

Andrea Segatta ha detto...

Eh eh .. ho preso anche l'altra. Ma entrambe mi parevano abbastanza evidenti.