domenica 8 dicembre 2013

Borgo, ultima gara 2013

Ultima gara della stagione 2013, che voglio gettare al più presto nel dimenticatoio,  in quel di Borgo per la 3° prova dell’Oricup Inverno.
Spero che la fine della stagione sia di buon auspicio per l’inizio della prossima, dato che finalmente ho almeno 3 buone ragioni per essere molto soddisfatto.
La prima è la gara che ci hanno preparato:   secondo me è stata eccellente in quanto aveva tutte le caratteristiche di una perfetta “spriddle”  . Cambio di terreno campagna-centro storico, tratte brevi e tratte lunghe bene alternate, parti filanti e cambi di direzione, quasi sempre scelta di percorso, tratti più tecnici alternati a tratti fisici. Davvero molto divertente, completa ed allenante, complimentoni  al Bepi Simoni (per la rima rivendico diritti d’autore n.d.r.) per la splendida tracciatura.
Secondo, che dopo tanto, ma tanto tanto tempo, ho sentito le gambe spingere decentemente, e non ho mai avuto la sensazione di trascinarmi faticosamente e pesantemente. La terzultima tratta lunga mi ha dato soddisfazione.
Terzo è avere ritrovato mordente, grinta agonistica. Questo lo ho capito quando alla fine, una volta assodato che avevo perso un bel po’ per avere male interpretato un divieto di passaggio (di cui parliamo dopo), ero incazzato nero. E questo per me, per come sono fatto, è un ottimo segnale ….Dato che ci siamo breve cronaca della gara. Primi 3 punti scorrevoli e trasferimento dalla campagna al centro di Borgo. Tutto bene nella parte alta del paese, solo piccola esitazione nell'andare alla 7, appena attraversato il ponte “svolto” a destra guardando la strada sopra rispetto a dove sono. Correggo in fretta, 10-15 secondi di errore,  e via a tutta fino alla 9 dove passo la Orimarty che ad un ottimo ritmo mi precedeva da qualche lanterna. 10 e 11 corro molto prudente perché non voglio sbagliare nelle stradine, dove spesso per foga sbaglio. Alla 12 il “fattaccio” della giornata. Con il fiatone, le gambe e il cervello pieni di acido lattico vedo le X X X X sulla via più corta che porta al punto. Interpreto la cosa come divieto di passaggio e faccio un lungo giro dalla parte opposta per andare al prisma. Gli split dicono 1 minuto perso.
Quando vedo la Orimarty davanti a me verso l’uscita punto mi viene una rabbia colossale perché già mi immagino di essere cascato, per l’ennesima volta in qualche trabocchetto. Fino alla 16, un po’ deconcentrato dall’episodio corro non veloce e non riesco a sbloccarmi. Dalla 16 alla 17 però ritrovo la grinta giusta e la gamba mulina bene nel taglio del pratone che porta al parcheggio del centro sportivo. Buone sensazioni di corsa, finalmente. Non che corra come un missile, la forma vera è ancora lontanissima, ma almeno non mi sembra di trascinarmi come da 6 mesi a questa parte. Appena arrivato chiedo “chi ha fatto la strada dalla 11 alla 12”? Mi travolge un' ONDATA di “ma c’era la linea rossa potevi passare!!!!” mi fa arrabbiare solennemente, perché per l’ennesima volta sono l’unico pollo che ci casca (anche se a onor del vero, essendo pieno di dubbi durante la tratta mi sono girato più volte e ho visto più di una persona seguirmi, almeno non proprio l’unico va… magra consolazione). Le X X X ci sono , ma è vero c’è anche la linea rossa. Quindi l’interpretazione giusta era “non puoi attraversare la strada ma puoi passare da una parte”. Affaticato quella linea rossa non l’ho proprio vista a fianco delle X X  X che hanno monopolizzato la mia attenzione,  e anche questa volta mi sfugge la soddisfazione di una gara “perfect” in quanto a scelte e errori. Ho i cosiddetti “5 minuti” da trance agonistica e saggiamente, da manuale del post gara, conto fino a 30 prima di aprire bocca inveendo (contro me stesso) solo alla presenza del Pedro mentre entriamo negli spogliatoi, su cui riverso la frustrazione. Ma perché ci casco sempre quando c’è una di queste cose!?!? Ecco questo mi fa veramente incazzare.

Però la cosa mi fa anche piacere, molto piacere. Una sana e consapevole incazzatura significa che è tornata la voglia di premere sull'acceleratore e fare bene. Due mesi fa non mi sarei nemmeno scomposto. Con questo porgo un bel “vaffa” al 2013 sportivo, guardando al 2014 che sta per arrivare con la speranza di potermi riprendere al meglio e specialmente di fare il numero maggiore di gare prive di errori. Dare il massimo di quello che si può dare. So bene che nemmeno questo sarà sufficiente per ottenere risultati prestigiosi dato che la concorrenza va davvero forte. Ma quando si ha dato il meglio di se stessi, in fondo è già una vittoria.

giovedì 28 novembre 2013

Effetti collaterali......

Dopo aver combattuto per far rimanere i campionati Middle nella versione qualificazioni e finali, sperimento un poco simpatico effetto collaterale della nuova "brillante" formula introdotta dalla federazione che accorpa in un fine settimana campionati Sprint e Middle.
Essendo la mia società organizzatrice perderò la possibilità di disputare le due gare più coinvolgenti della stagione orientisitca.... Penso anche a chi, per i motivi più vari, non sarà in condizione di venire a Trento nel WE prescelto, perderà due campionati italiani "al prezzo di uno".
E sono sempre di più gli atleti e amici che mi scrivono e mi dicono di essere pienamente d'accordo con me. Questa volontà popolare, per me ormai chiara, interesserà anche alla federazione o preverrà la linea del "tanto facciamo quello che vogliamo?".

sabato 19 ottobre 2013

Un progresso è ancora possibile?

Anche la stagione orientistica 2013 sta per entrare negli archivi. Fortunatamente per me, che ho dovuto affrontare un lungo stop per problemi da cui sto piano piano uscendo, c'è ancora qualche garetta per tornare a divertirsi.
Ma nonostante questo, come ogni anno, inizio a pormi l'interrogativo di cosa ha portato questa stagione. E l'analisi che faccio riguarda ormai esclusivamente il lato tecnico della disciplina perché dal punto di vista atletico, se non ci sono problemi particolari, ormai so bene cosa posso dare e quanto posso rendere.
Il punto cardine dell'analisi è che anche nel 2013, non sono riuscito ad inanellare una serie di gare tecnicamente pulite, cosa che avrei voluto fortemente. E allora nella mia testa si sta insinuando quel subdolo dubbio, che arrivati a 12 anni di attività e 250 gare circa, non ci siano più ragionevoli possibilità di fare "salti di qualità" significativi, dove per tali intendo appunto riuscire a fare un "filotto" di gare consecutive a livello errori molto basso. 
Questa percezione deve allora far pensare di essere arrivati al top delle proprie capacità? E' una bella domanda.... molto interessante. La risposta dettata dalla ragione è che effettivamente se non ci sono riuscito finora non ci dovrebbero essere grandi speranze.... Eppure, in questa stagione ho disputato delle gare in cui mi sono sentito molto a mio agio dal punto di vista tecnico, in ottima simbiosi nel rapporto corsa-lettura, percependo che un ulteriore miglioramento si stava concretizzando.
Una cosa è certa: in molte gare non sono riuscito ancora ad eliminare il punto maledetto che compromette tutto il resto della prestazione.
Un esempio da casistica perfetta è stata l'ultima gara long nell'altopiano di Lavarone. Sebbene ai minimi storici di resa atletica, facendo forza su un incrollabile forza di volontà e capacità di resistenza alla fatica, stavo correndo una gara veramente buona. Tanto che al punto spettacolo, sentivo dalo speaker "the voice" Stegal che stavo "andando sotto" a un avversario decisamente più forte di me. Da subito ho cancellato questa informazione dalla mia testa, per rimanere molto concentrato. E infatti i due punti successivi sono andati benissimo. Poi , nota dolente l'erroraccio che ha rovinato gara e 2 giorni. In prossimità del punto 10 (per stessa ammissione del vincitore della gara, che no è uno qualunque) un sentiero non è segnato e una zona vicino al punto è vaga. E vengono a galla tutti i limiti di tenuta mentale. Percepisco che c'è qualcosa che non va, ma non trovo un rimedio che a posteriori sembrerebbe assai facile. Perdo tanto, ma davvero tanto tempo a rientrare in me stesso e andare ad individuare la lanterna. A fine gara sono molto dispiaciuto di avere compromesso una gara senza il mimino errore, per un solo attimo di distrazione.
Questa sarà la mia nuova frontiera : nonostante sappia benissimo che per molti sono stato, sono e sempre rimarrò il pistarolo ignorante, ho preso coscienza di aver imparato a fare l'orientamento. E in certe circostanze , anche bene. In certe circostanze bene e velocemente.
Manca l'ultimo step : farlo per tutta la gara.
Sarà possibile? O forse no, forse ho già raggiunto il mio limite di capacità mentale?

domenica 13 ottobre 2013

Risultato finale sondaggio Middle

Da diversi giorni il sondaggio proposto non segnalava nuove votazioni, pertanto posso evidenziare il seguente esito finale:
- Votanti 67
- Favorevoli al ritorno alla formula qualificazioni - finale : 49 (73%)
- Favorevoli alla nuova formule 18 ( 27%)
Per quanto questo campione possa essere rappresentativo, avendo lanciato questo dibattito molti orientisti mi hanno fatto personalmente presente la loro opinione. Il riscontro verbale ha percentuali favorevoli alla formula appena abbandonata ben superiori a quello del blog.
Questa mia proposta è arrivata a conoscenza anche alle persone che fanno parte degli organi decisionali, che quindi leggeranno sicuramente queste righe.
L'evoluzione futura potrà essere quella di tenere presente cosa pensano 3 persone su 4 che frequentano i campi di gara oppure la linea del "tanto decidiamo noi cosa fare".
Vedremo che succederà. Mi auguro che prevalga la ragionevolezze di recepire quello che la maggioranza degli orientisti vorrebbero. Ma temo che non andrà così.
Io non tornerò più su questo tema. Quello che dovevo dire l'ho detto. 


domenica 25 agosto 2013

Sondaggio MIDDLE

In relazione al post precedente, propongo il seguente sondaggio.
Il voto è ovviamente anonimo e mi raccomando .... ONESTI!!! Si vota una volta sola!

Vorreste che i campionati Italiani Middle rimanessero su due giorante con prova di qualifica e finale?
  
pollcode.com free polls 


lunedì 19 agosto 2013

Purtroppo l'hanno fatto. Addio emozionanti campionati Middle in 2 giornate.

Leggo oggi sul sito FISO : "...si indice un bando per l’organizzazione dei Campionati Italiani CO Sprint e Middle 2014.....". Questo significa che è stata soppressa la magnifica formula dei Middle con qualificazioni e finali.
Una formula di gara unica nel suo genere che proprio per questo a me piaceva tantissimo e che da sempre ha rappresentato l'evento clou della mia stagione, su cui ho sempre cercato di finalizzare un buono stato di forma.
Mi attirava l'incertezza dell'obiettivo intermedio della qualificazione, del farcela o meno, e dell' dell'attesa della serata per la finale del giorno dopo, quasi sempre vissuta in trasferta assieme ai compagni di squadra... magari a consolare l'amico...primo dei non qualificati o a tirare un sospiro di sollievo per essere stato l'ultimo "dentro". Cose stupide? Forse si, ma a me piacevano, mi davano delle piccole emozioni sportive e questo mi basta.
Non so per quale strano motivo, ma a volte ho lo strano presentimento che un po' in tutte le cose che ci circondano quando c'e ne è una  bella, è quasi d'obbligo pensare ad eliminarla. E quasi sempre per mano degli "esperti".
Ovviamente è un'opinione personale e si sa che quelle dei pistaroli ignoranti dell'orientamento contano come il 2 di picche. Ho sentito spiegazioni molto improbabili come i costi di trasferta... Salvo che poi vengono organizzate manifestazioni nazionali a quasi 1000 km di distanza dal "baricentro" orientistico, con il risultato che vi partecipano i cosiddetti "4 gatti" che si sciroppano una giornata di viaggio fra andata e ritorno... sempre per abbassare le spese di trasferta ovviamente.
Altra obbiezione che ho sentito è che in certe categorie c'erano pochi partecipanti e il doppio turno (non elettorale per fortuna) era inutile. Tutto verissimo. Peccato che in tante altre invece c'era reale competizione. Invece che eliminare la formula si poteva regolamentare meglio l'accesso alle finali (le cui norme mi sono sempre sembrate appunto abbastanza discrezionali tanto che a volte si sono sapute il giorno delle gare) con un minore numero di qualificati, e trovare altre soluzioni per categorie meno frequentate (somma dei tempi?)
Ma i guru dell'orientamento hanno deciso di togliermi la soddisfazione di questa gara da me tanto apprezzata. Del resto i guru solo loro.... se l'hanno deciso hanno di certo ragione loro. Nei miei personali "sondaggi", certo a campione statistico non enorme e forse quindi non sufficientemente rappresentativo sull'argomento, fatti quando si paventava questa possibilità,  l'opinione delle persone non era proprio quella dei guru.
O forse era solo una mia predilezione per questa formula. Forse ero l'unico a pensarla così e allora lasciatemi divertire e parafrasare " ...taci pistarolo ignorante!!!. Forse solo a te piaceva perchè essendo scarso , mica eri sicuro di farcela... Ai campioni a cosa serve la qualificazione?!?! Per loro è solo una perdita di tempo..... mica come per te.... infame corridore che se ce la fai è solo ed unicamente ed esclusivamente ed indiscutibilmente e megagalatticamente CULO!"
E tutti acclameranno i guru per questa sacrosanta decisione. Io ho provato a protestare .... ma ovviamente....

Mi rimarrà la soddisfazione di 8 finali consecutive centrate su 8 partecipazioni, 1 in categoria assoluta e 7 in Master. E specie nelle qualificazioni, forse perchè ero obbligato alla concentrazione e a non sbagliare (strano meccanismo psicologico!), alcune fra le migliori gare che ho disputato. Quantomeno di avere saputo programmare bene la preparazione.
2004 - Lanzo di Intelvi  - Assoluta
2005 - Asiago - M35
2006 - Passo Cereda - M35
2007 - Santa Maria Maggiore - M35
2008 - Capanne di Marcarolo e Piani di Praglia
 ( 2009 Organizzotore Monte Calisio - 2010 Non partecipato )
2011 - Asiago - M35
2012 - Tesino - M35
2013 - Boschi di Carrega - M35
Porterò sempre un gran ricordo di queste bellissime gare. Forse l'ultima la più bella, perchè ero in condizioni pietose dopo un inverno pieno di malanni fisici, e ci ho messo davvero l'anima e forse anche qualcosa di più. L'11° posto finale, specie leggendo i nomi di chi è arrivato davanti, quasi fantascienza. Con le unghie e con i denti, un cuore grande così.

PS : guru non provate a convincermi. Non cambio idea. Ne ho il diritto, anche se sono "ignorante"....

giovedì 20 giugno 2013

PatacracFai

Finisce decisamente male l'ultima gara della stagione estiva 2013.
Già il tipo di terreno, non era dei miei preferiti e non permetteva quasi mai, almeno a me,  un'azione di corsa decorosa. Se a questo si aggiungono due di quegli errori che non bisognerebbe proprio fare... ecco la ragione del titolo.
Se al punto 10 un errore ci poteva stare (ma non di 10 minuti) quello al punto 2 è inspiegabile.
A freddo c'erano 2 scelte molto facili : la prima uscita dal punto 1 verso la strada, "pedalata a tutta" per la strada, attacco dalla collina e via. La seconda uscita verso al grande depressione (gialla), salita per l'avvallamentone fino alla sella, transito della grande depressione e via al punto. Transitando sul sentiero vicino al punto,  diventato praticamente una strada ( ma il comunicato gara lo diceva) sono andato in confusione come un pivello, pensando di essere sulla strada segnata.
Sono molto contento per il terzo posto e podio dell'amico Stefano Z. Un "ragazzo" che se lo merita proprio. Sempre simpatico, umile, mai una parola sopra le righe. Un esempio per tutti. Bravo Stefano! 
Per fortuna adesso si stacca con una settimana di vacanza. 
Urge recupero fisico e mentale.

domenica 9 giugno 2013

Due brutte settimane

La gara di BCN ha lasciato il segno... dopo 2 settimane una caviglia duole ancora, e un raffreddoraccio assurdo per essere Giugno, mi hanno stoppato gli allenamenti.
Sono proprio malconcio... :-(

domenica 2 giugno 2013

Branchetto Bosco Chiesanuova

La sfortuna si può manifestare sotto diverse forme. Una può tranquillamente essere quando una delle potenzialmente più belle gare di orientamento dell'anno viene "disturbata" non da una, ma diverse nevicate nei giorni a cavallo fra Maggio e Giugno. Una situazione davvero imprevedibile.
In partenza, come tutti, fremo per partire, ma non immagino quale sia la reale situazione del campo di gara, specie nella zona più alta, come il DT Bepi Simoni (che si trova una bella gatta da pelare) prova a descriverci.
Una volta partito però mi rendo subito conto che la percorrenza in questa gara sarà assai difficoltosa. GIà nella prima costa, nemmeno troppo inclinata vado per terra 2 volte. Non riesco a correre: essere apripista non era di certo d'aiuto.
Il momento più critico è la tratta verso il punto 5 dove cerco di fare una scelta più orientistica possibile, senza immaginare che sto per "ficcarmi" in un pasticcio. Mi trovo a transitare su di un pendio dove affiorano sassi dalla neve (in certi tratti dove il vento l'ha ammucchiata davvero tanta) , ma non si vede cosa c'è sotto. Mi prendo una serie di legnate alle caviglie le cui conseguenze durano da una settimana. Purtroppo lo so.... sono un infame pistarolo e caviglie dei pistaroli sono solitamente di vetro. Le mie sicuramente. Del resto mi sono sempre trovato in difficoltà "sullo sporco". Sono atleticamente competitivo con percorsi scorrevoli e privi di particolati avversità. In situazioni come quelle di questa gara, vado davvero piano. 
Un po' malconcio ho proseguito la gara, e dal punto di vista tecnico posso dire di essermi comportato molto bene. Fino al punto 19. Messo a dura prova dalla badilata di dislivello, l'acido lattico si è impadronito irrimediabilmente del mio cervello facendomi commettere una serie di errori che sono spiegabili solo con la stanchezza dato che fino a quel momento avevo sbagliato pochissimo.
Dopo il laghetto ho in mente di salire verso destra in una fascia gialla. Peccato che salgo inizialmente dalla rampa prima del muretto che era logicamente da attraversare!!,  e poi da quella successiva a quella giusta. Risultato 25 minuti per un punto da circa 10.
Pazienza. Non riesco a darmi grandi colpe e giudicare la gara negativa, seppure il tempo perso è stato tantissimo. Fino ad allora era stato percorso netto e a circa 3/4 gara, finchè ho retto fisicamente, sono arrivato fino al settimo posto in classifica (finito al 14°....). Quando ho sbagliato grossolanamente, ero fisicamente distrutto come fatica e come "carrozzeria" e quindi non posso farmene una grossa colpa.
Una valutazione sullo svolgimento della gara: dopo una settimana , posso dire che il DT ha fatto bene a fare disputare la competizione. Alcuni tratti, almeno dove sono transitato io, erano secondo me obiettivamente pericolosi, ma siccome non ce lo ordina il dottore di gareggiare , ognuno era libero di continuare o ritirasi se riteneva non vi fossero le condizioni opportune. Personalmente dopo la 5 ero seriamente intenzionato a farlo ma si sa, quando ormai si è in ballo è molto difficile decidere di gettare la spugna.
Stupefacente il tempo di Andrea Cipriani... un gatto delle nevi e carro armato assieme, complimenti.
Nel blog del Lessinia Orienteering (grande Stefano Z! "tracciatore-controllore-cartografo-giudice di partenza-segretario-webmaster-fisorelationman-e molte altre cose" con così poche persone preparare una gara nazionale..... anche se mi hai fatto schiattare con quei continui sue giù) ho scritto che sono diventato una mezza cartuccia. Dopo quasi una settimana ai box con caviglie acciaccate devo doverosamente declassare il mio rating a "3/4 cartuccia". Però, dati i progressi tecnici, con outlook positivo :)

domenica 19 maggio 2013

CSI a Folgaria

Non avevo intenzione di scrivere un post su questa gara, ma vedendo lo stato della carta a fine gara, complice l'ormai inevitabile scivolone in qualche posto colpito dal diluvio universale di questi tempi, ho pensato che solo la scansione della mappa lo meritasse. La gara è stata tutto sommato positiva, e ho cercato di interpretarla alla vecchia maniera ovvero correndo a tutta, senza se e senza ma, cercando di sbagliare meno possibile. Un paio di errori non troppo gravi costano sui 2 minuti e il risultato finale è soddisfacente dato che il distacco da SuperDario è di circa 2 minuti. Inoltre la stampa era un po' "pesante" e la leggibilità non era delle migliori, e questo aggiunge valore alla scelta "smanettona".
La cosa migliore della giornata è comunque il gelato al gusto mascarpone con pezzi di nocciola annegati, generosamente consigliato e offerto da DopolavOri... una vera leccornia. Grazie!

mercoledì 15 maggio 2013

C.T. Long ad Asiago. Il ritorno all'errore.

Dopo una serie di gare abbastanza pulite , nella difficile carta di Asiago, ho commesso un paio di errori abbastanza impattanti in termini di tempo perduto.
La prima parte della gara era insidiosa e, mal comune mezzo gaudio, ha creato difficoltà a parecchi concorrenti.
Quale migliore occasione dunque per un po' di analisi degli errori commessi.
Dopo un primo punto più incerto che sbagliato (tutto in direzione con un occhio al naso disegnato dalle cdl), proseguo spedito e deciso verso la 2 che trovo subito e bene (ancora in direzione).
Alla 3 il primo "fault". L'idea è di transitare vicino al rudere a metà tratta: esco in cdl-direzione e so che dopo un po' dovrò salire. E infatti salgo, ma troppo. Passo sopra il rudere che infatti non vedo, ma non me ne preoccupo più di tanto. Qualcuno infatti in partenza mi ha detto che io della carta leggo anche chi l'ha fatta e omologata. Applicando il principio della semplificazione (è un obiettivo intermedio di tratta... non è fondamentale....) ma purtroppo anche il principio del "vado avanti un po' alla caxxx", mi ritrovo alla sommità del naso senza avere bene idea di che cosa sto facendo. Infatti dopo un po' non ci capisco più nulla e provo quella sgradevole sensazione di quando ti sembra tutto uguale. Eppure, con il senno di poi era evidente la forma del terreno che indicava che al punto ci si arrivava dopo un cambio di pendenza da salita a discesa. Impiego troppo a capire che è meglio puntare al prato sottostante, prendere un punto di attacco (curva di recinto vicino alle due costruzioni) e da  lì e risalire al punto. Infatti in 1 min arrivo diritto alla lanterna. Se prendevo prima quella saggia decisione, invece che pascolare a vuoto avrei perso parecchio di meno. Vabbè.... alla fine scopro che quel punto ha fatto soffrire molti. La 4 la becco subito e andare alla 5 mi pare molto semplice: arrivo al primo sentiero  taglio per il secondo che percorro in corsa veloce fino ad una marcata curva a destra (punto di attacco). Di li in direzione sono si e no 100 metri. Senza particolari ostacoli o verdi che possano far deviare....ma sta di fatto che giro, giro e rigiro e quella dannata buca non la trovo. Decido di rientrare al sentiero e riprovare... ancora nulla. Quando iniziano a girarmi le scatole ... giro l'occhio e vedo il telo. Mi pare impossibile non averlo individuato prima, ma non credo che un UFO l'abbia tolta e rimessa per farmi un dispetto. Se l'errore alla 3 ci può stare, questo appartiene alla categoria errori inspiegabili.
Da li in poi torno a correre e fare orientamento in modo accettabile, tranne al cambio carta quando dalla 10 invece che girare la carta e andare alla 11, tengo la carta dalla stessa parte e vado alla 1.... Almeno posso dire di averne aggiunta un'altra alla collezione delle "perle".
Alla 12 scelgo di fare il bravo orientista invece che adottare la in questo caso solita saggia "pistarol-infam-stragegy" cioè scendere a tutta alla strada, correre a bombazza e poi risalire. Risultato: leggo troppo durante la tratta e pur arrivando al millimetro alla lanterna prendo 3'30'' min da Michele che fa il corridore rischiando zero. Anche qui occorreva capacità di analisi su come sfruttare al meglio le proprie caratteristiche. Fondamentalmente l'autore della mitica mail anonima che mi scrisse che sono e sarò sempre "un infame pistarolo ignorante" non era priva di una certa ragione. Almeno in certe tratte come la 11-12
Nonostante la classifica non sia disastrosa, non sono soddisfatto della prestazione: quei due errori andavano evitati o almeno occorreva limitarne la perdita di tempo.


domenica 12 maggio 2013

Un' altra perla da orientista.

La gara di Pradellano è andata in archivio con una buona prestazione. Quasi nessun errore, corsa accettabile, concentrazione "new model" cioè attenzione ma in modo rilassato e disteso. Ma quello che ricorderò di questa gara è la folle discesa dal punto 14 al punto 15. Appena messo il naso fuori dal prato che avevo individuato come "trampolino" è iniziata una picchiata impressionante. Dopo pochi secondi la situazione è precipitata (questa volta non in senso metaforico). Tuttavia la discesa "a bob" , con il mio sedere nel ruolo di Bob, pareva funzionare a meraviglia se non che.... ho aggiunto una gemma "classica" alla serie dell sfighe dell'orientista. Impuntando le mani per dirigere il bob nella direzione giusta mi si è sfilato lo sport ident! Una volta realizzata la cosa, avere attivato le operazioni di frenatura ero almeno 10 metri sotto il luogo dove è avvenuto lo "sfilamento". No panic.... OK PANIC!!! Risalgo con 1000 difficoltà (tipo semifinale Middle a Parma) il pendio dalla pendenza davvero impressionate ..ma lo sport ident non c'è. Il destino beffardo ha messo tante foglie in quel posto e quindi inizia un operazione "palmo a palmo", che fortunosamente ha successo in 3-4 minuti. Vista la difficoltà a salire avevo appoggiato la carta per terra .. e genio dei geni, preso anche dalla particolarità della situazione, mi dimentico di riprenderla. 50 metri sotto quando voglio guardare la carta per attaccare la 15.... leggo ... il palmo della mia mano. Non essendo un chiromante la cosa non mi aiuta molto. Mannaggia che dura risalire a riprenderla!!! La scansione allegata al post è la versione "ripulita" della carta. Vi lascio immaginare in che condizioni era nel post caduta. Al di la di questo sono molto contento per la gara in generale ma soprattutto di come riesco a gestire emotivamente la gasa post "fattaccio". Quest'anno dal punto di vista tecnico, ma sopratutto dell'attenzione, mi pare di aver fatto un passo avanti. per le "sfighe" dell'orientista, credo che ora mi manchi solo di prendere la carta sbagliata in partenza. uomo avvisato mezzo salvato.

venerdì 26 aprile 2013

Middle 2013

Dopo davvero tanto tempo partivo con la "carovana" del Trent-O per partecipare alla due giorni dei "Middle".Già godere di questa opportunità mi aveva reso decisamente felice. Dal punto di vista agonistico il vero obiettivo era raggiungere la finale, come scritto nel post precedete l'ottava consecutiva nelle partecipazioni. Non so se per scaramanzia o per una condizione fisica non ottimale, ma percepivo "il pericolo" che questa volta, anche vista la concorrenza spietata (quest'anno entravano i 1977) avrei rischiato grosso. Non voglio dilungarmi su dettagli tecnici che sono descritti in maniera approfondita da orientisti ben più qualificati di me, ma bensì sugli aspetti mentali delle due competizioni Sabato alla partenza ammetto quindi che avevo un po' di tensione addosso. Però quella tensione "positiva": quella che ti da la capacità di stringere i denti quando serve, di avere la giusta attenzione nei confronti di quello che stai facendo. Il terreno è molto ostico e quando si deve risalire i ripidi valloni il terreno argilloso e bagnato rende quali impossibile avere il minimo grip. In alcune circostante ho messo la bussola in tasca e piantato le dita nel terreno per salire.... non mi era mai capitato in tanti anni di orientamento. Corro una gara abbastanza pulita, senza particolati errori, solo qualche imprecisione in zona punto. Verso fine gara vengo raggiunto da Stefano Z. e vado più o mendo al suo ritmo fino alla fine. Ho la percezione di avere corso una buona batteria e infatti la qualificazione arriva. Sono soddisfatto come se avessi vinto il mio titolo italiano, e mi godo la serata in compagnia degli amici del Trent-O. Una serata bellissima, allegra, distensiva, rilassante.... davvero delle sensazioni gradevolissime. >La mattina di Domenica mi accingo alla partenza della finale con fare molto rilassato. Sono già, dal punto di vista agonistico pienamente appagato dalla qualificazione, ma l'amico Michele C. mi invita a non accontentarmi e dare il massimo. Dopo il riscaldamento le gambe versione "tronco di legno" post gara giorno precedente, per uno di quegli strani meccanismi fisiologici di compensazione sembrano meglio di quello che mi aspettavo. Al via appena presa la carta in mano mi stupiscono due cose: 26 punti.. davvero tanti per una middle..... e il punto 1 per il quale non riesco a lanciarmi in corsa "a bombazza" perchè mi viene da cercare di scoprire quale è il trabocchetto... che alla fine non c'è. Però parto bene. I primi 10 punti li corro filanti come poche volte: preciso sulla lanterna, e soprattutto spedito nell'uscita punto. Forse anche perché la difficoltà tecnica non è elevata, ma si sa che aumentando la velocità di corsa anche le cose semplici diventano difficili. Ho anche la fortuna, essendo fra i primi partenti di correre in buona solitudine. E da tempo ho notato che con l'assenza di altri concorrenti attorno, specie della mia categoria, "rendo" molto meglio. Nella salita verso la 16 le gambe iniziano a mancare. Faccio una fatica bestiale e ho paura conseguentemente di fare errori. Fortunatamente riesco a state concentrato, continuando a sbagliare molto poco. Che la giornata sia di quelle fortunate , ne ho la conferma al punto 23. Non esco dal prato al limite di vegetazione ma piuttosto centrale e ciò mi porta ad arrivare basso nel vallone. Mi prende un attimo di panico.... sarebbe una beffa atroce buttare la gara proprio alla fine. Volgendo lo sguardo verso destra vedo due persone che salgono il vallone e grazie a loro mi rendo conto di essere basso. Con sollievo mentale, ma con le gambe a pezzi cerco anche di sprintare, pur facendo uno dei peggiori tempi nel volatone finale. Con mia grande sorpresa arrivo undicesimo nella classifica del campionato. Un risultato che davvero mai mi sarei aspettato alla vigilia, e che mi riempie di soddisfazione. Anche la lettura degli split mi mostra la regolarità della gara fatta, senza tempi parziali eclatanti ma all'insegna della regolarità. Cioè quello che mi è sempre mancato. Leggendo i nomi di quelli che mi stanno davanti ho l'ulteriore conferma che più di così proprio non potevo fare. Complimenti anche agli organizzatori che nonostante il meteo non favorevole hanno fatto tutto benissimo. Sono molto contento per tutto. Davvero ci voleva. Avevo bisogno di una dose di gratificazione così.

giovedì 18 aprile 2013

Campionati Italiani MIDDLE 2013

Anche quest'anno arriva quella che per me è la gara più avvincente della stagione. Avvincente perché strutturata su qualificazioni e finali. Una formula bellissima.... e proprio per questo non riesco a credere alle voci che dicono che questa sarà l'ultima volta che il titolo sarà assegnato con questa modalità. Perché quando c'è una cosa bella, prima o poi arriva qualcuno che immancabilmente la vuole cambiare? Le qualificazioni non sono mai una cosa scontata : anche ad atleti forti a volte è capitato di rimanere fuori. Un attimo di distrazione, un errore clamoroso, una punzonatura errata o mancante. Le insidie sono sempre tante, e l'attenzione deve essere alta anche per i "top". Per quelli che sono in "bilico" la qualificazione è entusiasmate.... lottare per un posto in finale senza sapere se ce la si farà o meno. Per chi crede di non farcela, la consapevolezza che una sorpresa può sempre capitare! Queste sono le emozioni che una formula qualificazioni-finale può fare. Chi la vuole "cassare" spero me ne vorrà dare una adeguata e argomentata spiegazione. Per quanto mi riguarda... sono sempre stato fortunato in questa manifestazione. Per 7 anni di fila ho sempre centrato la finale : una volta nella categoria assoluta (Lanzo di Intelvi 2004) e sei volte come Master nella M35(2005 Asiago, 2006 Passo Cereda, 2007 Santa Maria Maggiore, 2008 Piani di Praglia, 2011 Asiago, 2012 Pieve Tesino) . A volte , come l'anno scorso in modo rocambolesco e fortunato. Quest'anno sento che l'incantesimo è a grande rischio di rottura. Testa ma soprattutto gambe sono a livelli al di sotto della guardia e la "concorrenza", con le entrate di sempre più Ex elite in categoria, è davvero tosta. Ma come ho scritto prima... i conti si fanno alla fine ed una speranza non me la voglio precludere. Se ce la faccio anche quest'anno, per me sarà come una vittoria.

sabato 30 marzo 2013

Classifiche e split Trofeo Oltrefersina

Classifiche e split time Trofeo Oltrefersina, disponibili al link : http://www.seriva.it/oltrefersina/classifiche.htm Grazie a tutti per la partecipazione, nonostante il tempo davvero infame.

giovedì 21 febbraio 2013

Un altro passettino .......

Sabato scorso, ottava prova dell'oricup inverno. Si correva a Madrano, sulla carta dove traccio praticamente da tre anni la gara CSI della polisportiva Oltrefersina. Ammetto che quasi sempre riuscivo a visualizzare il luogo dove era posta la lanterna, ancora prima di esserci arrivato, tanto bene conosco quel posto. Il percorso è stato divertente e duro allo stesso tempo. Bravi Ori-Raus e Ori-Marty! Sono stato molto soddisfatto della mia gara perché la gamba inizia a girare in maniera sufficiente. Nella risalita dalla piana del lago Pudro al campo sportivo ero fermo come un balcone e avevo le visioni mistiche dell'arcangelo Gabriele che mi annunciava la lieta novella dell'imminenza del traguardo....ma va bene lo stesso. La strada per recuperare la piena condizione è ancora lunga, ma un passo alla volta......

mercoledì 13 febbraio 2013

Segnali di ripresa

Sabato nel freddo di Caldonazzo ho partecipato alla 7a prova dell'OriCup Inverno. Una gara divertente, molto fisica nelle prima parte, più tecnica e con le caratteristiche delle prove in centro storico con tratte brevi e cambi di direzione nella seconda. Con qualche allenamento in più dopo la lunga sosta, le sensazioni sono state positive. Nelle tratte lunghe dove si poteva premere sull'acceleratore la percezione era quella di essere ancora molto imballato, ma considerando i 35' complessivi di gara, posso ritenermi soddisfatto del "processo di ripresa". La cosa migliore è quella di essermi divertito ancora molto, anzi direi moltissimo. Se c'è questo, il resto viene da solo..... il motore si sa che c'è, bisogna solo metterlo a punto bene. Spero di davvero di avere quel minimo necessario di tempo a disposizione per allenarmi decentemente. Per le prime gare in bosco c'è ancora un po' di tempo......

venerdì 25 gennaio 2013

Si ricomincia, finalmente.

Finalmente, dopo due mesi, ho ricominciato a corricchiare. Dalle prime due sgambate di mezz'ora-quaranta minuti sembra tutto ok. Pensavo che dopo due mesi avrei fatto fatica solo a trascinarmi invece è stata una piacevole sorpresa tenere senza troppa fatica una corsa lenta normale. Bene! Ancora qualche giorno di freddo e poi la primavera renderà ancora più bello uscire ad allenarsi. Come immaginavo questo stop mi ha fatto tornare la voglia. La cosa più fantastica della corsa.... è che basta poco per farti felice. Anche per pochi minuti, ma è una ricchezza inestimabile.

martedì 1 gennaio 2013

Buon 2013

Auguro a tutti un felice 2013 sportivo, pieno di soddisfazioni, vissuto con passione correndo nei boschi alla ricerca delle nostre amate lanterne. Auguro che quel momento magico in cui, specie dopo una tratta dura, faticosa e difficile, compare quel telo bianco e arancio proprio dove pensavamo fosse..... continui ad emozionarci come le prime volte in cui abbiamo lo provato. Il mio 2012 è finito in modo pessimo. Dopo la gara di Pergine nei primi giorni di Dicembre mi sono trascinato una serie di malanni che nemmeno 2 "giri" di antibiotici hanno risolto. Alla vigilia di Natale ho iniziato ad avvertire fitte dolorose ad un polmone ed il responso del medico non è stato dei migliori: focolaio di infezione esteso (non so se in parole povere significa polmonite.....). Quindi terzo giro di antibiotico, questo da cavallo per ammissione del dottore, con il simpatico effetto collaterale di possibili gravi lesioni al tendine d'achille durante il periodo di somministrazione e per i giorni successivi. Credo che per quasi tutto Gennaio sarò ai "box", perchè sono davvero malconcio e quel "simpatico" effetto collaterale mette i brividi. Quello che mi scoccia da matti è anche dover rinunciare in questi pochi giorni di vacanza a qualche escursione in montagna programmata da tempo. Vabbè le montagne credo rimarranno sempre lì, a maggior ragione dato che anche i Maya non sono riusciti ad estinguerle. Di solito un periodo di sosta, quando è terminato, porta la voglia di ricominciare. Questa volta per me da praticamente zero (negli ultimi due mesi ho fatto mente locale di aver corso 6-7 volte). Sarà l'ennesima battaglia da combattere a suon di fatica. Forse sarà anche bello.... spero davvero di non perdere l'entusiasmo. L'unico pericolo che sento veramente, è quello di non riuscire più a sentire niente.... quanto è bella questa frase di una celebre canzone.... Buon 2013 di cuore a tutti.