mercoledì 23 aprile 2008

Coppa Italia - Centa San Nicolò in Vigolana

Esordio stagionale in Coppa Italia, sulla distanza Long. Per me una gara molto emozionante perchè in questi luoghi ho vissuto le estati della mia gioventù.
Gara caratterizzata da dislivelli da percorrere davvero notevoli, valloni molto profondi, e poche zone aperte.
La gara mi è davvero piaciuta, e devo dire che per quanto mi riguarda non mi è sembrata priva di aspetti tecnici (sento già fischiare le orecchie per qualcuno che penserà...per forza scarso come sei!!!). I primi punti erano molto piacevoli e scorrevoli in discesa. La fase centrale sostanzialmente piana mentre dal punto 9 in poi il fisico è stato messo a durissima concentrazione del dislivello nei punti finali è l'unica cosa che mi ha fatto soffrire parecchio, e l'avrei preferita più distribuita nell'arco della gara.
Sono particolarmente contento perchè forse per la prima volta ho corso una long sbagliando pochissimo. Un paio di minuti alla lanterna 5 e probabilmente una scelta di percorso non ottimale nella tratta 11-12, caratterizzata dall' attraversamento di una vallata profonda come ne ho viste poche in vita mia, che mi ha costretto ad una deviazione con "aggiramento" pittuosto lunga. La riflessione va allora sul risultato: nonostante abbia fatto una gara molto pulita e a tratti anche in buona corsa non sono arrivato molto avanti in classifica, anche se gli atleti con i quali mi devo confrontare erano tutto sommato abbastanza vicini. Il fatto di non essere riuscito a fare meglio di loro però mi fa capire ancora una volta quanto occorra essere bravi per emergere in M35. Bisogna non sbagliare nulla, serve correre forte e ancora non basta : non sono ammessi neppure tentennamenti o un tipo di "corsa indecisa" che in un ora e rotti di gara ti possono far perdere quei 5 minuti che ti farebbero progredire in classifica. Ma non mi scoraggio : Domenica ho già fatto un bel passo avanti rispetto al solito e i margini di miglioramento esistono ancora. Pazzesco il tempo di Rigoni....veramente stellare, di un altro pianeta. Chissà però se si diverte a dare 20 minuti a tutti! Fare una gara sapendo a priori di distruggere qualsiasi avversario non mi pare molto gratificante.
Adesso i Campionati Italiano a Genova : obiettivo la 5a finale consecutiva. Sarebbe una bella soddisfazione. Non nascondo che ci tengo parecchio e ho finalzziato la mia preparazione per questo appuntamento.
Ogni scusante è quindi vietata

lunedì 21 aprile 2008

Campionati trentini sprint - sondaggio fra gli orientisti

Non so perchè, ma mi ero fatto convincere dall'amico Michele che questi campionati si sarebbero svolti in un terreno misto cittadino-campagna. Del resto il nome della carta "Pineta San Silvestro" lasciava ben sperare.
Purtroppo invece all'arrivo sul posto (fra l'altro molto difficoltoso...20 minuti per capire dove andare) ho subito capito a cosa si andava incontro avendo già gareggiato 2 volte in quella zona.
Arrivati in partenza e presa la carta mi è venuto un colpo.... non ci sono sentieri!!! Ma il primo colpo d'occhio era stato ingannevole : i sentieri c'erano eccome, e anche tanti, ma la grafica imposta dalle norme ISSOM li rendeva quasi indecifrabili, in particolar modo per la similitudine grafica con le curve di livello.
Credo che sull'argomento si potrebbe intavolare una discussione infinita ma che riassumo così :
a) è più importante rispetare un norma di graficizzazione che rende la carta illeggibile all'utente finale in gara
b) meglio essere "trasgressori" graficizzando in maniera diversa ma rendendo la carta leggibile a chi la dovrà usare?
Per me il senso pratico e l'elasticità dovrebbero sempre avere il sopravento nelle decisioni e quindi voto b).
Ma qui LANCIO IL SONDAGGIO : a) o b) ? Invito tutti a rispondere, anche ai "timidi" che di solido leggono e basta. Eh già perchè 5000 visite e così pochi commenti significa che spesso c'è la paura ad esprimersi.
In particolar modo sono interessato all'opinione di Zonori, che tanta attenzione pone a questi aspetti.
Poi esprimo un altra osservazione : una gara sprint non dovrebbe essere corsa su un terreno così. Le gare sprint che prediligo sono quelle come la prima delle due tappe di Fonzaso o quella del parco delle acque minerali di Imola. Alta velocità di corsa e leggibilità della carta i fattori fondamentali. Devo ammettere però che non conosco totalmente i REGOLAMENTI a riguardo pertanto non posso esprimere un giudizio competente in merito. L'unica cosa che so per certa l'ho letto sulla dispensa di tracciatura di Zonori che mi permetto di citare :
"... Compito del tracciatore di una gara Sprint è quello di proporre dei percorsi eseguibili a velocità molto sostenuta (la massima in CO) e quindi contenenti pochi problemi di carattere essenzialmente orientistico, se non quelli legati alla lettura della carta ad alta velocità appunto e a scelte di percorso essenziali (sinistra o destra dell’ostacolo). Il tracciato dovrebbe premiare l’atleta più preparato dal punto di vista fisico (il più veloce). I terreni adatti a ospitare gare Sprint dovranno essere innanzitutto a elevata percorribilità, in possesso di un numero sufficiente (anche non elevato quindi) di caratteristiche orografiche significative, con eventuale presenza di ostacoli evidenti, e quindi facilmente distinguibili in carta (recinti, muri, pareti di roccia, corsi d’acqua, scarpate, ripidi pendii, strade con traffico veicolare, ecc.), e di estensione compresa tra 1 e 1,5 kmq."
Altro aspetto il tempo del vincitore : 15 +/- 3 minuti.
Per le caretteristiche della gara direi che non ci siamo: carta poco leggibile , grossa difficoltà nel correre velocemente. Tempo del vincitore invece praticamente centrato nella parte alta della forchetta di regolamento.
A parte la non leggibilità della carta però la gara mi è piaciuta, anche se come l'ha definita l'amico Antonio Loss era classificabile come una "long " corta.

Per la mia prova, credo che sia una di quelle che in assoluto mi ha lasciato più rimpianti. Dopo un errore al punto 1, dovuto al fatto che l'interruzione delle CLD per il torrente mi ha fatto prendere una maestra per un altra stando troppo alto, (per fortuna ho rimediato abbastanza in fretta) avevo preso un ottimo ritmo.
Poi alla 9, nella foga per voler forzare a tutta e fare un risultato importante o commesso un errore pazzesco transitando sul sentiero dove a pochi metri era presente la laterna, ma proseguendo oltre. Certamente è stata la fatica e la conseguente mancanza di lucidità a giocarmi questo scherzo...peccato. Sto aspettando gli split time per vedere cosa ho gettato alle ortiche. Però non ho rimpianti.... giusto cercare di giocarsela al 100% delle proprie possibilità : sarò ottimista ma spero arriverà un giorno in cui questa mentalità mi sarà una soddisfazione

Ultima cosa : complimenti al compagno di squadra e tecnico della mia società Lorenzo "Fritz" Frizzera per la bella vittoria. Bravo davvero : la sensazione che ho è che anche senza errori non avrei fatto meglio di lui. Agli split time questa verifica!

domenica 13 aprile 2008

Ultimo test prima del tour de force


Oggi al "Bosco della città" di Trento, in località San Rocco di Villazzano si è disputata la prima gara valida per il Criterium CSI 2008. Ghiotta l'occasione di un test così vicino a casa per riscaldare i motori in vista del poker di gare importanti in programma nei due prossimi fine settimana.
La carta del bosco della città non è particolarmente estesa, ne piena di grandi possibilità orientistiche ma il tracciatore Augusto Cavazzani (papà per la quinta volta nei giorni scorsi...SUPER complimenti!!!) con grande abilità è riuscito a ricavare una gara molto interessante, non priva di aspetti tecnici. La primavera un po' fredda ha anche ritardato il formarsi della vegetazione "verde cattiva" che probabilmente avrebbe potuto ostacolare maggiormente di quanto non ha fatto in realtà, la percorrenza in gara. Tratte brevi con grande attenzione da porre nell'uscita del punto erano a mio avviso le caratteristiche principali dei percorsi. Lanterne posizionate davvero da manuale: non "imbucate" versione tranello e nemmeno troppo visibili da lontano
La mia gara è stata più che onesta. In pratica nessun errore grave ma lievi imprecisioni alla lanterna 2 (entrato nella buca prima), 11 (indecisione sui sentieri), 14 (errore da dilettante : vista una lanterna in lontananza mi ci sono avventato ma non era la mia!), 18 (non trovato il sentierino perpendicolare alla strada). Totale stimato sui 2' - 2'30'' al massimo. Fisicamente si è fatta sentire la stanchezza di un allenamento di ripetute massimali in salita fatto Venerdì e che mi ha davvero distrutto le gambe. Però so bene che fra una settimana e ai Middle mi tornerà utile!!
Bravo Michele C. che mi rifila 2 minuti quindi proprio il tempo che ho calcolato per gli errori commessi. Pure lui però ha stimato 2 minuti di errore e quindi devo supporre che devo migliorare in quello che ormai chiamo CORSA INDECISA cioè non un errore ben definito ma una velocità di percorrenza ridotta a causa forse di insicurezza, forse per mancanza totale di fiducia in quello che si sta facendo.
La solita occhiata alle categoria accorpate : oggi mi è toccata la M19-34 dei "giovanotti". Bravo Martin Muhrer che mi ha rifilato la bellezza di 5 minuti!! Però da un ELITE giovane (sigh) e bravo come lui non è poi così scandaloso.
E ora....Sabato campionati Trentini Sprint, Domenica Coppa Italia in Vigolana. Si inizia a fare sul serio!!

domenica 6 aprile 2008

Allenamento a Sella Valsugana - 6 Aprile 2008

Manca davvero poco all'inizio delle gare che contano ed è davvero arrivato il momento di fare un po' di verifiche sulla propria condizione fisica e tecnica.
Arrivo da una 2 settimane di OTTIMO allenamento atletico. Ho dedicato più tempo all'allungamento e sono stato premiato: la schiena non mi duole più e mi sento anche meno "inchiodato" nell'azione di corsa. Sono riuscito quindi a caricare per bene in termini di quantità : la gamba è ovviamente appesantita ma con un po' di scarico dovrei arrivare ad una buona condizione. Mi sono testato specie sulle pendenze estreme su tratti ben conosciuti e cronometrati. In particolare mi ha soddisfatto riuscire a fare i tradizionali 400 metri di dislivello in 20 minuti senza dannarmi l'anima. I 5 minuti per 100 metri di dislivello, senza soffrire troppo, è un ritmo più che accettabile per me che sono nato e cresciuto come corridore da pianura e che in salita, specie sulle pendenze "vertical" ha sempre sofferto.
Per la parte tecnica ghiotta occasione con l'allenamento proposto dai tecnici del trent-O a Sella Valsugana, di cui propongo carta con il mio percorso e un breve commento delle tratte significative.
Punto 1 : se fossi stato in gara avrei fatto fino al sentiero che scendeva e portava diritto al punto. Essendo un allenamento sono uscito un po' prima e cercando di portarmi culla c.d.l. giusta sfruttando gli avvallamenti nel punto dove il terreno "girava". Non ho visto al primo passaggio la fetuccia bianca che indicava il punto ma credo di esserci passato a poco davvero vedendo dov'era quando son tornato un po' indietro. Errore 1'30''
Punto 2: sono andato un pelo "lungo", per fortuna c'era una linea di arresto importante che mi ha fatto rientrare subito. Errore 40 secondi
Punto 3 : forse il più difficile dell'allenamento. Volevo fare una cosa diversa ma probabilmente per le difficoltà di passaggio dei valloni ho deviato un po' la traiettoria. In ogni caso sono riuscito ad individuare la forma del terreno 4 curve sopra il punto e mi sono così salvato.
Punto 5 : si poneva un bel dilemma : strada o costa? Ho scelto per un via di mezzo : stradina + sentierino per oltrepassare i due grossi avvallamenti a circa metà tratta. Poi 7-8 curve da risalire con "warning" all'avvallamento con ruscello a circa 100 metri dal punto. Con soddisfazione estrema ho "sbattuto" sulla fetuccia e ciò mi ha dato fiducia. Purtroppo il bosco era in pessime condizioni con un sacco di ramaglie che facevano rischiare distorsioni alle caviglie. Ho percorso l'ultima parte della tratta quasi al passo per non rischiare guai.... con le tante gare importanti alle porte sarebbe stato un grosso danno.
Punto 6 : date le condizioni del bosco e i rischi connessi sono sceso alla strada e risalito. In zona punto ho avuto l'esitazione più grande della giornata. Ero straconvinto di avere individuato il sasso giusto subito dopo una collinetta ma la fetuccia non c'era. C'era invece 40 metri alla mia sinistra. Appena uscito dal punto ho trovato praticamente subito la stradina in discesa .... qualche dubbio mi rimane. Tempo perso 2 minuti buoni.
Punto 7 : tratto molto bello. Ho cercato la quota esatta sfruttando la leggera curva della strada asfaltata, dove c'era anche un suo cambio di pendenza. Son riuscito anche a mantenere la quota nell'attraversamento del "super" vallone e prendendo come "warning" la fossa 150 metri prima del punto lo ho trovato subito. Bene!!
Riguardando il punto mi domandavo se forse non era meglio stare un po "alti" evitandosi quel brutto attraversamento, magari uscendo nel punto in cui la strada passava da asfaltata a sterrata.... commenti di lettori sono bene accetti!!
Gli ultimi 3 punto non presentavano grandi difficoltà e son stati molto gradevoli perchè il terreno era decisamente più scorrevole.
Tempo totale 1h04'', errori stimati circa 5'. Il tutto senza forzare sulla corsa, data la stanchezza delle 2 settimane di intenso allenamento e il rischio distorsioni molto alto.
Sarò pronto per i prossimi importanti appuntamenti? ( Campionati Trentini Sprint, Coppa Italia, Campionati Italiani Middle) E chi lo sa? Speriamo di si!!