venerdì 28 marzo 2014

Grazie al Maestro dello sport Alessandro Donati

Mercoledì sera sono stato a Borgo Valsugana alla serata con Alessandro Donati, il noto maestro dello sport del CONI, allenatore e uomo simbolo della lotta al Doping. Ho conosciuto una persona intrisa delle cose che più amo: l'onestà, la passione, la competenza. Un uomo che, in nome degli ideali ricordati, ha condotto battaglie tremendamente difficili, da solo, caricandosi del peso delle violentissime rappresaglie che il sistema pianificato del doping di stato gli ha scatenato contro.
Un uomo da erigere ad esempio di qualità umane e professionali.
Anche se la sua ricerca della verità, mi ha privato dell'ammirazione genuina che ho avuto per molti "campioni senza valore", che sono stati dei riferimenti della mia gioventù sportiva, credo che il mondo dello sport, quello vero, dovrebbe sommergere di riconoscenza Alessandro Donati.
Con le sue parole e il suo esempio di vita ci ha riconsegnato la morale dello sport vero, quello fatto per passione. Del confronto LEALE fra atleti che si misurano fra loro, complimentandosi a fine gara se un avversario è stato migliore di noi. Sono uscito dalla serata di Mercoledì amareggiato per la delusione (già comunque metabolizzata attraverso la lettura del suo libro "lo sport del doping") ma anche con un'immensa felicità e fierezza per essere stato (e nel mio piccolo essendolo anche ora) uno sportivo praticante leale e cristallino.
Non un campione, certamente, ma uno sportivo vero. E in un sistema dello sport di Elite drogato, può essere un vanto senza prezzo.
Grazie, grazie, grazie, Maestro dello Sport Alessandro Donati.

Nessun commento: