Ultima gara della stagione 2013, che voglio gettare al più
presto nel dimenticatoio, in quel di
Borgo per la 3° prova dell’Oricup Inverno.
Spero che la fine della stagione sia di buon auspicio per
l’inizio della prossima, dato che finalmente ho almeno 3 buone ragioni per
essere molto soddisfatto.
La prima è la gara che ci hanno preparato: secondo me è stata eccellente in quanto
aveva tutte le caratteristiche di una perfetta “spriddle” . Cambio di terreno campagna-centro storico,
tratte brevi e tratte lunghe bene alternate, parti filanti e cambi di
direzione, quasi sempre scelta di percorso, tratti più tecnici alternati a
tratti fisici. Davvero molto divertente, completa ed allenante,
complimentoni al Bepi Simoni (per la
rima rivendico diritti d’autore n.d.r.) per la splendida tracciatura.
Secondo, che dopo tanto, ma tanto tanto tempo, ho sentito le
gambe spingere decentemente, e non ho mai avuto la sensazione di trascinarmi
faticosamente e pesantemente. La terzultima tratta lunga mi ha dato
soddisfazione.
Terzo è avere ritrovato mordente, grinta agonistica. Questo
lo ho capito quando alla fine, una volta assodato che avevo perso un bel po’ per
avere male interpretato un divieto di passaggio (di cui parliamo dopo), ero
incazzato nero. E questo per me, per come sono fatto, è un ottimo segnale
….Dato che ci siamo breve cronaca della gara. Primi 3 punti scorrevoli e
trasferimento dalla campagna al centro di Borgo. Tutto bene nella parte alta
del paese, solo piccola esitazione nell'andare alla 7, appena attraversato il
ponte “svolto” a destra guardando la strada sopra rispetto a dove sono.
Correggo in fretta, 10-15 secondi di errore,
e via a tutta fino alla 9 dove passo la Orimarty che ad un ottimo ritmo
mi precedeva da qualche lanterna. 10 e 11 corro molto prudente perché non
voglio sbagliare nelle stradine, dove spesso per foga sbaglio. Alla 12 il
“fattaccio” della giornata. Con il fiatone, le gambe e il cervello pieni di
acido lattico vedo le X X X X sulla via più corta che porta al punto.
Interpreto la cosa come divieto di passaggio e faccio un lungo giro dalla parte
opposta per andare al prisma. Gli split dicono 1 minuto perso.
Quando vedo la Orimarty davanti a me verso l’uscita punto mi
viene una rabbia colossale perché già mi immagino di essere cascato, per
l’ennesima volta in qualche trabocchetto. Fino alla 16, un po’ deconcentrato
dall’episodio corro non veloce e non riesco a sbloccarmi. Dalla 16 alla 17 però
ritrovo la grinta giusta e la gamba mulina bene nel taglio del pratone che
porta al parcheggio del centro sportivo. Buone sensazioni di corsa, finalmente.
Non che corra come un missile, la forma vera è ancora lontanissima, ma almeno
non mi sembra di trascinarmi come da 6 mesi a questa parte. Appena arrivato
chiedo “chi ha fatto la strada dalla 11 alla 12”? Mi travolge un' ONDATA di “ma
c’era la linea rossa potevi passare!!!!” mi fa arrabbiare solennemente, perché
per l’ennesima volta sono l’unico pollo che ci casca (anche se a onor del vero,
essendo pieno di dubbi durante la tratta mi sono girato più volte e ho visto
più di una persona seguirmi, almeno non proprio l’unico va… magra
consolazione). Le X X X ci sono , ma è vero c’è anche la linea rossa. Quindi
l’interpretazione giusta era “non puoi attraversare la strada ma puoi passare
da una parte”. Affaticato quella linea rossa non l’ho proprio vista a fianco
delle X X X che hanno monopolizzato la
mia attenzione, e anche questa volta mi
sfugge la soddisfazione di una gara “perfect” in quanto a scelte e errori. Ho i
cosiddetti “5 minuti” da trance agonistica e saggiamente, da manuale del post
gara, conto fino a 30 prima di aprire bocca inveendo (contro me stesso) solo
alla presenza del Pedro mentre entriamo negli spogliatoi, su cui riverso la
frustrazione. Ma perché ci casco sempre quando c’è una di queste cose!?!? Ecco
questo mi fa veramente incazzare.
Però la cosa mi fa anche piacere, molto piacere. Una sana e
consapevole incazzatura significa che è tornata la voglia di premere
sull'acceleratore e fare bene. Due mesi fa non mi sarei nemmeno scomposto. Con
questo porgo un bel “vaffa” al 2013 sportivo, guardando al 2014 che sta per
arrivare con la speranza di potermi riprendere al meglio e specialmente di fare
il numero maggiore di gare prive di errori. Dare il massimo di quello che si
può dare. So bene che nemmeno questo sarà sufficiente per ottenere risultati
prestigiosi dato che la concorrenza va davvero forte. Ma quando si ha dato il
meglio di se stessi, in fondo è già una vittoria.
5 commenti:
personalmente io avrei fatto così in quel punto (LINK), però non è sbagliato quello che ha fatto il Bepi...anche se la linea magenta è un po' sottile
Quasi tutti hanno capito lo stesso (o sono passati ...)
Io invece non l'ho capito "al volo" e la cosa a fine gara mi è bruciata un sacco perchè il resto della gara lo avevo fatto bene e alla massima velocità che la mia condizione attuale mi permette.
Del resto se mi chiamano "pistarolo ignorante" ci sarà un motivo....
Purtroppo sono i casi come questo in cui vorrei smentirlo... ma invece.... E ci soffro un po' :(
A parte il fatto che non occorreva mettere le croci in quel tratto, poiché il percorso non proponeva di attraversare la strada....
Augusto
C'è sempre qualche zuccone che zigzaga... le X rosse sulla ex-statale ci sono "per default".
In effetti inizialmente c'era un ipotesi di percorso che poteva prevedere un attraversamento, ma poi ho accorciato e sono reimaste le X e il passaggio possibile.
Comunque non sono il primo che ha addottato una soluzione simile.
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