domenica 19 maggio 2013

CSI a Folgaria

Non avevo intenzione di scrivere un post su questa gara, ma vedendo lo stato della carta a fine gara, complice l'ormai inevitabile scivolone in qualche posto colpito dal diluvio universale di questi tempi, ho pensato che solo la scansione della mappa lo meritasse. La gara è stata tutto sommato positiva, e ho cercato di interpretarla alla vecchia maniera ovvero correndo a tutta, senza se e senza ma, cercando di sbagliare meno possibile. Un paio di errori non troppo gravi costano sui 2 minuti e il risultato finale è soddisfacente dato che il distacco da SuperDario è di circa 2 minuti. Inoltre la stampa era un po' "pesante" e la leggibilità non era delle migliori, e questo aggiunge valore alla scelta "smanettona".
La cosa migliore della giornata è comunque il gelato al gusto mascarpone con pezzi di nocciola annegati, generosamente consigliato e offerto da DopolavOri... una vera leccornia. Grazie!

mercoledì 15 maggio 2013

C.T. Long ad Asiago. Il ritorno all'errore.

Dopo una serie di gare abbastanza pulite , nella difficile carta di Asiago, ho commesso un paio di errori abbastanza impattanti in termini di tempo perduto.
La prima parte della gara era insidiosa e, mal comune mezzo gaudio, ha creato difficoltà a parecchi concorrenti.
Quale migliore occasione dunque per un po' di analisi degli errori commessi.
Dopo un primo punto più incerto che sbagliato (tutto in direzione con un occhio al naso disegnato dalle cdl), proseguo spedito e deciso verso la 2 che trovo subito e bene (ancora in direzione).
Alla 3 il primo "fault". L'idea è di transitare vicino al rudere a metà tratta: esco in cdl-direzione e so che dopo un po' dovrò salire. E infatti salgo, ma troppo. Passo sopra il rudere che infatti non vedo, ma non me ne preoccupo più di tanto. Qualcuno infatti in partenza mi ha detto che io della carta leggo anche chi l'ha fatta e omologata. Applicando il principio della semplificazione (è un obiettivo intermedio di tratta... non è fondamentale....) ma purtroppo anche il principio del "vado avanti un po' alla caxxx", mi ritrovo alla sommità del naso senza avere bene idea di che cosa sto facendo. Infatti dopo un po' non ci capisco più nulla e provo quella sgradevole sensazione di quando ti sembra tutto uguale. Eppure, con il senno di poi era evidente la forma del terreno che indicava che al punto ci si arrivava dopo un cambio di pendenza da salita a discesa. Impiego troppo a capire che è meglio puntare al prato sottostante, prendere un punto di attacco (curva di recinto vicino alle due costruzioni) e da  lì e risalire al punto. Infatti in 1 min arrivo diritto alla lanterna. Se prendevo prima quella saggia decisione, invece che pascolare a vuoto avrei perso parecchio di meno. Vabbè.... alla fine scopro che quel punto ha fatto soffrire molti. La 4 la becco subito e andare alla 5 mi pare molto semplice: arrivo al primo sentiero  taglio per il secondo che percorro in corsa veloce fino ad una marcata curva a destra (punto di attacco). Di li in direzione sono si e no 100 metri. Senza particolari ostacoli o verdi che possano far deviare....ma sta di fatto che giro, giro e rigiro e quella dannata buca non la trovo. Decido di rientrare al sentiero e riprovare... ancora nulla. Quando iniziano a girarmi le scatole ... giro l'occhio e vedo il telo. Mi pare impossibile non averlo individuato prima, ma non credo che un UFO l'abbia tolta e rimessa per farmi un dispetto. Se l'errore alla 3 ci può stare, questo appartiene alla categoria errori inspiegabili.
Da li in poi torno a correre e fare orientamento in modo accettabile, tranne al cambio carta quando dalla 10 invece che girare la carta e andare alla 11, tengo la carta dalla stessa parte e vado alla 1.... Almeno posso dire di averne aggiunta un'altra alla collezione delle "perle".
Alla 12 scelgo di fare il bravo orientista invece che adottare la in questo caso solita saggia "pistarol-infam-stragegy" cioè scendere a tutta alla strada, correre a bombazza e poi risalire. Risultato: leggo troppo durante la tratta e pur arrivando al millimetro alla lanterna prendo 3'30'' min da Michele che fa il corridore rischiando zero. Anche qui occorreva capacità di analisi su come sfruttare al meglio le proprie caratteristiche. Fondamentalmente l'autore della mitica mail anonima che mi scrisse che sono e sarò sempre "un infame pistarolo ignorante" non era priva di una certa ragione. Almeno in certe tratte come la 11-12
Nonostante la classifica non sia disastrosa, non sono soddisfatto della prestazione: quei due errori andavano evitati o almeno occorreva limitarne la perdita di tempo.


domenica 12 maggio 2013

Un' altra perla da orientista.

La gara di Pradellano è andata in archivio con una buona prestazione. Quasi nessun errore, corsa accettabile, concentrazione "new model" cioè attenzione ma in modo rilassato e disteso. Ma quello che ricorderò di questa gara è la folle discesa dal punto 14 al punto 15. Appena messo il naso fuori dal prato che avevo individuato come "trampolino" è iniziata una picchiata impressionante. Dopo pochi secondi la situazione è precipitata (questa volta non in senso metaforico). Tuttavia la discesa "a bob" , con il mio sedere nel ruolo di Bob, pareva funzionare a meraviglia se non che.... ho aggiunto una gemma "classica" alla serie dell sfighe dell'orientista. Impuntando le mani per dirigere il bob nella direzione giusta mi si è sfilato lo sport ident! Una volta realizzata la cosa, avere attivato le operazioni di frenatura ero almeno 10 metri sotto il luogo dove è avvenuto lo "sfilamento". No panic.... OK PANIC!!! Risalgo con 1000 difficoltà (tipo semifinale Middle a Parma) il pendio dalla pendenza davvero impressionate ..ma lo sport ident non c'è. Il destino beffardo ha messo tante foglie in quel posto e quindi inizia un operazione "palmo a palmo", che fortunosamente ha successo in 3-4 minuti. Vista la difficoltà a salire avevo appoggiato la carta per terra .. e genio dei geni, preso anche dalla particolarità della situazione, mi dimentico di riprenderla. 50 metri sotto quando voglio guardare la carta per attaccare la 15.... leggo ... il palmo della mia mano. Non essendo un chiromante la cosa non mi aiuta molto. Mannaggia che dura risalire a riprenderla!!! La scansione allegata al post è la versione "ripulita" della carta. Vi lascio immaginare in che condizioni era nel post caduta. Al di la di questo sono molto contento per la gara in generale ma soprattutto di come riesco a gestire emotivamente la gasa post "fattaccio". Quest'anno dal punto di vista tecnico, ma sopratutto dell'attenzione, mi pare di aver fatto un passo avanti. per le "sfighe" dell'orientista, credo che ora mi manchi solo di prendere la carta sbagliata in partenza. uomo avvisato mezzo salvato.