Organizzare
delle gare di Orienteering è una discreta faticaccia, chiunque lo ha provato ne
è ben conscio. Se poi il numero di persone a disposizione del team è ridotto,
allora lo sforzo può anche essere immane. Personalmente ho provato la differenza
nell'organizzare con il Trent-O dove disponiamo di un team che oserei definire
fenomenale e super efficiente, e con la Polisportiva Oltrefersina per le gare
CSI dove i numeri dello staff sono notevolmente inferiori.
La
premessa è per sottolineare che conosco bene gli sforzi che si fanno per fornire
un buon servizio ai concorrenti e pertanto non posso certamente avere un
approccio del tipo schizzinoso o massimalista.
Tuttavia
non posso fare a meno di sottoporre all'attenzione dei lettori il gioco al
ribasso che sta avvenendo in diverse organizzazioni specialmente per quanto
riguarda le premiazioni delle categorie Master (e ricordo che questo sito si chiama Orienteering Master...), per le quali la moda, oserei
dire quasi dilagante, è quella di fare premiazioni solo al primo classificato e
non ai primi tre come da prassi.
Trovo
questo approccio veramente povero sia nei contenuti motivazionali che nella
sostanza, e cerco di motivare questa affermazione. Il cosiddetto
"podio" è solo un momento di piccola soddisfazione per avere ottenuto
un buon risultato, ma che l'evidenza dei fatti in termini di prestazioni non
può che evidenziare che ha a monte una costruzione fatta di molto, ma molto
allenamento. Guardate le classifiche e i tempi di percorrenza al km-sforzo di
molte gare 35 e 45 sia maschili che femminili e capirete che per arrivare nei
primi tre occorre "pedalare" non poco. E di fare errori nemmeno se ne
parla.
Per
un 35-65 enne poi, non è certamente importante portare a casa un
"bene materiale"; immagino che questo sia chiaro a chiunque abbia un
minimo sindacale di neuroni in attività nel cervello. Ma essere chiamati dallo
speaker e fare una foto da tenere come ricordo ha un valore innegabile in
termini di gratificazione sportiva alla preparazione svolta e al risultato raggiunto .
Sistemato
l'aspetto filosofico passiamo a quello materiale.
Consideriamo
quattro categorie Master 35-45-55-65 sia maschili che femminili. Il gioco al
ribasso-risparmio comporta la "esorbitante" abolizione di 2 (secondo +
terzo) * 2 (maschile + femminile) * 4 (categorie) = 16 premiazioni.
Consiglio
listino LIDL o altro discount, e per una soddisfacentissima provvista di generi
alimentari credo che 3 € possano essere più che sufficienti. Spesa complessiva
16 * 3 = 48 €. Vi invito a fare due calcoli sul valore assoluto delle quote
iscrizione in tutte le gare, raccolte nelle categorie master 35-45-55-65, ma
anche sulla loro % del totale assoluto per capire come la scelta di premiare
solo il primo Master abbia anche il carattere di cosa indiscutibilmente ingiusta.
Qualcuno
obietta che si allunghino i tempi delle premiazioni. Bene: una chiamata di un
atleta credo possa richiedere, se fatta ad esempio accomunando categoria
maschile con femminile un tempo massimo di 5 secondi. 16 (chiamate-premiazioni)
x 5 (secondi per chiamata) = 80 secondi. Un minuto e 20 secondi complessivo. Non
mi esprimo sulla razionalità delle affermazioni di qualcuno che nell'arco di
una intera giornata di organizzazione, sostiene che allungare di tempi così "biblici"
una premiazione sia una perdita di tempo inaccettabile.
E
infine la madre di tutte le motivazioni : non si fanno le premiazioni Master perché un Master dovrebbe andare alle gare solo per divertirsi. Per questa
affermazione rimando al concetto del neurone nel cervello. Se così fosse allora
ELIMINIAMO del tutto le gare Master così gli atleti dai 35 anni in su, invece
che partecipare alle gare, si potranno andare a divertire da soli, andando a
correre nei boschi da soli, facendosi dei percorsi di allenamento da soli. Invito il lettore a osservare quanti partecipanti ci sarebbero alla maggior parte delle gare senza le categorie Master.
Spero
che questa tendenza al ribasso, senza motivazioni, cessi prima possibile perché
è davvero spiacevole per contenuti morali e materiali.
Mi
permetto anche di scrivere che anche alcune altre piccole cosette, che costano
davvero poca fatica, come la preparazione della descrizione punti, anche da
ritirare "self service" in partenza, appartiene a quel tipo di
servizio che costa praticamente zero fatica, ma conferisce qualità ad una
organizzazione.
Il
Trent-O , fino a quando sarò presidente, non si presterà a questi immotivati giochi
al ribasso.