domenica 8 maggio 2011

CAMPIONATI TRENTINI MIDDLE 2011

LE STRANE VICENDE DELL’ORIENTEERING

Arrivavo a questo appuntamento dopo alcune prestazioni non molto convincenti e leggendo qua e là mi veniva presentata una gara estremamente tecnica, di quelle proprio toste. Per me infame pistarolo e orientista di serie B pareva mettersi proprio male, me ne ero convinto.
L’orienteering però è uno sport che per le sue quasi infinite variabili risulta difficilmente inquadrabile e pronosticabile, anche rispetto alle proprie prestazioni.
Alla partenza la prima cosa che balza all’occhio è che si correrà solo su metà carta rispetto alla stampa, in un terreno molto ricco di particolari, forme e fitti sentieri, e leggere in corsa veloce sarà veramente difficile.
Forse essere un “originally” orientista di serie B mi ha fatto impostare la gara da inqualificabile pistarolo, prediligendo il più possibile la percorrenza su sentieri, che essendo appunto molto fitti fornivano efficaci punti di attacco alle lanterne (oltre a permettere una maggiore lettura nei tratti sicuri).
Così correndo, e per fortuna con la testa ben collegata alle gambe, ne è venuta fuori forse la migliore mia gara, dal punto di vista tecnico, della stagione.
Certo non sono mancati degli errori: al punto 7 non ho visto il primo sentiero finendo lungo fino a incrociarne uno più avanti con la fortuna di trovare la lanterna 17 che ha permesso un rapidissimo riposizionamento. Al punto 13, pur con un buon attacco sono andato al pascolo in zona punto ma per mia fortuna ho attuato quello che mi impongo sempre di fare “a secco” e purtroppo quasi mai rispetto: dopo qualche minuto di “dispersione” ho riattaccato la lanterna da un altro punto (il tornante in basso), con il risultato di trovarla praticamente subito. Totale errori circa 6-7 minuti che detta così possono sembrare (anzi lo sono) tanti ma alla luce delle difficoltà avute da molti e della classifica finale paiono accettabili. Inoltre facendo quell’inutile gioco di valutare la prestazione senza errori, forse per la prima vota in una gara tecnica non sarei stato lontano dai “big” oggi presenti in massa alla gara.
Qualche nota di cronaca. Per rimarcare quanto è stano il nostro sport; sulla lanterna 3 diversi concorrenti hanno perso un bel po‘ minuti, tanto che nei discorsi del dopo gara molti supponevano che ci fosse qualcosa che non andava o nella carta o nel posizionamento del punto. Io orientista di serie B, quel punto l’ ho trovato subito e senza difficoltà (sentiero fino al bivio con il sentierino trasversale nel giallo, dentro in direzione passando per la prima roccia e poi zona punto). Oggi mentre riposavo nel pomeriggio mi domandavo… ma se tutti hanno avuto problemi quel punto io l’ho trovato solo per fortuna, magari sbagliando e individuandolo per puro caso? Oppure una volta tanto sono stato bravo e ho fatto le cose giuste? Chi lo sa….. il dubbio mi rimane.
Un’altra cosa singolare è che, dato che la mia bilancia orientistica “piega” dalla parte atletica, rispetto a quella tecnica, spesso mi capita di fare buone gare proprio nelle gare considerate estremamente tecniche. Molti mi diranno … eh bè certo….capita perché sei costretto ad andare piano! Però se vedi la velocità supersonica alla quale il “Cip” è uscito dal bosco, se si vuole provare ad avvicinare i top, occorre provare anche a far girare le gambe.
L’analisi in realtà è forse ancora più interessante: ci sono gare in cui per andare bene occorre la lettura fine ed estremamente attenta e oggi era uno di questi casi: in tali situazioni credo di essermela sempre cavata abbastanza bene. Ci sono poi altri tipi di gare in cui è richiesta una capacità di lettura meno fine ma efficace in corsa veloce, forse più semplificata a discapito di velocità di percorrenza maggiori: forse è in questo ambito che devo maggiormente migliorarmi.
Poi ci sono le gare tipologia “long”, in cui teoricamente il lato fisico dovrebbe risaltare maggiormente e anche la lettura avere una “densità” molto minore rispetto ad una middle dove i punti sono molto vicini fra loro e le pause nella lettura della carta praticamente non esistono: forse è in queste gare che sento di avere il potenziale maggiore anche se in realtà non lo ho quasi mai espresso.
Adesso arriva l’elettrizzante week-end dei middle nazionali con la formula che a me piace tantissimo delle qualificazioni e delle finali. Obiettivo da centrare è ovviamente quello della finale … e se centrato poi fare una gara migliore possibile perché onestamente in quel contesto sarò solo un comprimario. Ma per un orientista di serie B, essere nella finale A sarebbe già quasi un impresa da circoletto rosso.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Lanterne giuste o sbagliate, carta tecnica o veloce a vincere sono sempre i più forti che non sbagliano mai o quasi mai.
Mike