mercoledì 26 marzo 2008

Cavedine 2008: "Snow race"

Di gare strane se ne vedono parecchie, però credo che quella organizzata da noi del Trent-o A Cavedine nel Lunedì di Pasquetta 2008 potrebbe entrare negli annali.
I metereologi "gufavano" da un bel po' di giorni, ma tutto sommato oramai eravamo convinti di averla fatta franca. Sabato, giorni di posa dei pali, alle 13.30 del pomeriggio c'era adirittura un magnifico sole e mentre mi apprestavo a passare circa 2h e 1/2 in bosco per il controllo finale di tutti i punti, vestendomi con un "doppio strato" tessuto tecnico+pile temevo di dover sudare le proverbiali 7 camicie. Verso le 16.30 tuttavia il tempo era davvero cambiato ed avevo ringraziato la sorte di essermi vestito "pesantuccio" dato che c'era un freddo pungente davvero sorprendente, dato il clima di solo tre ora prima.Ma il bello doveva ancore venire, con una giornata di Pasqua che vista la neve che cadeva in abbondanza sopra i 500 metri, pareva più un Natale. Domenica notte, messa a letto la piccola, ho deciso di salire in Camper ai prati alti di Cavedine per vedere come era il campo gara. Lo scenario era davvero incantevole : una coltre di soffice neve imbiancava il bosco, debolmente illuminata da un chiaro di luna che ad intermittenza schiariva il cielo. Mi sono goduto un ora di passeggiata nel bosco, gustandomi fino in fondo la soave senzazione del silenzio, reso ancor più ovattato dalla presenza della neve. Vivendo in un mondo sempre più rumoroso, purtropo a volte assordante, posso dire che è stata un ora veramente intensa.
La mattina successiva, qualcuno dall'alto deve aver pensato a noi perchè uno splendido sola riscaldava gli altleti che si accingevano a iniziare la loro gara.
Ho potuto notare con grande soddisfazione come il Team del Trent-O ha ormai consolidato la sua macchina organizzativa e, parte qualche inevitabile sbavatura, è filato via tutto liscio come l'olio. La soddisfazione dei concorrenti è sempre e comunque la maggior ricompensa, alla quale è bello riuscire a non abituarsi. Un sorriso, una pacca sulla spalla, un "bravi" sono ricordi che rimangono grandi anche per una gara regionale, che per dimensioni non poteva essere paragonata alla finale di coppa Italia dello scorso anno.
Dal punto di vista tecnico è stata molto emozionante la gara "one man relay" con il capovolgimento delle posizioni di testa fra Jonas Rass ed Emiliano Corona nel finale.
Non volglio però dimenticare, e personalmente applaudire, anche i vari Dario Pedrotti, Paolo Dorigati, Cosimo Guasina, Andrea Albertani che anche senza l'onore delle cronache hanno saputo sudare e soffrire non poco portando a termine la loro gara.
Un altra cosa piacevole che i ricorderò è l'espressione stralunata di Francesca Pellizola, quando gli ho comunicato che aveva vinto. Lei con candore e sincerità non mi voleva credere... dicendo che non aveva l'abitudine.
Non posso esimermi da un commento anche sulla mia categoria, la M35 dove l'amico Enrico Casagrande quest'anno pare davvero aver trovato un equilibrio atletico-tecnico importante. Ho sempre sotsenuto che è uno dei master più forti in circolazione i fatti mi stanno dando ragione. Ad Enrico ormai manca solo un grande risultato in una manifestazione importante e gli auguro con sincerità che questo sia l'anno buono per lui : se lo merita. Forse la specialità giusta potrebbe essere proprio la "long". Anche Antonio Loss dimostra di fare sul serio... dopo aver visto anche Baccega in grande condizione a Fonzaso mi rendo conto che quest'anno ottenere qualche buon piazzamento in M35 sarà davvero dura. Uno stimolo in più per allenarsi duramente!!
Concludo ringraziando tutti i partecipanti, e i compagni di squadra del Trent-O. Organizzare una gara, facendo parte di un team dove davvero tutti sono sempre sinceramente a disposizione per aiutare gli altri, è una bellissima sensazione.

mercoledì 19 marzo 2008

Miane Follina – Campionato Veneto Long

Gara particolarmente dura, su un terreno che già di per se presenta pendenze importanti, su un terreno in certi tratti quasi argilloso e reso impossibile dalla pioggia, che ha trasformato la gara in molti tratti in un complicato esercizio di equilibrio. Il tracciatore poi non ci ha fatto mancare nulla, facendoci salire e scendere a ripetizione su pendii al limite del verticale e scivolosi come un pavimento insaponato. Probabilmente la carta non offriva molte possibilità per fare meglio. C’è a chi piace questo tipo di orientamento, a me personalmente proprio no: apprezzo le are fisicamente dure ma non quelle in cui il rischio di farsi male o in cui riuscire a muoversi con disinvoltura è il problema più grosso.

La mia gara è andata abbastanza bene : un esitazione alla lanterna 2 per un sentiero non segnato, una distrazione da un minutino alla 4, un minuto e spiccioli in zona punto alla 5 (mi sembrava decisamente bassa…ho cercato più in alto). Per il resto bene tecnicamente (forse si poteva fare qualche scelta migliore), ma una nota dolente per la corsa. Su pendenze “estreme” e con terreno melmoso ho sempre avuto delle difficoltà, in gara ero parecchio stanco ma la cosa non mi ha stupito dato che in questo periodo sto cercando di fare quantità in allenamento e quindi non posso ovviamente avere brillantezza. Inoltre il giorno precedente ho passato due ore su e giù in bosco a Cavedne per controlare le fetuccie della nostra gara del 24 Marzo.
Una piccola nota di folklore il vincitore della mia catergoria mi ha stupito con una favola alqualto strana : senza allenarsi MAI riesce a dare 15 minuti di sola corsa, e sottolineo SOLA CORSA, al sottoscritto. Certo che devo essere diventato proprio scarso dato che io mi alleno bene o male 3 volte alla settimana. Forse è meglio che faccia come lui…. non mi allenerò più!!! Ecco dove sta il mio errore. Più ti alleni peggio vai, se non fai nulla vai come un caccia. Stranezze della fisiologia!!! (o a qualcuno dovrebbe crescere il naso versione Pinocchio??)
Per il resto l’amico Antonio Loss ha mantenuto fede ai suoi proclami di ottima condizione facendo registrare un tempo di tutto rispetto.
Anche questa volta il percorso M35 era abbinato alla categoria WA : Christine Kirchlechner e Carlotta Scalet mi hanno dato la “paga” : complimenti a loro.Spero di arrivare prima possibile ad una condizione fisica migliore. Su terreni più adatti alla mie caratteristiche spero di tornare presto a “rompere” le scatole ai più forti.

martedì 11 marzo 2008

SPRINT A DUE TAPPE DI FONZASO


Esordio stagionale in quel di Fonzaso, con un’interessante formula che prevedeva due tappe sprint.Il tracciatore Antonio Loss è stato a mio avviso particolarmente bravo in quanto ha proposto nella prima tappa dei percorsi molto veloci su terreno prevalentemente di campagna, nei quali era necessario e possibile mantenere elevate velocità di percorrenza senza tuttavia far mancare una scelta in molti tratti.Nella seconda manche invece i tracciati si snodavano esclusivamente del centro cittadino di Fonzaso e pertanto era decisamente più difficile riuscire a tenere elevate velocità di corsa a causa dei continui entra ed esci per strade e vicoletti.Le due gare proposte sono secondo me sono un’ottima rappresentazione di cosa intendo per gara Sprint. Le difficoltà tecniche non sono ovviamente elevate ma l’abilità dell’orientista è riuscire a fare tutto perfettamente (anche un solo minuto di errore può pregiudicare la classifica) essendo spesso in affanno fisico per l’elevata prestazione fisica richiesta. Anche i tempi di percorrenza sono stati ottimamente calibrati dal tracciatore.
Due parole sulla mia gara: finalmente sono riuscito a correre due sprint senza incorrere in errori rilevanti e per me è davvero un liberazione dati i disastri nelle mie ultime prove. E’singolare come in entrambe le manches ho avuto delle esitazioni immediatamente dopo il via (nulla di grave…10 secondi nella prima e una ventina nella seconda) segnale però che occorre riabituarsi ad entrare velocemente in gara. Per il resto prestazione molto pulita: solo una lieve imprecisione nella seconda manche in uscita dal punto 10 (stima del tempo perso 15 secondi.. vedremo gli split). Porto a casa un ottimo terzo posto dietro all’amico Michele che si porta sull’1-0 nella nostra interminabile sfida annuale, ma soprattutto dietro al vincitore Antonio Baccega che questa volta mi ha davvero impressionato. In particolare nella prima manche, quella molto fisica, nella quale mi ha rifilato circa 30 secondi, credo di aver perso come già detto solo 10 secondi al via e poi forse 3-4 secondi per una scelta non perfetta in uscita da un punto. Restano quindi ancora 15 secondi di gap, ma considerando che anche se non ho corso al 100% in certi tratti ho forzato abbastanza, penso che il “Finanziere” quest’anno gode di una forma fisica eccellente. Considerando il fatto che è uno degli atleti dotati di miglior tecnica di tutto l’ambiente credo di poter avvisare tutti gli H35 che quest’anno sarà un osso veramente duro per tutti. Se mantiene questa condizione atletica sono curioso di vedere chi riuscirà a batterlo.
Per divertimento una comparazione con le WE presenti che avevano il mio stesso percorso : posso dire di essermi preso la soddisfazione di fare meglio delle bravissime Helga e Laura : parlando con loro ho però appreso che entrambe non sono al meglio della loro condizione in quanto si stanno riprendendo da qualche acciacco: in bocca al lupo ad entrambe per riuscire a trovare una buona condizione quanto prima e…. se capiterà ancora di gareggiare sugli stessi percorsi di non vendicarsi “distruggendomi” con troppo distacco.
Concludo con un plauso generale a tutta l’organizzazione : volti distesi e sorridenti, ottimi percorsi, buona logistica, bella partenza “rallystica” da palchetto, ottime e veloci le premiazioni.