giovedì 16 ottobre 2014

Semplice no?

Allenare la concentrazione significa controllare i processi motori di pensiero, dirigere e mantenere l'attenzione su di un compito per una corretta esecuzione incrementando le capacità di: 1. selezionare gli stimoli su cui focalizzare l'attenzione, escludendo quelli irrilevanti 2.dirigere l'attenzione al momento opportuno verso le informazioni pertinenti 3. mantenere l'attenzione sugli stimoli rilevanti. L'affinamento e la gestione volontaria della capacità di concentrazione vengono sviluppate attraverso il training propriocettivo e le procedure di rilassamento, andando così a costituire un insieme di abilità sinergiche ed interconnesse e rappresentando le condizioni necessarie per la buona riuscita delle successive fasi di visualizzazione e ripetizione ideomotoria

martedì 14 ottobre 2014

Mi regalo un'altra sfida

Visti gli ennesimi deludenti risultati orientistici, ormai cronici, ho voluto "regalarmi" un'altra sfida. A 4 anni dall'ultima, mi sono iscritto alla Maratona di Roma del 22 Marzo 2015.
Forse per da buon pistarolo (ignorante si intende!) è una buona occasione per rivivere delle emozioni intense, che i grandi eventi regalano con certezza. Anche se credo che stavolta sarà dura... ma dura dura... ma dura dura dura dura. Non che le altre volte lo sia stata poco, comunque, ma so già ancora prima di partire che le limitate risorse di tempo libero non permetteranno una preparazione propriamente adeguata. In questo momento ho anche un po' (tanta) di paura... paura di non farcela, perché quanto corro 20 km... e penso che non sono ancora a metà strada mi domando come ho fatto in passato a reggere tutta la distanza. Il tempo passa, inesorabile.
 Ma forse è proprio questa LA sfida. Il "must" sarà lo svincolo assoluto dal cronometro... verrà quel che verrà. Stavolta davvero voglio solo divertimi, arrivare al traguardo bene, in buone condizioni... a 44 anni in fondo "che ci importa del tempo!" (Vero Stegal?)


lunedì 6 ottobre 2014

CAMPIONATI TRENTINI SPRINT - CROVIANA

Essendo un mio podio ad un campionato trentino individuale un evento abbastanza raro (2a volta), un post commemorativo mi sembra giustificato, anche perchè questo è stato il mio ultimo campionato ufficiale in categoria M35.
In partenza siamo solo in quattro, però obbiettivamente tutti molto competitivi. La griglia prevede a due minuti di distanza, nell'ordine : Me, Dario Pedrotti, Nicola Bertoldi, Eddy Sandri. Specie per Dario ed Eddy si tratta dei due fra gli M35 più in forma del momento e inoltre molto a loro agio nelle sprint. Anche il sottoscritto nelle corte distanze quest'anno si è rivelato tutto sommato competitivo e Bertoldi è uno che di corsa viaggia forte e nelle CSI si è sempre ben comportato. L'analisi della griglia mi fa pensare che non è improbabile che i due forti possano raggiungere i due meno forti avanti a loro, che però essendo buoni corridori potrebbero tenere botta dal ricongiungimento al traguardo. Espongo questa sede a Michele (Candotti) durante il riscaldamento.... e lo svolgimento della gara mi darà ragione in modo sorprendentemente preciso.
Esco dalla partenza deciso e determinato : i primi 4 punti ho l'impressione di correrli molto forte e l'analisi split lo conferma dato che ero secondo a poco da Dario. Dal 5 al 9 tratte ravvicinate e punti più insidiosi mi fanno saggiamente tirare un po' il freno, anche se sono preciso in zona punto e non mi pare di essere eccessivamente lento gli split dicono il contrario, cioè che ho perso parecchio. 10 e 11 tratte di nuovo filanti che cerco di correre a massimo. Alla 12 mentre profondo tutte le energie per continuare in una corsa veloce, cerco il modo arrivare alla strada superiore a quella principale, ma non ho il colpo d'occhio che servirebbe. Mi pare di non trovare sbocchi diretti fra privati e recinti e quando il tempo per pensare è finito e serve decidere che fare, arrivando sullo stradone l'unica cosa che ho in mente è fare il giro per la 13. Questo è l'unico errore di giornata che costa su e giù un minuto. Alla 12 mi prende il Dario.... alla 13 ero già passato e quindi ci vado a bomba dietro a lui. Per andare alla 14 mi passa per la testa di sfruttare "la scia" per l'uscita punto, però sempre guardando la carta.... e infatti  appena usciti dalla 13 ho l'impressione che Dario non prenda la direttrice giusta, ma non ho il coraggio di tirare diritto per la mia scelta... cincischio un po' per vedere che fa e per fortuna si ravvede e quindi su può dare gas a tutta. Se non ricordo male arrivo prima io al punto. Qui però capisco (e non sarà l'unica volta in questa gara) che pur essendo veloce nella corsa durante la tratta sono molto meno scorrevole di lui nelle operazioni di entrata, punzonatura e soprattutto in uscita dai punti. Infatti per andare alla 18 ho un ultimo sussulto di energia per uno strappo in corsa ma in entrata-uscita punto prendo 10 metri buoni dal "dopolavori". Il tempo di riprendersi ed è ora di aspettare la coppia Eddy-Nicola che con un notevole "Thrilling" arriva esattamente 4 minuti dopo di me. Il che significa una cosa : per il primo posto Eddy e Dario se la giocheranno a secondi, esattamente come me e Nicola per il 3° posto.
Vince Eddy per 2 secondi su Dario e io ho la fortuna di arrivare terzo per un misero secondo. Tante volte mi sono preso secondi e quarti posti per inezie... e quasi non mi pare vero che stavolta la sorte è stata dalla mia parte. Eh si, perché bisogna ammetterlo.... un secondo è effettivamente questione di fortuna.
La cosa che mi pare più evidente è che i primi due hanno complessivamente un'altro passo rispetto al mio. Non solo oggi, ma è stato così per tutta la stagione. Atleticamente, ma specialmente del contatto molto rapido corsa-carta e nella fulminea velocità di esecuzione in entrata-uscita punto, specie nelle tratte brevi. Io sono ad un livello tecnico inferiore. Giù il cappello, davvero molto forti.

Visto che ci sono, vista l'eccellenza dei primi due classificati, vista la bella e varia tracciatura di questa gara, ho voluto fare un'analisi di raffronto di come ho corso nelle tratte veloci-lunghe e in quelle lente-corte togliendo il punto 12 con l'errore di scelta.
Tratte Lunghe Veloci : 1-2-3-4-10-11-14-18-19. Andrea 11'59'', Dario 11'43'', Eddy 11'34''.
Tratte brevi-corte : 5-6-7-8-9-13-15-16-17.  Andrea 5'59'', Dario 5'27'', Eddy 5'09''.
Da questo raffronto... emerge numericamente quanto mi era già abbastanza chiaro. Sulla corsa sono ancora competitivo, anche se viaggio un poco meno dei due baldi giovani (ah!! se avessi il tempo di allenarmi appena un po' di più!!! e non lo nasconderei di certo).

Nelle tratte brevi ad alta intensità di corsa-lettura sono parecchio indietro, e dovrò cercare di rendere l'azione più scorrevole, credo specialmente in uscita punto. Però nelle sprint, quest'anno mi sono migliorato correndo gare più che accettabili. Se l'anno prossimo in M45 migliorerò ulteriormente nella fluidità in zona punto potrò prendermi delle belle soddisfazioni.