mercoledì 31 dicembre 2008

2008. Cronaca di un anno sportivo da dimenticare

Siamo al 31 Dicembre e come ogni anno è tempo di bilanci, in questo caso sportivo.
Non ci giro intorno: credo che il 2008 sia stato il mio peggiore anno sportivo di sempre.
Per vari motivi, specie da Giugno in poi mi sono allenato molto poco per non parlare poi degli ultimi due mesi, nei quali ho potuto mettere le scarpette 4-5 volte. E anche dal punto di vista dell'energia mentale non posso dire che le batterie erano molto cariche.
Psicologicamente per me è stata una cosa molto pesante, che mi ha fatto soffrire, perché la voglia di allenarsi e gareggiare a buoni livelli c'è ancora, e non poterlo fare per ragioni di forza maggiore mi ha intristito non poco.
Tuttavia credo che nella vita ci siano dei periodi del tutto particolari durante i quali accadono eventi eccezionali, anche concatenati fra loro, che possono sconvolgere i ritmi e le abitudini dell'esistenza. Per il 2008 è stato così, e sportivamente parlando lo voglio dimenticare.
Purtroppo ho "addosso" una brutta, pessima sensazione di aver iniziato una parabola discendente che sarà difficile arrestare, quantomeno a breve. E come dicevo prima la cosa peggiore è che ciò non è per scelta ma per necessità e dovere.
Credo però che il 2009 potrebbe essere comunque più generoso e una parte delle situazioni eccezionali che mi hanno impedito sia di prepararmi fisicamente in modo adeguato, sia di essere ben presente con la testa, forse saranno risolte.
Detto questo, adesso come adesso ho solo una grande nostalgia dei periodi in cui potevo allenarmi a piacimento. So che è un virus... ma a me correre, e fare sport in generale, piace esageratamente.
Tornando al 2008... ho da salvare molto poco. Se dovessi ricordare una gara di certo direi il campionato Italiano Sprint a Pergine Valsugana, mia prossima (molto prossima spero..) cittadina di residenza, dove ho colto un nono posto con una bella prova, che con un pizzico di fortuna avrebbe potuto portarmi addirittura sul podio. Salverei anche i campionati Italiani Middle in Liguria, dove per il quinto anno consecutivo mi sono qualificato per la finale. In qualifica davvero tutto bene, in scioltezza e in pieno controllo. Un po’di rimpianto per la finale: era un terreno perfetto per le mie caratteristiche ed un solo errore, purtroppo gravoso in termini di tempo perso, mi ha allontanato dalle posizioni di testa.
Per il resto.... preferisco mettere una croce sopra a questa stagione, sperando come già detto di poter ricominciare a preparami almeno decentemente, e recuperare le energie mentali che in questo momento sono ai minimi storici.
Qualcuno dirà...che quadro "pessimo" della situazione viene descritto in questo post...è vero ma a volte è onesto uscire dalla retorica del voler mostrare sempre tutto bello, magnifico, fantastico. Il classico esempio sta nel dover rispondere "bene" alla solita domanda dell'amico "come va"? Anche se magari sei in un momento nefasto. Io se dico "bene" è perché è bene, se non lo è ...non lo è .
Una delle cose belle della vita è che quasi sempre c'è una nuova occasione, una nuova prospettiva, delle nuove possibilità. Questo è quello che chiedo al mio 2009, per provare a tornare ad essere un atleta, quello pieno di passione per lo sport che mi fa ancora emozionare. Spero che i miei tanti spledidi amici mi incoraggerano.

mercoledì 24 dicembre 2008

Buone feste e felice 2009


Che il nuovo anno sia splendido per tutti Voi, le vostre famiglie, i vostri cari.
Che ci porti grandi soddisfazioni nella vita, negli affetti e anche nel nostro magnifico sport.

mercoledì 19 novembre 2008

2° Ori-Argentario

Questa seconda edizione dell'Ori-Argentario sarà ricordata come il primo vero appuntamento con l'orienteering nella circoscrizione dell'Argentario, dopo lo sfortunato (causa condizioni metereologiche terrificanti) esordio del 2007.
Buona la partecipazione in termini numerici, grazie anche alla concomitanza con la tradizionale festa di fine stagione del comitato trentino della FISO, e nonostante l'arrivo del primo pungente freddo della stagione.
In particolare la categoria assoluta maschile ha regalato delle belle emozioni con i vari concorrenti che transitavano all'arrivo che si portavano provvisoriamente in testa alla classifica.
Alla fine l'ha spuntata Luca Dallavalle su un redivivo Carlo Cristellon e sulla vera sorpresa della giornata Enrico Casagrande che con encomiabile coraggio ha rinunciato alla categoria Master per misurarsi con atleti di anche 20 anni più giovani di lui, correndo una gara veramente straordinaria (da non commentare tuttavia le sue solite incredibili affermazioni su un allenamento a settimana per correre come una moto...ah ah ah). A Enrico perdono le "balle" a fronte di una prestazione veramente da "giù il cappello".
Nella categoria femminile vittora da copione di Nicole Scalet, su Carlotta Scalet. Terzo posto per l'atleta di casa Erica Perconti che dopo la vittoria dell'anno scorso si conferma sul podio dietro a due atlete con tanti, ma tanti anni di esperienza più di lei. Complimenti Erica!
In ogni caso nell'albo d'oro della manifestazione entrano due atleti che hanno vestito, e vestiranno sicuramente in futuro, la maglia della nazionale azzurra.
Infine vorrei ringraziare tutto lo staff del Trent-O generoso ed efficiente come sempre. Spero di non dimenticare nessuno.
Silvano, Fabietto e Mattia per il lavoro di posa e rimozione delle lanterne. Nessuno li ha visti ma mentre tutti festeggiavano nella sala riscaldata loro giravano per le strade e per le campagne, al buio e al freddo per recuperare le lanterne.Un lavoro "oscuro" non solo in senso metaforico. Bravi ragazzi! Come allenatore che vi ha "formato" sono davvero fiero di voi, che sapete dedicare il vostro tempo a servizio degli altri. Grazie a Fabione (per cui vale il discorso fatto per i tre "posatori") e Paolo Decarli per la gestione informatica. Grazie a Michele e Marzia, tutto fare ed ormai affidabili più di un orologio svizzero per le partenze. Grazie a Sabrina, Annalisa e Roberto, per.... è troppo lungo descrivere tutte le cose che hanno fatto.
Un sincero ringraziamento alla circoscrizione dell' Argentario nelle persone del presidente Umberto Saloni e del responsabile delle attività sportive Ivano Fracalossi per il supporto logistico, il contributo economico, nonchè per l'attenzione e l'appassionato interesse dimostrato per la nostra disciplina.
Un ringraziamento personale a tutti coloro che mi hanno espresso apprrezzamento per i percorsi: queste sono le soddisfazioni per le quali magari si sta davanti al computer all'una di notte per cercare di migliorare qualcosa oppure ci si alza alle sei di mattina per provare sul posto un percorso, per verificare se è interessante e divertente, per valutare se i tempi di percorrenza indicati fossero attendibili.
La prossima volta che l'orientamento tornerà sull'Argentario... si tratterà come quasi tutti voi sapere di una manifestazione davvero importante. Come Trent-O speriamo davvero di riuscire a ripeterci sugli ultimi standard organizzativi che abbiamo proprosto.
Per finire gradirei i vostri commenti su questa manifestazione per capire se possiamo migliorare ancora qualcosa nella terza edizione che...scoop dell'ultima ora si svolgerà a Martignao, su una nuova carta.

lunedì 10 novembre 2008

Nuovo Presidente FISO

Leggo dai vari blog che Domenica dopo una burrascosa assemblea è stato eletto il nuovo presidente della FISO. Mi dispiace tantissimo che da quanto ho capito ci siamo state profonde divergenze, divisioni e scontri più o meno infuocati all'interno del nostro movimento.
Sono da sempre (forse colpevolmente) lontano da tutto ciò che è politica e "comando", sia nella professione che nello sport, perchè in me è innata un passione ed una mentalità volta all' OPERATIVITA' sul campo.
Quindi pur non conoscendolo non posso che fare al nuovo presidente Sergio Grifoni i miei più sinceri e sentiti auguri perchè possa fare un ottimo lavoro.
Ma ancora di più vorrei che tutti ricordassero che ciò che ci dovrebbe unire è la PASSIONE per il nostro sport, unico ed inimitabile, e in nome di questo sentimento tutti riuscissero a capire che solo attraverso l'armonia e il rispetto delle opinioni altrui (anche quando non condivise) è l'unica strada che ci potrà far crescere. L'immagine di un assemblea che pare essere stata all'insegna del "tutti contro tutti" non credo possa fare bene a nessuno.
Ancora un grosso in bocca al lupo, signor Grifoni.

Cronaca di una "scomparsa" annunciata

Il mio ultimo post risale ormai a più di due mesi fa quanto la sera del 31 Agosto nasceva Simome e la mia famiglia riceveva la sua quarta piccola creatura.
Da allora è iniziato un periodo per me veramente duro, fatto di notti con poco sonno, gestione della piccola Giorgia scombussolata dal nuovo "ospite" di casa, tanto lavoro e come se non bastasse l'inizio della programmazione ( e del'esecuzione) del trasloco di casa che farò a fine anno.
Qua e la sono riuscito a fare 2-3 gare, ma l'orientamento mi ha ricordato che è uno sport in cui testa e gambe devono andare di pari passo.... e purtroppo in questo momento non ho a disposizione ne le gambe ne la testa, presa da 1000 pensieri, programazioni e preoccupazioni. Gli esiti di queste fugaci apparizioni sono stati a dire poco disastrosi, accentuando ulteriormente il mio stato di frustrazione per non poter fare la cosa che più mi appassiona.
Attualmente riesco a correre una o due volte a settimana al massimo, ma solo per 30-40 minuti, giusto per riuscire a scaricare un po di tensione.
I prossimi due mesi in tal senso non saranno diversi. Devo completare parte della casa nuova acquistata al grezzo, lavorare molto perchè l'attività professionale va molto bene (e per fortuna dati i venti di crisi che di continuo i media evocano) e cercare anche di stare con i piccoli, Giorgia in particolare perchè adesso che ha il fratellino ha bisogno di tante attenzioni.
Mi manca tantissimo tutto quanto facevo fino a pochi mesi fa : allenarmi con continuità, partecipare alle gare, essere presente nelle attività della mia società. Cose che in questo momento sembrano solo un bel ricordo.
Ma ogni cosa passa.... con l'anno prossimo il trasloco sarà terminato, il piccolo Simone ci farà dormire di più la notte (già ora è migliorato moltissimo e in questo senso è un bimbo bravo) e il tempo della gioia sportiva ritornerà.
Adesso posso solo passare giornate con 12 ore di lavoro fra studio e impegni per la nuova casa, sabato compreso.
Di solito quando terminano periodi molto impegnativi si è fieri di quello che si è riusciti a fare.... spero sarà così anche questa volta.

domenica 31 agosto 2008

Benarrivato Simone!

Oggi alle 18.56 è finalmente nato il piccolo Simone. Pesa 3 Kg e 400 g, e sta benone. Questo blog, nelle mie intezioni è destinato solo ad argomenti sportivi, però credo che per un evento così importante e gioioso.... uno strappo alla regola si possa fare!!!

sabato 30 agosto 2008

Allenamento Lago di Lavarone

Visto il perdurante stato di "attesa bimbo" con relativa vita in stato di perenne"warning", ieri sono riuscito a concedermi il lusso di una breve uscita al lago di Lavarone (sempre con cellulare appresso!) per correre l'allenamento con punti fissi proposto dal comitato trentino. Oltre al grande piacere di ritornare in carta dopo davvero molto tempo, ho potuto apprezzare la grande qualità dell'esercitazione proposta.
Non avendo l'assillo della gara mi sono concesso ritmi tranquilli che mi hanno permesso di cogliere la qualità della carta, e la bellezza di riuscire (sempre complice l'andatura non propriamente da "missile") a cogliere anche i dettagli di quanto è cartografato. Praticamente non ho commesso il minimo errore, concludendo l'allenamento in 52'30''.
La tratta lunga 8-9 mi ha messo in grossa difficoltà nella scelta. Ho impiegato almeno un minuto prima di prendere una decisione e avviarmi. E quando ho iniziato a muovermi non avevo ancora pianificato tutto il percorso e questo mi ha ricordato di quanto sia importante il "colpo d'occhio" che per essere rapido e preciso richiede allenamenti in carta frequenti.
Un unico appunto : il punto 15 segnato come cocuzzolo è in realtà un accumulo di sassi e può trarre in inganno.
Se qualcuno volesse recarsi a fare questo allenamento consiglio ghette e pantaloni lunghi : ci sono ampie zone disboscate ove è facile subire abrasioni e segnalo di fare attenzione a insidiose mini fessure del terreno nelle quali 4-5 volte ho infilato i piedi fino al ginocchio, non facendomi nulla con una buona dose di fortuna.
Comunque grazie e complimenti a chi ha pensato questa esercitaizone.

sabato 16 agosto 2008

Trofeo Superfesta Ferragosto - Pergine 16/08/2008

Devo essere sincero. E’ stata una delusione faticare così tanto per una partecipazione di soli 50 orientisti. Premesso che ringrazio tutti coloro che sono venuti e ci hanno gratificato con la loro partecipazione, probabilmente l’edizione di quest’anno segna la fine di questa manifestazione. Aggiornare la carta, girare almeno una decina di volte per i tracciati per renderli interessanti, evitare il transito nelle zone di traffico, evitare le zone con privati “aggressivi” (tipo quelli che ti lanciano il cane dietro… altro che “lepre” nelle gare di corsa, sai record che si farebbero!!) , ideare quante più possibili scelte di percorso, raccogliere premi (questo a cura della Polisportiva Oltrefersina), passare il giorno prima fino a mezzanotte per fare cartellini, griglie vacant.. ecc. ecc… per raccogliere 50 adesioni..... credo non ne valga proprio la pena.
Analizzando con calma le motivazioni di una partecipazione così ridotta citerei il periodo ferragostano nel quale molte persone sono in ferie e non secondo l’alta densità di manifestazioni sportive nei giorni precedenti e successivi che “satura” il numero di partecipazioni. Una gara a Ferragosto, è destinata a pochi intimi.
Una piccola cronistoria della giornata condita da considerazioni di vario tipo. Partiamo dalle iscrizioni : ormai quando sui volanti è riportata la possibilità di iscriversi il giorno della gara è ormai normale dover iscrivere 30-40 persone il giorno della manifestazione. Forse è inutile ricordare cosa ciò comporta ma dato che pare essere ignorato farei un ripassino : 1) Stress da poco tempo a disposizione 2) Ingorgo della segreteria in quanto per ogni concorrente occorre a) far pagare, b) assegnare il posto in griglia (il famigerato “vacant” c) Consegnare il pettorale d) Scrivere i dati sul cartellino di punzonatura, e) aggiornare il file origare e le griglie di partenza. Fate i conti di quanto si può impiegare a fare tutte queste cose, moltiplicate per 30-40 e capirete che se non si dispone di MOLTE persone in segreteria (cioè la normalità nelle piccole società) riuscire a partire in orario è impossibile. Anche perché, pur essendo il termine fissato per le 9.30 , PUNTUALMENTE alle 9.45 si presenta qualcuno con la frase “….e dai…ho fatto tutta la strada per venire fino a qui e adesso non posso nemmeno fare la gara!!!”. Il più delle volte condito da tono di voce molto incazzato, quasi gli organizzatori fossero dei villani insensibili. Ovvio che si cerca di accontentare tutti, ma le conseguenze sui tempi e sulla “salute mentale” di chi fa segreteria e partenza non sono eccezionali. Aggiungo anche il problema carte… se so quante persone vengono stampo il numero giusto di carte e un certo numero di riserva. Siccome però stampare COSTA, è ovviamente inopportuno fare troppe stampe di riserva. Tuttavia se il giorno dopo arriva un ondata di persone le carte potrebbero non bastare. Se non arriva nessuno ho buttato soldi nell’immondizie stampando carte destinate al cestino della carta riciclata (eh si…abbiamo una certa sensibilità ambientale!!!!).
Passiamo al lato tecnico della manifestazione : la formula di gara scelta era secondo me davvero interessante e poco utilizzata : partenza a cronometro e sequenza libera.
Questa gara permette al concorrente di elaborare il proprio percorso, senza però che si formino noiosi treni dovuti alla partenza in massa. I percorso per quasi tutte le categorie prevedevano almeno tre scelte su tre zone di punti dislocati sulla carta. Recandomi in punti panoramici ho potuto costatare con piacere che tutte e tre le scelte sono state adottate dai vari concorrenti. Lo sviluppo dei percorsi è stato pensato per limitare al minimo il transito nelle zona trafficate e “asfaltate” , prediligendo le zone periferiche di campagna. Per dare un po’ di originalità alla gara ho pensato di far transitare i concorrenti nel campo di atletica di Vigalzano, proponendo anche un ingrandimento della carta che secondo la mia valutazione rendeva bel leggibile anche i particolari. Guardando i concorrenti transitare sulla pista e sulle tribune sono convinto della bontà della scelta che ha dato spettacolarità ai percorsi.
Allego la carta di gara tratteggiando quella che secondo me era la scelta migliore per i due percorsi più lunghi (che si discostavano solo per la lanterna nel torrente e nelle due più a ovest della carta).
Purtroppo per un errore che ancora non riesco a spiegarmi, ci sono state due inversioni di codici per due coppie di lanterne. Ho riverificato il file Ocad e le carte tutti i punti erano assolutamente corrette. L’errore si è verificato nella procedura automatica di esportazione della sequenza dei punti da ocad a excel, per la stampa della sequenza da dare ai concorrenti per la stampa sui cartellini di punzonatura. Ho eseguito questa procedura più volte senza problemi : esportazione da Ocad a file txt, e successiva importazione in excel sfruttando la separazione con delimitatore fisso carattere “spazio”. Qualcosa stavolta non ha funzionato e non riesco a capacitarmi della cosa….. mi scuso davvero con i concorrenti se la cosa gli ha creato delle complicazioni o dubbi eccessivi.
Poi la gara si è svolta regolarmente e i commenti sui tracciato mi sono sembrati positivi. Concludo ringraziando le persone che con la loro preziosa e discreta presenza mi hanno sempre supportato in maniera esemplare cioè tutto lo staff dell'Oltrefersina capitanato dall'inossidabile Ezio Zappini e gli insostituibili Claudio Valer alla partenza e Marco Rosa in segreteria (con il quale soffriamo inseme tutti gli anni per smaltire l'"extragettito" di iscrizioni delle 9.40)
Complimenti a tutti i vincitori e …. purtroppo non so davvero se posso augurarvi un arrivederci all’anno prossimo.

martedì 5 agosto 2008

Campionati Italiani CSI 2008

La gara di Trichiana-Melere era davvero l'ultima spiaggia per un risultato un "minimo" prestigioso per questa stagione. Dopo aver portato a casa la maglietta "scudettata" nel 2005 e nel 2006, e dopo la mancata organizzazione della manifestazione nel 2007, speravo di poter conseguire un bel "tris".
Nonostante l'allenamento ormai praticamente a zero e la disabitudine alla carta, la gara sarebbe anche andata bene. Grossi problemi dei lettura carta al punto 4 (tecnicamente proprio BANALE) mi hanno portato parecchio fuori dalla zona punto dove non sono riuscito a capire la situazione prima di 6-7 minuti buoni.
Il resto della gara, ben gestito fisicamente e tecnicamente non mi ha ovviamente consentito di recuperare un gap così gravoso dal vincitore Gambini.... che di nome, guarda a volte il destino, si chiama SIMONE, come il mio piccolo che ormai è in arrivo a giorni.
Forse un segno del destino...davanti a tutto bisogna mettere un Simone.
Sportivamente parlando il morale è decisamente basso ... non ho potuto più allenarmi, andare in carta e anche le sensazioni fisiche che ho mi sembrano quelle di un elefante parcheggiato. Per un recupero decoroso penso ci vedremo in primavera 2009.
Fra poco ci sarà da occuparsi del nuovo arrivo... che è allo stesso tempo la cosa più bella e più faticosa che finora ho affrontato. Ma che riempie il cuore di gioia.
Credo proprio che il prossimo post riguarderà questo argomento.

venerdì 18 luglio 2008

Rinuncia alla O-Marathon

Dopo lunga riflessione ho deciso oggi di rinunciare definitivamente alla partecipazione alla O-Marathon di Folgaria.
Devo dire che l'idea di una gara di questo tipo mi entusiasmava non poco, ma preso preso atto delle distanze previste (19 Km in linea d'aria con 600 metri di dislivello) e del fatto che per esigenze familiari non ho la possibilità di dedicare il giusto tempo alla preparazione, credo che partecipando mi farei del male e basta.
Ragionando in termini di km sforzo siamo a 25 e ipotizzando con una buona dose di ottimismo una percorrenza a 7'00''/Km (errori inclusi) dovrei prevedere 175 minuti di gara cioè 2h55'.
Gli organizzatori hanno previsto tempo del vincitore di 2 ore.. beh per farle deve venire davvero qualcuno di forte..ma MOLTO forte. Media da fare 4'48'' / kmsf. Ci vuole superman. Auguri.
La realtà è che allo stato attuale, considerando il tempo a disposizione per preparami, non ho la necessaria tenuta atletica per portare la gara a termine in modo dignitoso.
Mi dispiace davvero molto, ma è una scelta obbligata.
Quest'estate lo sport viene in secondo piano... ormai dovrebbe mancare davvero poco all'arrivo del mio secondo figlioletto.
Se la manifestazione sarà ripetuta il prossimo anno... faccio giurin giurella di partecipare!

giovedì 12 giugno 2008

Chiuso per ferie

Sabato parto per 15 giorni di Mare, un meritato periodo di riposo dopo tante fatiche lavorative e sportive. Ho in programma tanto tanto nuoto per rilassare la mia povera schiena. Beh.. anche qualche partitella a beach volley e qualche corsetta non potranno mancare.
Un caro saluto a tutti e a risentirci a presto.

domenica 8 giugno 2008

Campionati italiani Sprint 2008 : Pergine vaslugana

Ci tenevo molto a questa gara. In fondo era la mia Gara!!! Sprint, a Pergine Valsugana che conosco molto bene, con uno stato di forma eccellente, con una preparazione mirata.
La convinzione di fare una bella gara c'era tutta ma si sa, a volte la tensione, un piccolo calo di concentrazione può rovinare tutto.
Per fortuna così non è stato : colgo un nono posto ad un campionato Italiano che mi onora davvero. Inoltre per uno come me che non è di certo un "top orienter" battere gente del calibro di Nicolò Corradini e Roberto Pradel è da segnare nel registro delle imprese (Se leggerano questo pezzo non me ne vogliano... per i comuni mortali sono piccole soddisfazioni). Gli "errorini" come analizzerò in seguito ci sono stati e senza quelli sarebbe arrivato un podio clamoroso . Ma nelle sprint questo tipo di rimorsi non hanno davvero senso : si corre a tutta dall'inizio alla fine, tutto di un fiato, 13 minuti col cuore in gola, al limite delle proprie possibilità psicofisiche. Non nascondo che queto tipo di gara mi entusiasma davvero : è adrenalina allo stato puro.
Il percorso tracciato da Lorenzo Vivian è stato molto interessante, e in molte tratte non permetteva la minima distrazione. Occorreva al momento giusto saper premere il pedale del freno, per poi rilanciare la corsa al massimo. In pratica un mix di tecniche e cambi di ritmo che richedeva una grandissima concetrazione e questa è la cosa che più mi ha fatto piacere : questa volta la tenuta mentale c'è stata. Per me era importante.
I punti che mi sono costati il podio sono stati il n°1 , ma per la maggior parte il n°5 e il n°10.
Al punto 1 non mi sono accorto che si poteva evitare di fare il giro "da sotto" evitantando di tornare indietro per un tratto. Era però difficilie accorgersene perchè la scelta andava fatta appena presa la carta in mano. Al punto 5... che mi è costato tantissimo... non ho grandi rimpianti : correvo a tutta, ho visto la fontana e mi sono buttato dentro alla prima stradina che ho visto... puurtoppo non mi ero accorto che quella giusta era la seconda... la prima era piccola da leggere sulla carta e correndo in fretta non l'ho notata : questo è il classico errore che ci può stare. Al punto 10 invece mi sono accorto oggi che ho fatto proprio una scelta sbagliata, allungando di molto la tratta. La migliore era quella alla sinistra della linea e che ho disegnato in rosso.
Allego a questo post l'analisi matematica fatta con un programma che ho realizzato di persona e che calcola gli errori tenendo conto dello scarto sulla media di 5 altri concorrenti presi a campione. Se qualcuno fosse interessato ad utilizzarlo me lo faccia sapere, sono disponibile a fornire il foglio di calcolo con le relative istruzioni.
Il responso è 1'11'' di errore... eh eh eh .... meglio non pensarci.
Infine un plauso all'Orienteering Pergine che è stato assolutemente perfetto nell'organizzazione. Purtoppo anche molto sfortunato :con il bel tempo lo scenario del parco 3 Castagni sarebbe stato magnifico. Anche un grosso complimento al vincitore Andrea Visioli : tempi alla mano la sua è stata una gran gara!

mercoledì 4 giugno 2008

Crosetta -Campionati Trentini a staffetta

Quest'anno i campionati Trentini a staffetta sono emigrati in Veneto, dato l'accorpamento che viene fatto con l'analoga manifestazione Veneta e del Friuli V.G.
Il terreno di gara è stata la carta Valsalega-Crosetta, in prossimità dell'altipiano del Cansiglio.
La carta di gara e i tracciati proposti sono stati estremamente impegnativi, sia dal punto di vista fisico (continui sali e scendi) che dal punto di vista tecnico data la presenza di numerose forme del terreno anche non particolarmente facili da identificare in velocità.
La mia opinione è che si è trattata di un'ottima gara, dove per emergere non servivano o le gambe o la tecnica, ma entrambi i fattori ben combinati fra loro. Chi ha ottenuto una buona prestazione, ne può essere davvero contento. Forse in alcune tratte, data la caratteristica della gara a staffetta con partenza in massa, avrei preferito tratte più selettive e veloci per spezzare i treni, anche se a onor del vero la tratta 1 della mia categoria M35 offriva in pieno questa possibllità.
Anche la logistica e il luogo del ritrovo erano molto piacevoli, facilmente raggiungibili, e godibili anche finita la competizione.
La mia prestazione è stata sufficiente anche se ho avuto almeno tre incertezze importanti in zona punto, senza però mai avere l'impressione di essere disperso. Il problema è stato che le lanterne erano a volte collocate in forme del terreno abbastanza difficili da cogliere (ad esempio punto 4 ...dove ho avuto più di un problema a individuare il prisma). Tuttavia una volta trovate ho sempre avuto l'impressione della assoluta correttezza del posizionamento.
Quello che a volte mi ha un po' spiazzato (al di la di qualche sentiero non segnato, ma l'aspetto era segnalato nel comunicato gara....però perchè allora non provare a correggere il file OCAD? con un gps, e un po di adattamento visivo adesso è davvero facile) era la ripidità di certi versanti a fronte di poche curve di livello disegnate. Tuttavia la cosa non mi ha mai creato particolari difficoltà di percorrenza, se non rallentamenti per essere sicuro che stavo attraversando i versanti giusti.
Per il campionato Trentino, sono transitato al cambio in seconda posizione, dietro l'irraggiungibile Rigoni (si correva per il secondo posto... ) quindi in pratica primo della gara reale, nonostante le varie imprecisioni valutate poi in 7-8 minuti. Purtroppo il compagno di avventura Michele è incappato in una brutta gioranta in cui non stava bene e si è dovuto ritirare.
Per concludere vorrei sottolineare un aspetto organizzativo. Noto che nelle ultime gare a cui ho partecipato la tendenza è quella di non consegnare il foglietto della descrizione punti ne in busta società e nemmeno alla partenza. Nelle stafette la cosa è ovviamente corretta dato che disponendo in anticipo delle descrizioni punti qualcuno portrebbe giocare al "trenino".
Tuttavia ricordo qualche gara in cui veniva fatta una cosa comodissima per chi come me è impacciatato nel dover continuare a girare la carta per leggere la descrizione.
A fianco del numero porgressivo della lanterna veniva stampato il codice del punto di controllo, permetterndo a che non riteneva necessario disporre di tutte le informazioni della descrzione almeno di sapere il codice per avere la certezza di non incappare in una P.E. (Nell'immagine della carta allegata ho apposto manualmente i codici per "simulazione")
Credo che nelle staffette, o dove la descrizione punti è solo sulla carta, sarebbe un' ottima abitudine.

lunedì 26 maggio 2008

Due giorni della Val di Sole

Con la 2 giorni della val di Sole e'iniziato il secondo tour del force stagionale.
Sabato sprint a Croviana: finalmente una Gara sprint....per davvero. Necessaria una velocità di corsa molto elevata, ma nella maggioranza dei punti possibilità di scelta. 21 lanterne... il che significava dover tenere il livello di guardia altissimo per tutto il tempo. Fino a 3/4 gara ho corso l a mia migliore sprint di sempre, correndo quasi al massimo delle mie potenzialità senza il minimo errore. Infatti ero esattamente sui tempi del rullo compressore Ucraino Oleg Anuckin. Poi purtroppo, complice anche il livello di sforzo elevato è arrivato , immancabile, l'errore che ha macchiato la prestazione. 1'20'' circa per un "lungo" e una scaletta perfida che non ho identificato con prontezza. In ogni caso, nonostante la "toppata" il risultato è stato buono.... ma avrebbe potuto essere addirittura eccellente. Pazienza, nelle sprint comunque ci siamo quasi. A Pergine il 7 Giugno il grande esame di maturità.
Domenica campionato trentino Middle in quel di Fazzon nella fantastica cornice naturale del lago dei Caprioli. A prescindere da tutto, un posto del genere merita la giornata lì trascorsa.
Per quanto riguarda la gara.... come Sabato sono costretto ad usare la parola principe delle mie prestazioni : SE. Credo di aver fatto una bella gara, su un terreno molto tecnico e anche poco adatto alle mie caratteristiche di orientista, ma le cose si erano messe molto bene fin dall'inizio. Contatto carta molto buono, ritmo di corsa scorrevole anche sul terreno sporco, precisione in zona punto quasi sorprendente ( quando si pensa...adesso giro il sasso e la trovo... ed è veramente li!!..fantastico!)
Poi al punto 4 il Patacrac della giornata. Tratto apparentemente banale, ma affrontato con la dovuta cautela perché in partenza mi ero IMPOSTO con ferrea determinazione di mantenere la concentrazione al massimo dal primo all'ultimo metro. Purtroppo non è bastato... per una serie di motivi che nemmeno riesco a identificare, dopo aver individuato quella che al momento, con grande convinzione avevo giudicato la radice giusta, e con sgomento aver constatato che la lanterna lì non c'era, ho letteralmente perso il contatto carta, non riuscendo più a rilocalizzarmi. Poi ingenuamente mi sono mosso troppo dal punto dove avevo individuato il punto di controllo, invece che con calma stare nei dintorni (150 metri in direzione... non si possono sbagliare di molto), complicando maledettamente le cose.
Il punto era "ceppo di albero-radice", ma in zona punto ce ne erano parecchi. Il verde in mezzo al quale si trovava proprio non sono riuscito ad identificarlo. Rientrato verso il punto precedente, ho poi anche tentato di attaccarlo in altro modo riducendo ulteriormente la distanza da fare in "bussola" ma niente.... Purtroppo anche un ruscello formatosi con le abbondanti piogge della settimana, non segnato in carta e vicino ad un altro invece rilevato, ha ulteriormente mischiato le carte in tavola.
Alla fine parlando con "il gruppone" ho sentito che sono stati davvero tanti coloro che hanno avuto problemi a quella lanterna, ma la cosa non mi consola affatto, nemmeno considerando che la classifica finale non è stata malvagia.
Da tempo corro delle buone gare, rovinando però tutto sempre con UNO ed UN solo punto (sembra un vecchio teorema della geometria ah ah ah) . Ormai la cosa sta diventando per me una specie di "sindrome" da cui devo cercare di liberarmi in fretta.
Ho in mente una frase del campione italiano Middle 2008 M35, Corrado Arduini. Commentando la sua vittoria a Piani di Praglia mi ha detto una cosa che mi è rimasta impressa : ".... vedi Andrea, io non sono molto allenato fisicamente, ma credo di avere una gran testa. E le gare di orientamento si vincono prima con la testa, poi con le gambe". Quanto ha ragione il bravo Corrado!! In questo periodo fisicamente sto benissimo, la corsa è quella dei tempi buoni, e anche dal punto di vista tecnico riesco spesso a fare delle tratte tecnicamente difficili con apparente disinvoltura e precisione. Ma poi capita sempre l'errore, il più delle volte uno solo. E' chiaro che il limite è di natura mentale. Non saprei nemmeno identificarlo.... ma c'è , perché più indizi fanno una prova e appellarsi alla sfortuna o ad altro è non voler avere il coraggio di guardare alla realtà. Forse in questo caso nella carta o in zona punto c'era effettivamente qualcosa che non andava, però altre volte no. Inoltre altri concorrenti ne vengono fuori egregiamente, con perdite di tempo minime mentre il sottoscritto, per capire la situazione impiega troppo, troppo troppo tempo, compromettendo prestazioni che inizierebbero ad essere molto interessanti.
Oggi sono molto demoralizzato per la gara al Lago dei Caprioli.... poteva essere davvero una prova ecellente. Vorrei capire come allenare la mia capacità di mantenimento della concentrazione ed eliminare quel punto maledetto che in ogni gara mi rovina la festa. Ma come si fa?

sabato 10 maggio 2008

Griglie di partenza in gare importanti

Data la temporanea tregua, in vista del prossimo tour de force di gare dal 24 Maggio a metà Giugno, vorrei aprire qualche discussione, che immagino potrà anche suscitare quache disaccordo.
Primo argomento : le griglie di partenza nelle gare importanti.
Parto da un dato di fatto: in molte gare importanti, e in molte categorie, quando in griglia si crea una sequenza di atleti abbastanza forti, con uno fortissimo in coda accade spesso che la classifica finale sia : 1° l'atleta forte, 2° quello partito prima di lui con distacco pari all'intervallo griglia, 3° quello partito prima del secondo con distacco dal primo pari a 2 x intervallo griglia, 4° quello partito prima del terzo con distacco dal primo pari a 3 x intervallo griglia.
Se nelle gare promozionali o regionali questo può anche essere accettato, trovo che nelle gare dove si assegnano titoli ciò sia inopportuno, anzi inaccettabile, per ovvie ragioni.
Ai recenti campionati italiani la griglia di partenza nele finali aveva un intervallo di APPENA 2 minuti, lasso di tempo che ritengo davvero esiguo. Basta un piccolo errore, un rallentamento, una mini differenza di passo che la formazione di "treni" risulta praticamente inevitabile. In queste situazioni si può falsare il risultato, e anche divertirsi molto di meno (se devo seguire qualcuno tutta la gara vado a fare una campestre o una gara di corsa su strada).
Penso che in linea di principio l'intevello della griglia dovrebbe essere MINIMO 3 minuti per le sprint, 4-5 per le Middle , e 6-8 per le long. Un esempio pratico : se in una gara Middle ho 30 concorrenti e prevedo 2h1/2 di griglie cioè 150 minuti (nemmeno troppo) posso distaziare gli atleti di ben 5 minuti : un intervallo tale che se anche si formassero treni difficilmente determinerebbe la classifica, dato che nella media distanza i distacchi sono nell'ordine dei minuti.
Credo inoltre che gli "inseguimenti" siano in parte involontari : se abbiamo sue atleti di quasi pari livello che corrono assieme, chi è leggermente avanti in una tratta deve rallentare in zona punto permettendo a chi sta dietro di avere un riferimento importante. Poi si punzona assieme e spesso si va avanti così "ad elastico" per tutta la gara.
Certe volte, purtoppo, "l'inseguimento" è una tattica predeterminata e spesso qualcuno lo diachiara apertamente (controllo dei concorrenti con relativi numeri di pettorale di chi ti parte dietro... sentito un sacco di volte). Tale atteggiamento , oltre ad essere antisportivo, rovina le gare.
Io mi schiero : allarghiamo le griglie il più possibile.... non è una mezza ora in più di partenze che determina la fatica nell'organizzare una manifestazione di livello. Ma soprattuto rendiamolo obbligatorio tramite un REGOLAMENTO, e non una cosa discrezionale.

martedì 6 maggio 2008

Family trophy in PREDAIA

Domenica ho corso una di quelle gare che mi rendono entusiasta per l'orientamento.
Il family trophy ha amalgamato una serie di fattori positivi davvero notevoli e che vado ad elencare.
Logistica di accesso comodissima. Ritrovo spazioso, con panorama mozzafiato. Cartina variegata e tecnica. Percorsi ben pensati, con tratte lunghe e tratte corte, cambi di direzione, dislivello ben distribuito, tratte fisiche da correre "a tutta" alternate a tratte tecniche da affrontare con cautela. Premiazioni fornite e simpatiche. Va bene...non sarà è possibile avere sempre gare così. Però che BELLO quando capita!!
Credo che per andare bene su questi percorsi occorreva essere davvero bravi, ed infatti ho collezionato una serie di piccole imprecisioni (per fortuna non erroracci) che sommate fra loro hanno però determinato un bel distacco dal bravissimo Marco Giovannini che ha dimostrato di essere ormai davvero uno dei migliori master in circolazione. Bravo!!!
La lezione che mi porto a casa è che anch'io inizio ad essere capace di fare orientamento, però mi manca ancora parecchio nella capacità di non sbagliare nemmeno un punto e mantenere la concentrazione al massimo per tutte le tratte delle gare. Convinzione confermata anche dal fatto che quando sto bene fisicamente, dal punto di vista atletico mi rendo conto di avere un potenziale notevole : purtroppo combinando questa consapevolezza ai distacchi a volte importanti che gli altri concorrenti mi rifilano, non posso pensare altro che dal lato "orientamento" ancora non ci siamo del tutto. Le scuse lasciamole perdere.

domenica 4 maggio 2008

Campionati Italiani Middle

Il tour de force di questi giorni mi ha impedito di aggiornare tempestivamente il Blog.
Per questa edizione dei Middle andata in scena fra le provincia di Genova ed Alessandria, dal punto di vista tecnico ho già letto sui vari blog tutto quanto c'era da dire e quindi non mi sento di aggiugere molto se non delle opinioni strettamente personali.
Le due gare mi sono piaciute entrambe, e anche l'abbinamento è stato azzeccato in quanto le tecniche orientistiche richieste in qualificazione ed in finale erano veramente agli opposti.
In qualificazione non ho avuto molti problemi, correndo abbastanza in scioltezza, sbagliando poco e spendendo poche energie. Mi ha sorpreso molto il quinto posto di batteria ottenuto perchè ho corso una gara a bassa intensità e su di un terreno particolarmente tecnico. Forse non sono più solo un corridore come ormai sono ufficialmente catalogato.
Sempre in materia di qualificazioni, ho anche avuto la soddisfazione della quinta finale consecutiva (1 in Elite e 4 in M35) : questa continuità mi dà molta soddisfazione.
La finale è stata corsa su di una carta molto particolare, molto "gialla" e quindi con possibilità di alte velocità di percorrenza, facendo però attenzione al fondo sassoso "killer" per le caviglie.
Ho sempre affrontato le finali con uno spirito da "attaccante" puro e anche questa volta è andata così. Sono soddisfatissimo della prestazione perchè senza un errore di 3-4 minuti al punto quattro avrei fatto un risultato eccellente (credo 5°-6° posto). E' finitia con un 15° ma senza rimpianti e con la consapvolezza di aver dato veramente tutto. Forse manca poco ad un bel risultato ad una gara importante? Forse si, però manca ancora "l'istint killer" che non ti fa sbagliare nemmeno un punto, correndo a tutta, nella gara che conta.
Ultime considerazioni sull'organizzazione : nel complesso merita un sufficienza ampia, anche se in molti momenti si percepiva che intoppi di vario tipo potessero creare dei problemi. Ma alla fine è andato tutto bene. L'unico appunto che mi permetto di fare è che per un campionato Italiano, la logistica dei ritrovi potrebbe essere un poco più "agevole" dato il gran numero di atleti, familiari e accompagnatori che devono stazionare all'arrivo per molte ore.

mercoledì 23 aprile 2008

Coppa Italia - Centa San Nicolò in Vigolana

Esordio stagionale in Coppa Italia, sulla distanza Long. Per me una gara molto emozionante perchè in questi luoghi ho vissuto le estati della mia gioventù.
Gara caratterizzata da dislivelli da percorrere davvero notevoli, valloni molto profondi, e poche zone aperte.
La gara mi è davvero piaciuta, e devo dire che per quanto mi riguarda non mi è sembrata priva di aspetti tecnici (sento già fischiare le orecchie per qualcuno che penserà...per forza scarso come sei!!!). I primi punti erano molto piacevoli e scorrevoli in discesa. La fase centrale sostanzialmente piana mentre dal punto 9 in poi il fisico è stato messo a durissima concentrazione del dislivello nei punti finali è l'unica cosa che mi ha fatto soffrire parecchio, e l'avrei preferita più distribuita nell'arco della gara.
Sono particolarmente contento perchè forse per la prima volta ho corso una long sbagliando pochissimo. Un paio di minuti alla lanterna 5 e probabilmente una scelta di percorso non ottimale nella tratta 11-12, caratterizzata dall' attraversamento di una vallata profonda come ne ho viste poche in vita mia, che mi ha costretto ad una deviazione con "aggiramento" pittuosto lunga. La riflessione va allora sul risultato: nonostante abbia fatto una gara molto pulita e a tratti anche in buona corsa non sono arrivato molto avanti in classifica, anche se gli atleti con i quali mi devo confrontare erano tutto sommato abbastanza vicini. Il fatto di non essere riuscito a fare meglio di loro però mi fa capire ancora una volta quanto occorra essere bravi per emergere in M35. Bisogna non sbagliare nulla, serve correre forte e ancora non basta : non sono ammessi neppure tentennamenti o un tipo di "corsa indecisa" che in un ora e rotti di gara ti possono far perdere quei 5 minuti che ti farebbero progredire in classifica. Ma non mi scoraggio : Domenica ho già fatto un bel passo avanti rispetto al solito e i margini di miglioramento esistono ancora. Pazzesco il tempo di Rigoni....veramente stellare, di un altro pianeta. Chissà però se si diverte a dare 20 minuti a tutti! Fare una gara sapendo a priori di distruggere qualsiasi avversario non mi pare molto gratificante.
Adesso i Campionati Italiano a Genova : obiettivo la 5a finale consecutiva. Sarebbe una bella soddisfazione. Non nascondo che ci tengo parecchio e ho finalzziato la mia preparazione per questo appuntamento.
Ogni scusante è quindi vietata

lunedì 21 aprile 2008

Campionati trentini sprint - sondaggio fra gli orientisti

Non so perchè, ma mi ero fatto convincere dall'amico Michele che questi campionati si sarebbero svolti in un terreno misto cittadino-campagna. Del resto il nome della carta "Pineta San Silvestro" lasciava ben sperare.
Purtroppo invece all'arrivo sul posto (fra l'altro molto difficoltoso...20 minuti per capire dove andare) ho subito capito a cosa si andava incontro avendo già gareggiato 2 volte in quella zona.
Arrivati in partenza e presa la carta mi è venuto un colpo.... non ci sono sentieri!!! Ma il primo colpo d'occhio era stato ingannevole : i sentieri c'erano eccome, e anche tanti, ma la grafica imposta dalle norme ISSOM li rendeva quasi indecifrabili, in particolar modo per la similitudine grafica con le curve di livello.
Credo che sull'argomento si potrebbe intavolare una discussione infinita ma che riassumo così :
a) è più importante rispetare un norma di graficizzazione che rende la carta illeggibile all'utente finale in gara
b) meglio essere "trasgressori" graficizzando in maniera diversa ma rendendo la carta leggibile a chi la dovrà usare?
Per me il senso pratico e l'elasticità dovrebbero sempre avere il sopravento nelle decisioni e quindi voto b).
Ma qui LANCIO IL SONDAGGIO : a) o b) ? Invito tutti a rispondere, anche ai "timidi" che di solido leggono e basta. Eh già perchè 5000 visite e così pochi commenti significa che spesso c'è la paura ad esprimersi.
In particolar modo sono interessato all'opinione di Zonori, che tanta attenzione pone a questi aspetti.
Poi esprimo un altra osservazione : una gara sprint non dovrebbe essere corsa su un terreno così. Le gare sprint che prediligo sono quelle come la prima delle due tappe di Fonzaso o quella del parco delle acque minerali di Imola. Alta velocità di corsa e leggibilità della carta i fattori fondamentali. Devo ammettere però che non conosco totalmente i REGOLAMENTI a riguardo pertanto non posso esprimere un giudizio competente in merito. L'unica cosa che so per certa l'ho letto sulla dispensa di tracciatura di Zonori che mi permetto di citare :
"... Compito del tracciatore di una gara Sprint è quello di proporre dei percorsi eseguibili a velocità molto sostenuta (la massima in CO) e quindi contenenti pochi problemi di carattere essenzialmente orientistico, se non quelli legati alla lettura della carta ad alta velocità appunto e a scelte di percorso essenziali (sinistra o destra dell’ostacolo). Il tracciato dovrebbe premiare l’atleta più preparato dal punto di vista fisico (il più veloce). I terreni adatti a ospitare gare Sprint dovranno essere innanzitutto a elevata percorribilità, in possesso di un numero sufficiente (anche non elevato quindi) di caratteristiche orografiche significative, con eventuale presenza di ostacoli evidenti, e quindi facilmente distinguibili in carta (recinti, muri, pareti di roccia, corsi d’acqua, scarpate, ripidi pendii, strade con traffico veicolare, ecc.), e di estensione compresa tra 1 e 1,5 kmq."
Altro aspetto il tempo del vincitore : 15 +/- 3 minuti.
Per le caretteristiche della gara direi che non ci siamo: carta poco leggibile , grossa difficoltà nel correre velocemente. Tempo del vincitore invece praticamente centrato nella parte alta della forchetta di regolamento.
A parte la non leggibilità della carta però la gara mi è piaciuta, anche se come l'ha definita l'amico Antonio Loss era classificabile come una "long " corta.

Per la mia prova, credo che sia una di quelle che in assoluto mi ha lasciato più rimpianti. Dopo un errore al punto 1, dovuto al fatto che l'interruzione delle CLD per il torrente mi ha fatto prendere una maestra per un altra stando troppo alto, (per fortuna ho rimediato abbastanza in fretta) avevo preso un ottimo ritmo.
Poi alla 9, nella foga per voler forzare a tutta e fare un risultato importante o commesso un errore pazzesco transitando sul sentiero dove a pochi metri era presente la laterna, ma proseguendo oltre. Certamente è stata la fatica e la conseguente mancanza di lucidità a giocarmi questo scherzo...peccato. Sto aspettando gli split time per vedere cosa ho gettato alle ortiche. Però non ho rimpianti.... giusto cercare di giocarsela al 100% delle proprie possibilità : sarò ottimista ma spero arriverà un giorno in cui questa mentalità mi sarà una soddisfazione

Ultima cosa : complimenti al compagno di squadra e tecnico della mia società Lorenzo "Fritz" Frizzera per la bella vittoria. Bravo davvero : la sensazione che ho è che anche senza errori non avrei fatto meglio di lui. Agli split time questa verifica!

domenica 13 aprile 2008

Ultimo test prima del tour de force


Oggi al "Bosco della città" di Trento, in località San Rocco di Villazzano si è disputata la prima gara valida per il Criterium CSI 2008. Ghiotta l'occasione di un test così vicino a casa per riscaldare i motori in vista del poker di gare importanti in programma nei due prossimi fine settimana.
La carta del bosco della città non è particolarmente estesa, ne piena di grandi possibilità orientistiche ma il tracciatore Augusto Cavazzani (papà per la quinta volta nei giorni scorsi...SUPER complimenti!!!) con grande abilità è riuscito a ricavare una gara molto interessante, non priva di aspetti tecnici. La primavera un po' fredda ha anche ritardato il formarsi della vegetazione "verde cattiva" che probabilmente avrebbe potuto ostacolare maggiormente di quanto non ha fatto in realtà, la percorrenza in gara. Tratte brevi con grande attenzione da porre nell'uscita del punto erano a mio avviso le caratteristiche principali dei percorsi. Lanterne posizionate davvero da manuale: non "imbucate" versione tranello e nemmeno troppo visibili da lontano
La mia gara è stata più che onesta. In pratica nessun errore grave ma lievi imprecisioni alla lanterna 2 (entrato nella buca prima), 11 (indecisione sui sentieri), 14 (errore da dilettante : vista una lanterna in lontananza mi ci sono avventato ma non era la mia!), 18 (non trovato il sentierino perpendicolare alla strada). Totale stimato sui 2' - 2'30'' al massimo. Fisicamente si è fatta sentire la stanchezza di un allenamento di ripetute massimali in salita fatto Venerdì e che mi ha davvero distrutto le gambe. Però so bene che fra una settimana e ai Middle mi tornerà utile!!
Bravo Michele C. che mi rifila 2 minuti quindi proprio il tempo che ho calcolato per gli errori commessi. Pure lui però ha stimato 2 minuti di errore e quindi devo supporre che devo migliorare in quello che ormai chiamo CORSA INDECISA cioè non un errore ben definito ma una velocità di percorrenza ridotta a causa forse di insicurezza, forse per mancanza totale di fiducia in quello che si sta facendo.
La solita occhiata alle categoria accorpate : oggi mi è toccata la M19-34 dei "giovanotti". Bravo Martin Muhrer che mi ha rifilato la bellezza di 5 minuti!! Però da un ELITE giovane (sigh) e bravo come lui non è poi così scandaloso.
E ora....Sabato campionati Trentini Sprint, Domenica Coppa Italia in Vigolana. Si inizia a fare sul serio!!

domenica 6 aprile 2008

Allenamento a Sella Valsugana - 6 Aprile 2008

Manca davvero poco all'inizio delle gare che contano ed è davvero arrivato il momento di fare un po' di verifiche sulla propria condizione fisica e tecnica.
Arrivo da una 2 settimane di OTTIMO allenamento atletico. Ho dedicato più tempo all'allungamento e sono stato premiato: la schiena non mi duole più e mi sento anche meno "inchiodato" nell'azione di corsa. Sono riuscito quindi a caricare per bene in termini di quantità : la gamba è ovviamente appesantita ma con un po' di scarico dovrei arrivare ad una buona condizione. Mi sono testato specie sulle pendenze estreme su tratti ben conosciuti e cronometrati. In particolare mi ha soddisfatto riuscire a fare i tradizionali 400 metri di dislivello in 20 minuti senza dannarmi l'anima. I 5 minuti per 100 metri di dislivello, senza soffrire troppo, è un ritmo più che accettabile per me che sono nato e cresciuto come corridore da pianura e che in salita, specie sulle pendenze "vertical" ha sempre sofferto.
Per la parte tecnica ghiotta occasione con l'allenamento proposto dai tecnici del trent-O a Sella Valsugana, di cui propongo carta con il mio percorso e un breve commento delle tratte significative.
Punto 1 : se fossi stato in gara avrei fatto fino al sentiero che scendeva e portava diritto al punto. Essendo un allenamento sono uscito un po' prima e cercando di portarmi culla c.d.l. giusta sfruttando gli avvallamenti nel punto dove il terreno "girava". Non ho visto al primo passaggio la fetuccia bianca che indicava il punto ma credo di esserci passato a poco davvero vedendo dov'era quando son tornato un po' indietro. Errore 1'30''
Punto 2: sono andato un pelo "lungo", per fortuna c'era una linea di arresto importante che mi ha fatto rientrare subito. Errore 40 secondi
Punto 3 : forse il più difficile dell'allenamento. Volevo fare una cosa diversa ma probabilmente per le difficoltà di passaggio dei valloni ho deviato un po' la traiettoria. In ogni caso sono riuscito ad individuare la forma del terreno 4 curve sopra il punto e mi sono così salvato.
Punto 5 : si poneva un bel dilemma : strada o costa? Ho scelto per un via di mezzo : stradina + sentierino per oltrepassare i due grossi avvallamenti a circa metà tratta. Poi 7-8 curve da risalire con "warning" all'avvallamento con ruscello a circa 100 metri dal punto. Con soddisfazione estrema ho "sbattuto" sulla fetuccia e ciò mi ha dato fiducia. Purtroppo il bosco era in pessime condizioni con un sacco di ramaglie che facevano rischiare distorsioni alle caviglie. Ho percorso l'ultima parte della tratta quasi al passo per non rischiare guai.... con le tante gare importanti alle porte sarebbe stato un grosso danno.
Punto 6 : date le condizioni del bosco e i rischi connessi sono sceso alla strada e risalito. In zona punto ho avuto l'esitazione più grande della giornata. Ero straconvinto di avere individuato il sasso giusto subito dopo una collinetta ma la fetuccia non c'era. C'era invece 40 metri alla mia sinistra. Appena uscito dal punto ho trovato praticamente subito la stradina in discesa .... qualche dubbio mi rimane. Tempo perso 2 minuti buoni.
Punto 7 : tratto molto bello. Ho cercato la quota esatta sfruttando la leggera curva della strada asfaltata, dove c'era anche un suo cambio di pendenza. Son riuscito anche a mantenere la quota nell'attraversamento del "super" vallone e prendendo come "warning" la fossa 150 metri prima del punto lo ho trovato subito. Bene!!
Riguardando il punto mi domandavo se forse non era meglio stare un po "alti" evitandosi quel brutto attraversamento, magari uscendo nel punto in cui la strada passava da asfaltata a sterrata.... commenti di lettori sono bene accetti!!
Gli ultimi 3 punto non presentavano grandi difficoltà e son stati molto gradevoli perchè il terreno era decisamente più scorrevole.
Tempo totale 1h04'', errori stimati circa 5'. Il tutto senza forzare sulla corsa, data la stanchezza delle 2 settimane di intenso allenamento e il rischio distorsioni molto alto.
Sarò pronto per i prossimi importanti appuntamenti? ( Campionati Trentini Sprint, Coppa Italia, Campionati Italiani Middle) E chi lo sa? Speriamo di si!!

mercoledì 26 marzo 2008

Cavedine 2008: "Snow race"

Di gare strane se ne vedono parecchie, però credo che quella organizzata da noi del Trent-o A Cavedine nel Lunedì di Pasquetta 2008 potrebbe entrare negli annali.
I metereologi "gufavano" da un bel po' di giorni, ma tutto sommato oramai eravamo convinti di averla fatta franca. Sabato, giorni di posa dei pali, alle 13.30 del pomeriggio c'era adirittura un magnifico sole e mentre mi apprestavo a passare circa 2h e 1/2 in bosco per il controllo finale di tutti i punti, vestendomi con un "doppio strato" tessuto tecnico+pile temevo di dover sudare le proverbiali 7 camicie. Verso le 16.30 tuttavia il tempo era davvero cambiato ed avevo ringraziato la sorte di essermi vestito "pesantuccio" dato che c'era un freddo pungente davvero sorprendente, dato il clima di solo tre ora prima.Ma il bello doveva ancore venire, con una giornata di Pasqua che vista la neve che cadeva in abbondanza sopra i 500 metri, pareva più un Natale. Domenica notte, messa a letto la piccola, ho deciso di salire in Camper ai prati alti di Cavedine per vedere come era il campo gara. Lo scenario era davvero incantevole : una coltre di soffice neve imbiancava il bosco, debolmente illuminata da un chiaro di luna che ad intermittenza schiariva il cielo. Mi sono goduto un ora di passeggiata nel bosco, gustandomi fino in fondo la soave senzazione del silenzio, reso ancor più ovattato dalla presenza della neve. Vivendo in un mondo sempre più rumoroso, purtropo a volte assordante, posso dire che è stata un ora veramente intensa.
La mattina successiva, qualcuno dall'alto deve aver pensato a noi perchè uno splendido sola riscaldava gli altleti che si accingevano a iniziare la loro gara.
Ho potuto notare con grande soddisfazione come il Team del Trent-O ha ormai consolidato la sua macchina organizzativa e, parte qualche inevitabile sbavatura, è filato via tutto liscio come l'olio. La soddisfazione dei concorrenti è sempre e comunque la maggior ricompensa, alla quale è bello riuscire a non abituarsi. Un sorriso, una pacca sulla spalla, un "bravi" sono ricordi che rimangono grandi anche per una gara regionale, che per dimensioni non poteva essere paragonata alla finale di coppa Italia dello scorso anno.
Dal punto di vista tecnico è stata molto emozionante la gara "one man relay" con il capovolgimento delle posizioni di testa fra Jonas Rass ed Emiliano Corona nel finale.
Non volglio però dimenticare, e personalmente applaudire, anche i vari Dario Pedrotti, Paolo Dorigati, Cosimo Guasina, Andrea Albertani che anche senza l'onore delle cronache hanno saputo sudare e soffrire non poco portando a termine la loro gara.
Un altra cosa piacevole che i ricorderò è l'espressione stralunata di Francesca Pellizola, quando gli ho comunicato che aveva vinto. Lei con candore e sincerità non mi voleva credere... dicendo che non aveva l'abitudine.
Non posso esimermi da un commento anche sulla mia categoria, la M35 dove l'amico Enrico Casagrande quest'anno pare davvero aver trovato un equilibrio atletico-tecnico importante. Ho sempre sotsenuto che è uno dei master più forti in circolazione i fatti mi stanno dando ragione. Ad Enrico ormai manca solo un grande risultato in una manifestazione importante e gli auguro con sincerità che questo sia l'anno buono per lui : se lo merita. Forse la specialità giusta potrebbe essere proprio la "long". Anche Antonio Loss dimostra di fare sul serio... dopo aver visto anche Baccega in grande condizione a Fonzaso mi rendo conto che quest'anno ottenere qualche buon piazzamento in M35 sarà davvero dura. Uno stimolo in più per allenarsi duramente!!
Concludo ringraziando tutti i partecipanti, e i compagni di squadra del Trent-O. Organizzare una gara, facendo parte di un team dove davvero tutti sono sempre sinceramente a disposizione per aiutare gli altri, è una bellissima sensazione.

mercoledì 19 marzo 2008

Miane Follina – Campionato Veneto Long

Gara particolarmente dura, su un terreno che già di per se presenta pendenze importanti, su un terreno in certi tratti quasi argilloso e reso impossibile dalla pioggia, che ha trasformato la gara in molti tratti in un complicato esercizio di equilibrio. Il tracciatore poi non ci ha fatto mancare nulla, facendoci salire e scendere a ripetizione su pendii al limite del verticale e scivolosi come un pavimento insaponato. Probabilmente la carta non offriva molte possibilità per fare meglio. C’è a chi piace questo tipo di orientamento, a me personalmente proprio no: apprezzo le are fisicamente dure ma non quelle in cui il rischio di farsi male o in cui riuscire a muoversi con disinvoltura è il problema più grosso.

La mia gara è andata abbastanza bene : un esitazione alla lanterna 2 per un sentiero non segnato, una distrazione da un minutino alla 4, un minuto e spiccioli in zona punto alla 5 (mi sembrava decisamente bassa…ho cercato più in alto). Per il resto bene tecnicamente (forse si poteva fare qualche scelta migliore), ma una nota dolente per la corsa. Su pendenze “estreme” e con terreno melmoso ho sempre avuto delle difficoltà, in gara ero parecchio stanco ma la cosa non mi ha stupito dato che in questo periodo sto cercando di fare quantità in allenamento e quindi non posso ovviamente avere brillantezza. Inoltre il giorno precedente ho passato due ore su e giù in bosco a Cavedne per controlare le fetuccie della nostra gara del 24 Marzo.
Una piccola nota di folklore il vincitore della mia catergoria mi ha stupito con una favola alqualto strana : senza allenarsi MAI riesce a dare 15 minuti di sola corsa, e sottolineo SOLA CORSA, al sottoscritto. Certo che devo essere diventato proprio scarso dato che io mi alleno bene o male 3 volte alla settimana. Forse è meglio che faccia come lui…. non mi allenerò più!!! Ecco dove sta il mio errore. Più ti alleni peggio vai, se non fai nulla vai come un caccia. Stranezze della fisiologia!!! (o a qualcuno dovrebbe crescere il naso versione Pinocchio??)
Per il resto l’amico Antonio Loss ha mantenuto fede ai suoi proclami di ottima condizione facendo registrare un tempo di tutto rispetto.
Anche questa volta il percorso M35 era abbinato alla categoria WA : Christine Kirchlechner e Carlotta Scalet mi hanno dato la “paga” : complimenti a loro.Spero di arrivare prima possibile ad una condizione fisica migliore. Su terreni più adatti alla mie caratteristiche spero di tornare presto a “rompere” le scatole ai più forti.

martedì 11 marzo 2008

SPRINT A DUE TAPPE DI FONZASO


Esordio stagionale in quel di Fonzaso, con un’interessante formula che prevedeva due tappe sprint.Il tracciatore Antonio Loss è stato a mio avviso particolarmente bravo in quanto ha proposto nella prima tappa dei percorsi molto veloci su terreno prevalentemente di campagna, nei quali era necessario e possibile mantenere elevate velocità di percorrenza senza tuttavia far mancare una scelta in molti tratti.Nella seconda manche invece i tracciati si snodavano esclusivamente del centro cittadino di Fonzaso e pertanto era decisamente più difficile riuscire a tenere elevate velocità di corsa a causa dei continui entra ed esci per strade e vicoletti.Le due gare proposte sono secondo me sono un’ottima rappresentazione di cosa intendo per gara Sprint. Le difficoltà tecniche non sono ovviamente elevate ma l’abilità dell’orientista è riuscire a fare tutto perfettamente (anche un solo minuto di errore può pregiudicare la classifica) essendo spesso in affanno fisico per l’elevata prestazione fisica richiesta. Anche i tempi di percorrenza sono stati ottimamente calibrati dal tracciatore.
Due parole sulla mia gara: finalmente sono riuscito a correre due sprint senza incorrere in errori rilevanti e per me è davvero un liberazione dati i disastri nelle mie ultime prove. E’singolare come in entrambe le manches ho avuto delle esitazioni immediatamente dopo il via (nulla di grave…10 secondi nella prima e una ventina nella seconda) segnale però che occorre riabituarsi ad entrare velocemente in gara. Per il resto prestazione molto pulita: solo una lieve imprecisione nella seconda manche in uscita dal punto 10 (stima del tempo perso 15 secondi.. vedremo gli split). Porto a casa un ottimo terzo posto dietro all’amico Michele che si porta sull’1-0 nella nostra interminabile sfida annuale, ma soprattutto dietro al vincitore Antonio Baccega che questa volta mi ha davvero impressionato. In particolare nella prima manche, quella molto fisica, nella quale mi ha rifilato circa 30 secondi, credo di aver perso come già detto solo 10 secondi al via e poi forse 3-4 secondi per una scelta non perfetta in uscita da un punto. Restano quindi ancora 15 secondi di gap, ma considerando che anche se non ho corso al 100% in certi tratti ho forzato abbastanza, penso che il “Finanziere” quest’anno gode di una forma fisica eccellente. Considerando il fatto che è uno degli atleti dotati di miglior tecnica di tutto l’ambiente credo di poter avvisare tutti gli H35 che quest’anno sarà un osso veramente duro per tutti. Se mantiene questa condizione atletica sono curioso di vedere chi riuscirà a batterlo.
Per divertimento una comparazione con le WE presenti che avevano il mio stesso percorso : posso dire di essermi preso la soddisfazione di fare meglio delle bravissime Helga e Laura : parlando con loro ho però appreso che entrambe non sono al meglio della loro condizione in quanto si stanno riprendendo da qualche acciacco: in bocca al lupo ad entrambe per riuscire a trovare una buona condizione quanto prima e…. se capiterà ancora di gareggiare sugli stessi percorsi di non vendicarsi “distruggendomi” con troppo distacco.
Concludo con un plauso generale a tutta l’organizzazione : volti distesi e sorridenti, ottimi percorsi, buona logistica, bella partenza “rallystica” da palchetto, ottime e veloci le premiazioni.

sabato 23 febbraio 2008

Allenamento direzione-distanza

Oggi abbiamo effettuato un allenamento in zona rifugio Maderlina (zona lago Santo di Cembra) sula tecnica della corsa in direzione.
Le tratte si differenziavano per la presenza o meno del "corridoio" di carta attorno alla linea rossa di congiunzione dei due punti.
In questo tipo di esercitazione è secondo me importantissima, oltre ovviamente saper prendere la direzione corretta, la percezione della distanza che si sta percorrendo. Sull'argomento ho già scritto un post, rispetto al quale parecchi amici non erano d'accordo con me: rimango però ferreo sulla mia convinzione. Avere un idea precisa di quanta strada si fa è una delle cose fondamentali di questo sport.
Nelle tratte senza il "corridoio" infatti, l'unica possibilità è rappresentata dal fatto di procedere secondo la giusta direzione, eventualmente riprendendola dopo aver aggirato ostacoli insuperabili, nella speranza poi di arrivare a riconoscere qualcosa di quanto è rappresentato all'interno del cerchietto che delimita la zona punto. Se dopo aver corso un tratto di carta pari a quanto siamo convinti corrisponda alla distanza esatta, non si trova nulla beh....siamo davvero nei guai perchè non esistono possibilità di rilocalizzazione. Credo che questo sia il limite di questa esercitazione così proposta : chi dovesse fare un errore e non riuscisse a tornare da dove è arrivato può solo sperare di vedere accorrere un amico un proprio soccorso. Altrimenti può davvero tornare alla base e aver terminato l'allenamento.
Per mia fortuna, anche oggi ho avuto la conferma che la corsa in direzione è la tecnica che padroneggio meglio nell'orientamento. Ho fatto pochi errori, e non macroscopici, nonostante stare "sulla linea" in certe tratte non era semplicissimo.
Dove ho compiuto gli errori, ho avuto la buona sorte di vedere accorrere qualche amico.
Un aspetto che avrei preferito evitare è stato che si è creato un treno composto da me, Alexander S. e Dario P. che praticamente è proseguito fino alla fine in quanto nessuno riusciva a staccare gli altri due. Avrei preferito correre in solitudine almeno in allenamento ma si sa... a volte è impossibile e non è colpa di nessuno.
Nella tratta 1-2 sono riusciuto a sfruttare quella quasi impercettibile striscetta di giallo con relativo muretto che poi mi ha portato a centrare la lanterna con precisione assoluta.
Molto bella la tratta 3-4 dove pur rimanendo un po' basso rispetto al punto ho tenuto un contatto carta nell'esigua "striscetta" davvero buono.
Nella tratta 5 uno dei piccoli errori della giornata, essendo finito in un prato abbastanza simile ma spostato di un 60-80 metri più in basso : per fortuna ero in buona compagnia (vero Dario???)
Nel tratto 6-7 è stato interessante sfruttare quel pezzettino di palude che poi portava diritto al punto.
Anche nel punto 11 la finezza è stata la percezione del "bordo prato" con relativo muretto prima dell'intersezione perpendicolare alla strada, che portava diritto diritto all'obiettivo.
Il secondo errore alla lanterna 13 dove un po tutti siamo finiti a 100 metri da punto: la zona era però abbastanza insidiosa per la presenza di molte collinette difficili da distinguere....no avendo a disposizione la carta. Occorreva davvero procedere alla distanza giusta e poi guardarsi bene attorno. Io sono arrivato un po "corto" e spostato e per un attimo ho avuto davvero l'impressione che venirne fuori sarebbe stato durissimo. Per fortuna ho poi ho intuito il verde vicino alla lanterna e ... poi sono arrivati come falchi Alexander e Dario che ha trovato il punto.
Poi a rotta di collo fino al ritrovo.
Bell'allenamento che mi ha ridato fiducia in quanto ho avuto buone sensazioni, specie sulla tecnica e sul contatto carta...nelle poche occasioni in cui è stato possibile.
Con tutti questi allenamenti "strani" però non vedo una carta normale da parecchio tempo. Credo che la settimana prossima andrò per conto mio da qualche parte per fare un allenamento in carta tradizionale.. ormai la stagione è vicina.
Un appunto sulla condizione atletica : oggi nei tratti con terreno "sporco" ho fatto una fatica esagerata. Come a ricordarmi che la corsa in certe condizioni di terreno non ha davvero nulla a che fare con la tradizionale corsa con la quale ci alleniamo. Urge quindi tornare a fare qualche allenamento fisico specifico in bosco. Le prime gare che contano...non sono poi così lontane!!
Con l'amico Michele ho fissato l'esordio stagionale nella sprint a due tappe di Fonzaso.
Poi campionato Veneto Long a Miane ....sperando che la carta sia bella e non abbia troppi verdi. Magari se l'amico Zonori, sempre attento a questi aspetti, saprà fornire indicazioni utili a riguardo mi farebbe un gran piacere!

sabato 16 febbraio 2008

Punti "tosti" 1


Inizio oggi una carrellata di punti delle stagioni scorse, che ho trovato particolarmente difficili tecnicamente. Mi piacerebbe conoscere l'illustre opinione dei Blogger che navigano su Orimaster, per sapere se le difficoltà che ho intravisto sono reali oppure non ho colto qualcosa che poteva semplificare la percorrenza.
Quindi la domanda è estremamente semplice... che avreste fatto NELLA TRATTA 2-3?
Dato che ci siamo introduciamo anche un quiz. Di che carta si tratta? Al primo che risponde esattamente un magnifico premio ovvero..... una stretta di mano (e che pretendevate???)
Mi piacerebbe anche fare un'altra cosa: scaricate l'immagine, disegnate la vostra scelta e speditemi l'immagine per posta elettronica (andrea.segatta@tiscali.it). Quando ci saranno un po' di scelte le pubblicherò sul blog.

AGIORNAMENTO 20 FEBBRAIO
Nell'immagine le tratte proposte da Stefano Zonato (azzurro), Davide Miori (Rosso) e Marco GIovannini (blu), Dario Pedrotti (Nero)

mercoledì 6 febbraio 2008

Un errore imperdonabile

Cari amici orientisti. Ormai manca davvero poco.... si ricomincia. E come dopo tutti gli inverni devo dire che dentro me c'è un grande entusiasmo all'idea.
Nei mesi della forzata inattività una delle cose più interessanti che si possa fare è il cosiddetto allenamento "a secco" ovvero leggere cartine ed analizzare le proprie gare con la comodità di poter essere comodamente seduti sul divano, anzichè correndo a rotta di collo nei boschi.
Quest'anno, anche stimolato dai bravissimi istruttori tecnici del Trent-O Sabrina R. e Lorenzo F., mi sono riproposto di affinare nel miglior modo possibile la tecnica di lettura delle curve di livello (CDL), sia per effettuare orientamento grezzo con lo scopo di compiere veloci trasferimenti nelle tratte lunghe, sia per muovermi con più accuratezza in zona punto con orientamento fine. Dopo qualche allenamento specifico e alcune lezioni teoriche che definire preziose è poco, ho voluto andare a rivedermi tutte le gare del 2007 cercando di capire come una buona lettura delle CDL mi avrebbe potuto aiutare.
In questo post vorrei proporvi uno dei peggiori errori della mia stagione, questa tratta 3-4 a Bedolpian per la quale ho impiegato più di 10 minuti. Vediamo il perchè e soprattutto come sarebbe stato facile evitarlo con una banale interpretazione delle CDL.
In gara ho erroneamente posto la mia attenzione sul sentiero in alto che portava al punto. Purtroppo però ho imboccato la traccia posta immediatamente prima del sentiero. Tale traccia proseguiva, non segnata in carta (dopo sono tornato sul posto per esserne certo) , fino a portarmi verso il basso, e dopo pochi istanti ero completamente attonito in quanto pensavo di essere in zona punto e invece ero davvero MOLTO distante.
Due gli errori principali : il primo non essermi accorto che c'era una traccia prima del sentiero che volevo percorrere. Due aver seguito alla cieca il tratto di sentiero non segnato in carta che proseguiva dopo la traccia e che in ogni caso SCENDEVA, mentre per andare la punto bisognava SALIRE! E' comunque evidente come in questo caso la presenza dei sentieri abbia avuto un effetto di "disturbo".

Ho provato quindi a "ripulire" la cartina lasciando solo le CDL. Con questa "visuale" è apparso immediatamente chiaro cosa si doveva fare: andare in cima all'ampia collina che era davvero facile identificare e scendere facilmente appena un poco, in zona punto sfruttando più di un possibile punto di attacco.
Questo esempio mi ha fatto capire che occorre saper "estrapolare" le informazioni che le CDL ci danno, e che a volte possono essere disturbate dalla presenza di altri elementi grafici.
Ovviamente tutto va sfruttato, ma nelle mie analisi delle gare 2007 ho notato che spesso ho trascurato le importanti indicazioni che le CLD mi potevano dare perchè ho rivolto l'attenzione ad altro: spesso sentieri.
Spero di migliorare molto su questo aspetto , nella stagione 2008. Anche perchè qualche altro mio maestro dice che nelle carte, quello che conta veramente è il colore marrone...
Probabilmente nelle prime gare avrò delle difficoltà con questo nuovo approccio ma confidco che con un po' di pratica questa possa essere un' arma davvero importante